John Steinbeck

Uno di quei libri talmente grandi che provare a scrivere qualcosa a riguardo sembra quasi riduttivo.
Capolavoro della maturità di Steinbeck, un romanzo-mondo in cui l'autore (come afferma lui stesso nella dedica) ha infilato tutto quel che ha; in esso convivono storia americana, brucianti passioni e gli ideali più alti del vivere. Se già con Furore aveva toccato vette altissime qui riesce a superarsi, ampliando il suo raggio d'azione dalla società all'uomo nel suo complesso e riscrivendone uno dei miti fondanti, quello di Caino e Abele. Si può dire che l'intera opera sia una rivalutazione di Caino, vero padre di un'umanità predestinata alla colpa e ad un perpetuo anelito di redenzione e di perfezione.
Scontato precisare che nonostante la profondità dei temi non è un libro eccessivamente didascalico, anzi è sempre vibrante di vita, con personaggi tridimensionali che sapranno coinvolgerci ed ammaliarci (su tutti la sfuggente Cathy-Kate, un enigma persino per se stessa)
Io non condivido del tutto il punto di vista espresso nell'opera, mi sembra un po' semplicistico ridurre la questione del peccato e della colpa all'innata imperfezione umana ed è molto "americana" l'idea che la sostanza di un uomo stia nella continua ricerca di miglioramento (non sempre e non solo, la vita non deve necessariamente tendere a qualcosa), ma già il fatto che un romanzo generi nel lettore riflessioni di tale portata la dice lunga sul suo valore. Letterariamente poi è una perla, la prosa di Steinbeck si conferma potentissima; forse ogni tanto si lascia prendere la mano e i toni si fanno un po' sentenziosi, ma resta uno dei migliori romanzi americani (e non solo) del '900.… (altro)

Magistrale romanzo di Steinbeck tradotto da Elio Vittorini. Storie che intrecciano, di donne e di uomini di California. Storie di gioie e di frustrazioni che covano sotto vite apparentemente normali e che esplodono e si evolvono in tutta la loro drammaticità. Storie di miserie e di fortune, prive di eroi e protagonisti unici. Un libro intenso ma gradevole da leggere, grazie anche alla maestria del traduttore. Steinbeck insieme a Dos Passos ed altri sono stati punto di riferimento dei più grandi scrittori italiani del 900, che li hanno tradotti e raccontati al grande pubblico raccontando le miserie e le speranze dell'America.… (altro)