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Sull'Autore

Comprende il nome: Michele Mari

Opere di Michele Mari

Tu, Sanguinosa Infanzia (1997) 54 copie
Verderame (2007) 38 copie
Verdigris (2024) 32 copie
Roderick Duddle (2014) 31 copie
Tutti i denti del mostro sono perfetti (1997) — Collaboratore — 28 copie
Euridice aveva un cane (1993) 26 copie
Leggenda privata (2017) 23 copie
Fantasmagonia (2012) 20 copie
La stiva e l'abisso (1992) 18 copie

Opere correlate

Uomini e topi (1937) — Traduttore, alcune edizioni39,033 copie
Racconti di cinema (2014) — Collaboratore — 3 copie

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Informazioni generali

Data di nascita
1955
Sesso
male
Nazionalità
Italy
Luogo di residenza
Milan, Italy
Attività lavorative
philologist

Utenti

Recensioni

Che meraviglia, gente! Con Roderick Duddle Michele Mari ci fa tornare tutti ragazzi, pronti all'avventura e a salpare per i Sette Mari senza por tempo in mezzo.

Con un sapiente mix di romanzi d'avventura (si assaporano Stevenson, Melville, Dickens, London... e chissà quanti altri che non sono stata in grado di cogliere!), l'autore ci riporta in un mondo che si pensava ormai perduto, ma che ci faceva assai sognare da giovani, con assassini spietati, suore tutt'altro che pure e caste, scambi di persona e locande malfamate.

L'impressione che si ricava da questa lettura, condita anche con un tocco di metaletteratura, è di svago, di avventura, di un vero e proprio gioco di stile che probabilmente ha divertito più lo scrittore del lettore. Non è difficile immaginare Michele Mari che, invece di giocare con bambole e robot, se ne sta lì a costruire la sua storia.

Roderick Duddle è un romanzo per gli orfani del romanzo d'avventura che vogliono tornare a immergersi in quelle atmosfere con una storia nuova, ma piena di gustosi riferimenti alle opere che si sono tanto amate.
… (altro)
 
Segnalato
lasiepedimore | 4 altre recensioni | Sep 13, 2023 |
Un libro sovrabbondante, nei riferimenti culturali, quanto nel linguaggio e nella sintassi, ricchi, articolati, anche sperimentali. La trama è "semplice" e serve solo a fare da impalcatura a tutta una serie di citazioni e rimandi che si intrecciano continuamente in un vorticare di incroci che danno un po' alla testa a lungo andare. Ma sicuramente un libro che merita di essere letto e non solo per la prova di forza culturale che rappresenta, ma perché il risultato d'insieme è proprio appagante da navigare.… (altro)
 
Segnalato
Berech | 1 altra recensione | Nov 10, 2020 |
“…dalle vostre storie io credo di aver capito che se il naufragio delle illusioni è drammatico, vivere tutta la vita nell’illusione è patetico.”

La mia sanguinosa infanzia non lascerà tracce del suo passaggio: i miei giornaletti, che oggi si dica fumetti, manga o graphic novel, sempre di quello si tratta, sono custoditi adesso in luoghi inaccessibili, sottratti faticosamente alla furia distruttrice di mia madre che quando ci metteva le mani sopra cominciava a strappare urlando vari improperi, che non posso ovviamente riportare, a proposito delle graziose donnine riportate sulle copertine, ma lei non poteva capire l’arte descrittiva che si celava nelle avventure de “Il Tromba” del “Lando” o di “Zora la vampira”, ahimè, tacciato in sottinteso di usare quegli albi per oscure turpitudini, dovevo assistere dietro corpose minacce alla loro distruzione…
Quanto sangue inutilmente versato…

La mia sanguinosa infanzia non lascerà tracce del suo passaggio: quando dopo tutta la trafila con i personaggi delle nuvole parlanti mi accostai ai libri; libri? No! Prima dei libri cominciai a leggere i gialli mondadori! Personaggi fichissimi, donne ancora più fichissime, commissari, agenti, centrali; poi un giorno… una copertina bianca fece capolino tra le gialle…e fu il mio primo urania, la fantascienza, i mondi paralleli, la prima, la seconda, la terza dimensione, (una volta arrivarono fino a sette), gli uomini del futuro, i robot, le macchine volanti, le galassie, il cosmo…, guardavo quelle copertine e rimanevo ipnotizzato, ma poi la realtà apriva il suo amaro squarcio, anche se erano tempi di scuola, si lavorava lo stesso e arrivavano messaggi tipo: “Piantala de perde’ tempo, mannaggia a te e chi te porta sta’ robbaccia”.
Già perché devo confessare che quasi tutte le mie letture erano frutto di donazioni volontarie e successivi scambi, anche perché di soldi ne giravano veramente pochi e dato che si sapeva in giro della mia passione avevo più di un un benefattore che si ricordava di me quando doveva disfarsi di materiale cartaceo, e da lì che cominciai a odiare i racconti a puntate…

La mia sanguinosa infanzia non lascerà tracce del suo passaggio: quando poi mi avvicinai ai libri, dietro suggerimento della prof di lettere, entrai nella biblioteca della scuola, otto metri quadrati che fungevano anche da sala professori e pochissimi frequentatori, ero molto incerto, staccarmi da qualcosa di sicuro per altro di cui non conoscevo la forza comunicativa non mi convinceva molto.
L’impatto fu dirompente, in poco tempo feci fuori tutta la produzione di Giulio Verne: macchine tecnologiche, viaggi impossibili; pane per la mia fantasia sfrenata, e poi toccò a Jack London: il grande nord, le foreste sterminate, indimenticabile Zanna Bianca, dove sei ora? E poi Melville con la sua balena bianca; Robinson Crusoe, L’isola del tesoro, Sandokan… Venerdì… Il viaggio al centro della terra…in 80 giorni… il capitano Achab… e ancora tanti altri… tanti… tanti… con un pensiero fisso rimasto sempre nella testa: chissà perché il capitano odiava tanto quella dannata balena… ma questo lo capii solo dopo qualche anno…
Poi gli addii: agli amici dei libri, alla scuola, che era un lusso che ormai non potevo più permettermi, c’era da lavorare… c’era la vita, c’erano i problemi, il resto solo ricordi… Quanto sangue versato…

No! Non è vero che la mia sanguinosa infanzia non ha lasciato tracce del suo passaggio, al contrario ha lasciato una lunga scia di cui a nulla è servito provare a confonderne la provenienza, è tutta roba mia; lì dentro ci sono io: con tutte le mie dannazioni e tutte le mie maledizioni; con tutto il bene o il male fatto o ricevuto; con tutto quello che ho perso e tutto quello che ho trovato, con tutto quello che sono, per tutto quello che ho letto… per tutto il sangue versato…

“E’ questo un cristallo di sogni, è questo l’unico lampo non triste della vita mia; sono documenti, sono fossili di un’età che mi chiede la pietà di un omaggio; sono cadaverini che si rifiutano di morire; sono ciò che solo io so cosa sono.”
… (altro)
 
Segnalato
barocco | 3 altre recensioni | May 20, 2017 |
Roderick Duddle è un romanzo anomalo. Ci porta di peso nelle atmosfere dei classici d'avventura ottocenteschi, dagli orfanelli di Dickens ai marinai di Stevenson, e la sensazione è quella di un bellissimo viaggio nel tempo; ma non si tratta di un banale plagio bensi di una rielaborazione in chiave parodistica, infatti i temi sono molto crudi e soprattutto manca qualunque tipo di connotazione morale, che è invece il punto focale di ogni feuillleton che si rispetti. Qui i cattivi sono figure grottesche più che spaventose ed anche le azioni più turpi sono trattate con un ironico understatement che mi ha permesso di prendere le distanze dalla vicenda e godermi l'intreccio senza questioni etiche ad intralciare il mio giudizio; anche perchè la trama è decisamente avvincente: un susseguirsi di intrighi, inseguimenti e imprevisti, una sorta di commedia degli equivoci in chiave avventurosa.
In ogni riga traspare l'amore dell'autore per le sue fonti di ispirazione, così come la cura che ha posto nel riprodurne lo stile il più fedelmente possibile, allo stesso tempo adattandolo ad un pubblico contemporaneo. Purtroppo la divisione in capitoli brevissimi, ognuno con un diverso segmento di storia, per quanto fedele allo spirito dei romanzi pubblicati a puntate sui giornali ha frammentato troppo la narrazione per i miei gusti, creando un senso di discontinuità e conseguentemente un calo di interesse.
Nonostante questo penso sia un romanzo coinvolgente ed originale, che si discosta dai soliti temi per creare qualcosa di nuovo e che riesce anche molto bene nel suo intento
… (altro)
½
 
Segnalato
Lilirose_ | 4 altre recensioni | Dec 17, 2016 |

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