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Sto caricando le informazioni... Candide (originale 1759; edizione 1991)di Voltaire
Informazioni sull'operaCandido di Voltaire (1759)
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Il racconto prende spunto da una serie di atrocità che accaddero a metà del diciottesimo secolo, in particolare il terremoto di Lisbona, lo scoppio della sanguinosa guerra dei sette anni negli stati tedeschi e l'iniqua esecuzione dell'ammiraglio inglese John Bying. Questa fiaba filosofica è spesso accolta come un testo paradigmatico dell'Illuminismo, ma rappresenta anche un attacco ironico alle sue credenze ottimistiche. La critica di Voltaire è rivolta al principio della ragione sufficiente di Leibnitz, secondo cui nulla può esistere senza una ragione. La conseguenza necessaria di tale principio è la convinzione che il mondo reale è il migliore dei mondi possibili, poichè ogni altra cosa sarebbe in contrasto con la forza creatrice di Dio. Ma tutto ciò è pesantemente negato dalle esperienze di Candido. Nelle prime pagine il giovane Candido, cha ha imparato questa filosofia dal tutore Pangloss, viene allontanato dal magnifico castello in cui è cresciuto. Il resto del romanzo racconta le numerose avversità e disastri che il protagonista e i vari compagni incontrano lungo il viaggio: guerra, stupro, furto, impiccaggione, naufragio, terremoto, cannibalismo e schiavitù. A mano a mano che queste esperienze erodono l'ottimismo di Candido, il romanzo mette spietatamente in ridicolo scienza, filosofia, religione, governo e letteratura. Candido ovvero l'ottimismo è più che un romanzo, più che un saggio filosofico, più che un pamphlet polemico contro il pensiero del suo tempo. Nato come un tentativo di ridicolizzare le dottrine ottimistiche professate dai filosofi settecenteschi, in primo luogo da Leibniz - di cui il precettore Pangloss è chiaramente l’incarnazione - Candido è rimasto una pietra miliare avendo regalato alla storia della letteratura un protagonista tra i più simpatici e divertenti e tutta una serie di personaggi altrettanto incredibili. In più, la vena polemica dell’illuminista Voltaire non è solo rivolta alla filosofia del tempo, cosa che renderebbe il libro in un certo senso alquanto desueto e lontano dalla nostra forma mentis: è anche presente, infatti una formidabile critica al potere economico e al colonialismo, per esempio nelle scene in cui prigionieri di guerra diventano schiavi di ricchi proprietari terrieri e in quanto tali offesi e bistrattati (“Quando lavoriamo negli zuccherifici, e la macina ci afferra un dito, ci tagliano la mano; quando tentiamo di fuggire ci tagliano una gamba […]È a questo prezzo che mangiate zucchero in Europa”). Voltaire guarda con disapprovazione anche alla sfera del religioso, poiché in suo nome si commettono atrocità: genti perseguite perché di culto diverso (persecuzioni di gesuiti, sociniani…), preti e frati che non rispettano i precetti della religione (“Un frate francescano, che era mio confessore, mi sedusse facilmente”). “È dimostrato che le cose non possono essere altrimenti: essendo infatti tutto creato per un fine, tutto è necessariamente per il miglior fine” Voltaire, in questo racconto filosofico/letterario descrive, in maniera soprattutto ironica, le mirabolanti avventure di Candido, con il fine di confutare diverse teorie filosofiche, spesso in contraddizione tra loro, oltre che di saggiarne l’effettiva e potenziale applicazione quando possibile. Come detto, il protagonista è Candido, nome adatto per il personaggio in questione, che vivrà un’esistenza tranquilla e serena, all’interno del castello dove è ospite, fino a quando le circostanze non lo obbligheranno, uscendo dal sicuro rifugio, ad avventurarsi in giro per contrade dove subirà ogni sorta di vessazioni e ingiustizie, rendendosi conto che il mondo esterno non è propriamente, come si suol dire, un oasi di felicità, ma una realtà dove la morale imperante sembra essere che solo i più furbi vivono e prosperano, in un contesto che non tutela affatto i più deboli e gli ingenui, (ma quando mai…) e dove le teorie filosofiche, tra guerre e pestilenze, calamità naturali o indotte dall’uomo, lasciano un po’ il tempo che trovano. Tra la combriccola che si ritroverà a girare il mondo una volta fuori dal castello c’è il filosofo di famiglia “Pangloss” la cui figura risulta tra le altre poco simpatica, per il fatto che con le sue strambe teorie, tra cui quella del titolo sopra, arriva a giustificare tutto, anche l’assurdo, facendoci ricordare in fondo che, il compito dei filosofi, è sempre stato quello di spacciare qualsiasi scempiaggine per verità assoluta, e forse Voltaire, Pangloss, ce l’ha messo proprio per ricordarci questo… Per fortuna Candido saprà imparare dai propri errori riuscendo a riportare alla fine un po’ di serenità nella truppa residua, impiegandoli tutti in una promettente azienda agricola, non senza poter fare a meno, purtroppo, delle morali filosofiche dell’esimio Pangloss… Ci sono molti insegnamenti in questa storia, tutti di alto livello, ognuno può cercare il proprio e farne ciò che vuole, da parte mia la conferma che l’umanità forse si salverà in futuro da altre disgrazie, ma non dal pensiero filosofico… Appartiene alle Collane Editoriali — 35 altro Centopaginemillelire (186) The Folio Society ((5) 1948) Gallimard, Folio (3889) Gallimard, Folio Classique (3889) insel taschenbuch (0011) Modern Library (47) Penguin Classics (L004) Perpetua reeks (48) Reclams Universal-Bibliothek (6549) A tot vent (344) Voltaire's Werke in zeitgemäßer Auswahl (Theil 1-2) È contenuto inThe History of Candide, or, All for the Best, with Zadig, or, Destiny an Oriental History, with A Sentimental Journey through France and Italy - the three complete in one volume di Voltaire Schlüsselwerke der Philosophie : die philosophische Basisbibliothek ; mehr als 20.000 Seiten! ; Logik, Ethik, Erkenntni di Mathias Bertram Candide (suivi de L'Histoire des voyages de Scarmentado et de Poème sur le désastre de Lisbonne) di Voltaire International Collector's Library Classics 19 volumes: Crime & Punishment; Twenty Thousand Leagues Under the Sea; Mysterious Island; Magic Mountain; Around the World in 80 Days; Count of Monte Cristo; Camille; Quo Vadis; Hunchback of Notre Dame; Nana; Scaramouche; Pinocchio; Fernande; War and Peace; The Egyptian; From the Earth to the Moon; Candide; Treasure of Sierra Madre; Siddhartha/Steppenwolf di Jules Verne 90 Masterpieces You Must Read (Vol.1): Novels, Poetry, Plays, Short Stories, Essays, Psychology & Philosophy di Various Ha l'adattamentoÈ riassunto inÈ parodiato inÈ una risposta aHa ispiratoHa uno studioHa come guida per lo studentePremi e riconoscimentiElenchi di rilievo
"Candido" from Voltaire. Filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista francese (1694-1778). Non sono state trovate descrizioni di biblioteche
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)843.5Literature French and related languages French fiction 18th century 1715–89Classificazione LCVotoMedia:
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E infatti al povero Candido, giovane protagonista del romanzo, gliene capitano di tutti i colori. Di male in peggio, dalla padella alla brace: sembra che per lui e i suoi compari non ci sia modo di essere felici. Tutto questo accade mentre il filosofo Pangloss, fedele seguace delle teorie di Leibniz, continua a sostenere che il loro è il migliore dei mondi possibili.
Ma come è possibile, si chiede Candido, che questo sia il migliore dei mondi possibili se non c'è fine ai soprusi, alle truffe, alle violenze, alle guerre, all'odio, alla discriminazione e chi più ne ha più ne metta? Cosa c'è di migliore in tutto questo male? La domanda rimarrà priva di risposta. Per quanto Candido filosofeggi con i suoi amici, non riuscirà a trovare una risposta.
Alla fine capitano da un vecchio contadino che è contento e appagato dalla coltivazione del suo piccolo appezzamento di terra. certo lui sembra il più felice di tutti quelli incontrati finora. Perché? Perché lavora? Forse. Secondo me, è più contento perché vive e non ca***ggia. Nessuno lo sa perché esiste il male nel mondo. Esistono ipotesi, non certezze. Il meglio che uno possa fare è cercare di vivere la sua vita nel miglior modo possibile. "Coltivare il nostro giardino", appunto. ( )