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Candido (1759)

di Voltaire

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"Candido" from Voltaire. Filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista francese (1694-1778).
  1. 71
    I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift (Weasel524)
    Weasel524: What separates the two: Travels is a satirical indictment of the society Swift saw around him, whereas Candide is a satirical indictment of popular philosophical theories of the time. Not a huge difference, but surely large enough for some. Candide also happens to be shorter and funnier, with Travels being more explorative… (altro)
  2. 40
    Orlando di Virginia Woolf (FFortuna)
    FFortuna: They have the same kind of wide-eyed satirical quality.
  3. 30
    Memoriale del convento di José Saramago (Mouseear)
  4. 41
    Pian della Tortilla di John Steinbeck (owen1218)
  5. 30
    Lettere persiane di Montesquieu (jordantaylor)
  6. 30
    Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l'Italia di Laurence Sterne (AaronPt)
  7. 30
    Satyricon di Petronius Arbiter (CGlanovsky)
    CGlanovsky: Hapless protagonists tossed by fate from one misadventure to another
  8. 20
    The Adventures of Mr. Nicholas Wisdom di Ignacy Krasicki (DieFledermaus)
  9. 20
    Rasselas, principe dell' Abissinia : racconto morale di Samuel Johnson (KayCliff)
  10. 20
    Jurgen: A Comedy of Justice di James Branch Cabell (Crypto-Willobie)
  11. 21
    L' isola di Aldous Huxley (kxlly)
  12. 10
    Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve di Jonas Jonasson (gennyt)
    gennyt: Both books contain extraordinary, unlikely picaresque adventures combined with humorous satire on the politics, wars and religious issues of their time.
  13. 33
    Utopia di Thomas More (kxlly)
  14. 01
    The Memoirs of Maria Brown di John Cleland (Utente anonimo)
  15. 05
    Un infausto inizio di Lemony Snicket (aprille)
Europe (28)
AP Lit (50)
1750s (1)
100 (44)
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Inutile girarci tanto intorno: Candido è una breve ed efficace presa per i fondelli dell'ottimismo ad oltranza. Insomma, Voltaire ce l'ha con Leibniz e la sua "regola del meglio". Per Leibniz, infatti, questa è la legge che mantiene l'ordine del mondo. Sostanzialmente Dio ammette anche il male peggiore al fine di raggiungere il meglio.

E infatti al povero Candido, giovane protagonista del romanzo, gliene capitano di tutti i colori. Di male in peggio, dalla padella alla brace: sembra che per lui e i suoi compari non ci sia modo di essere felici. Tutto questo accade mentre il filosofo Pangloss, fedele seguace delle teorie di Leibniz, continua a sostenere che il loro è il migliore dei mondi possibili.

Ma come è possibile, si chiede Candido, che questo sia il migliore dei mondi possibili se non c'è fine ai soprusi, alle truffe, alle violenze, alle guerre, all'odio, alla discriminazione e chi più ne ha più ne metta? Cosa c'è di migliore in tutto questo male? La domanda rimarrà priva di risposta. Per quanto Candido filosofeggi con i suoi amici, non riuscirà a trovare una risposta.

Alla fine capitano da un vecchio contadino che è contento e appagato dalla coltivazione del suo piccolo appezzamento di terra. certo lui sembra il più felice di tutti quelli incontrati finora. Perché? Perché lavora? Forse. Secondo me, è più contento perché vive e non ca***ggia. Nessuno lo sa perché esiste il male nel mondo. Esistono ipotesi, non certezze. Il meglio che uno possa fare è cercare di vivere la sua vita nel miglior modo possibile. "Coltivare il nostro giardino", appunto. ( )
  lasiepedimore | Aug 1, 2023 |
Il racconto prende spunto da una serie di atrocità che accaddero a metà del diciottesimo secolo, in particolare il terremoto di Lisbona, lo scoppio della sanguinosa guerra dei sette anni negli stati tedeschi e l'iniqua esecuzione dell'ammiraglio inglese John Bying. Questa fiaba filosofica è spesso accolta come un testo paradigmatico dell'Illuminismo, ma rappresenta anche un attacco ironico alle sue credenze ottimistiche. La critica di Voltaire è rivolta al principio della ragione sufficiente di Leibnitz, secondo cui nulla può esistere senza una ragione. La conseguenza necessaria di tale principio è la convinzione che il mondo reale è il migliore dei mondi possibili, poichè ogni altra cosa sarebbe in contrasto con la forza creatrice di Dio. Ma tutto ciò è pesantemente negato dalle esperienze di Candido.

Nelle prime pagine il giovane Candido, cha ha imparato questa filosofia dal tutore Pangloss, viene allontanato dal magnifico castello in cui è cresciuto. Il resto del romanzo racconta le numerose avversità e disastri che il protagonista e i vari compagni incontrano lungo il viaggio: guerra, stupro, furto, impiccaggione, naufragio, terremoto, cannibalismo e schiavitù. A mano a mano che queste esperienze erodono l'ottimismo di Candido, il romanzo mette spietatamente in ridicolo scienza, filosofia, religione, governo e letteratura. ( )
  AntonioGallo | Nov 20, 2022 |
Candido ovvero l'ottimismo è più che un romanzo, più che un saggio filosofico, più che un pamphlet polemico contro il pensiero del suo tempo. Nato come un tentativo di ridicolizzare le dottrine ottimistiche professate dai filosofi settecenteschi, in primo luogo da Leibniz - di cui il precettore Pangloss è chiaramente l’incarnazione - Candido è rimasto una pietra miliare avendo regalato alla storia della letteratura un protagonista tra i più simpatici e divertenti e tutta una serie di personaggi altrettanto incredibili. In più, la vena polemica dell’illuminista Voltaire non è solo rivolta alla filosofia del tempo, cosa che renderebbe il libro in un certo senso alquanto desueto e lontano dalla nostra forma mentis: è anche presente, infatti una formidabile critica al potere economico e al colonialismo, per esempio nelle scene in cui prigionieri di guerra diventano schiavi di ricchi proprietari terrieri e in quanto tali offesi e bistrattati (“Quando lavoriamo negli zuccherifici, e la macina ci afferra un dito, ci tagliano la mano; quando tentiamo di fuggire ci tagliano una gamba […]È a questo prezzo che mangiate zucchero in Europa”). Voltaire guarda con disapprovazione anche alla sfera del religioso, poiché in suo nome si commettono atrocità: genti perseguite perché di culto diverso (persecuzioni di gesuiti, sociniani…), preti e frati che non rispettano i precetti della religione (“Un frate francescano, che era mio confessore, mi sedusse facilmente”).
  kikka62 | Mar 19, 2020 |
“È dimostrato che le cose non possono essere altrimenti: essendo infatti tutto creato per un fine, tutto è necessariamente per il miglior fine”

Voltaire, in questo racconto filosofico/letterario descrive, in maniera soprattutto ironica, le mirabolanti avventure di Candido, con il fine di confutare diverse teorie filosofiche, spesso in contraddizione tra loro, oltre che di saggiarne l’effettiva e potenziale applicazione quando possibile.
Come detto, il protagonista è Candido, nome adatto per il personaggio in questione, che vivrà un’esistenza tranquilla e serena, all’interno del castello dove è ospite, fino a quando le circostanze non lo obbligheranno, uscendo dal sicuro rifugio, ad avventurarsi in giro per contrade dove subirà ogni sorta di vessazioni e ingiustizie, rendendosi conto che il mondo esterno non è propriamente, come si suol dire, un oasi di felicità, ma una realtà dove la morale imperante sembra essere che solo i più furbi vivono e prosperano, in un contesto che non tutela affatto i più deboli e gli ingenui, (ma quando mai…) e dove le teorie filosofiche, tra guerre e pestilenze, calamità naturali o indotte dall’uomo, lasciano un po’ il tempo che trovano.
Tra la combriccola che si ritroverà a girare il mondo una volta fuori dal castello c’è il filosofo di famiglia “Pangloss” la cui figura risulta tra le altre poco simpatica, per il fatto che con le sue strambe teorie, tra cui quella del titolo sopra, arriva a giustificare tutto, anche l’assurdo, facendoci ricordare in fondo che, il compito dei filosofi, è sempre stato quello di spacciare qualsiasi scempiaggine per verità assoluta, e forse Voltaire, Pangloss, ce l’ha messo proprio per ricordarci questo…
Per fortuna Candido saprà imparare dai propri errori riuscendo a riportare alla fine un po’ di serenità nella truppa residua, impiegandoli tutti in una promettente azienda agricola, non senza poter fare a meno, purtroppo, delle morali filosofiche dell’esimio Pangloss…
Ci sono molti insegnamenti in questa storia, tutti di alto livello, ognuno può cercare il proprio e farne ciò che vuole, da parte mia la conferma che l’umanità forse si salverà in futuro da altre disgrazie, ma non dal pensiero filosofico… ( )
  barocco | May 30, 2017 |
Immancabile questo capolavoro. Un gioiello della mia biblioteca... infatti è distrutto dalle varie riletture! ( )
  tegmiles | Jan 7, 2009 |
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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Voltaireautore primariotutte le edizionicalcolato
Adams, Robert MartinA cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Aldington, RichardTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Berthelius, MarieTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Bianconi, PieroTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Blaine, MahlonIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Blake, QuentinIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Block, Haskell M.A cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Butt, J.Traduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Butt, John EverettTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Calvino, ItaloIntroduzioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Clavé, AntoniIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Cuffe, TheoTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Ellissen, AdolfTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Fultz, W. J.Traduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Gargantini, StellaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Gauffin, HansImmagine di copertinaautore secondarioalcune edizioniconfermato
Gay, PeterTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Gordon, DanielA cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Havens, George R.A cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Hermlin, StephanTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Joseph, SydneyIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Kent, RockwellIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Klee, PaulIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Lehmann, IlseTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
May, GitaIntroduzioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Mayer, HansPostfazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Morand, PaulIntroduzioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Morley, HenryTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Nordberg, OlofTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Nordin, SvantePostfazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Odle, AlanIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Pearson, RogerTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Prechtl, Michael MathiasIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Premsela, Martin J.Traduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
René, PomeauA cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Rider, W.Traduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Sauvage, SylvainIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Smollett, TobiasTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Sprengel, DavidTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Torrey, Norman L.A cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Ware, ChrisImmagine di copertinaautore secondarioalcune edizioniconfermato
Weller, ShaneTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Wood, MichaelIntroduzioneautore secondarioalcune edizioniconfermato

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Epigrafe
Dedica
Incipit
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Voltaire was the wittiest writeer in an age of great wits, and "Candide" is his wittiest novel. The subject he chose to exercise his wit upon in this novel is one which conceerns all of us; surprisingly enough, that subject is the problem of suffering. However much we may try to avoid the problem, we are all confronted at some time with this difficulty, that the Creator has made a universe where suffering abounds. If the Creator is good and all-powerful, as we are told he is, could he not have made a better world? If he could, what prevented him? If he could not, can we still believe that he is good and all-powerful? Can we indeed believe in him at all? Or if we do, can we believe that he is at all concerned with men and their sufferings? In times of widespread disasters such questioning becomes more general and more urgent. We are living in such times; and so was Voltaire. [Butt's introduction]
There lived in Westphalia, at the country seat of Baron Thunder-ten-tronckh, a young lad blessed by Nature with the most agreeable manners. You could read his character in his face. He combined sound judgment with unaffected simplicity; and that, I suppose, was why he was called Candide. The old family servants suspected that he was the son of the Baron's sisteer by a worthy gentleman of that neighbourhood, whom the young lady would never agree to marry because he could only claim seventy-one quarterings, the rest of his family tree having suffered from the ravages of time. [Butt's translation]
In the castle of Baron Thunder-ten-tronckh in Westphalia there lived a youth, endowed by Nature with the most gentle character.
[Bair translation]
In the castle of Baron Thunder-ten-tronckh in Wesphalia, there once lived a youth endowed by nature with the gentlest of characters.
Citazioni
«… Cento volte desiderai di uccidermi, ma mi piaceva tuttora di vivere. Questa ridicola debolezza è forse una delle nostre inclinazioni più funeste: c'è nulla infatti più sciocco di voler continuare a portare un fardello che si vorrebbe sempre buttar per terra? d'avere l'esser proprio in orrore, ed esserci attaccati? insomma, d'accarezzare il serpente che ci divora, finché non ci abbia mangiato il cuore? …»
«Ottimismo, che sarebbe?» diceva Cacambo. «È il delirio di sostenere, ahimè! – disse Candido, – che tutto è bene, quando la va male».
Pangloss confessava d'aver sofferto sempre orribilmente, ma avendo sostenuto una volta che tutto va a meraviglia, continuava a sostenerlo, senza crederci affatto.
Ultime parole
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Nota di disambiguazione
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Please don't combine editions which are just Candide eg Penguin Classics with editions which contain Candide with other works by Voltaire, eg Oxford World Classics Candide and other stories.
Redattore editoriale
Informazioni dal Common Knowledge ungherese. Modifica per tradurlo nella tua lingua.
Elogi
Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico
"Candido" from Voltaire. Filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista francese (1694-1778).

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Descrizione del libro
Attraverso la parabola del povero Candido, un inguaribile ottimista, il narratore continua a "portare uno sguardo rapido su tutti i secoli, tutti i paesi, e di conseguenza, su tutte le sciocchezze di questo piccolo globo". Pubblicato a Ginevra nel 1759, e immediatamente ristampato a Parigi, Londra, Amsterdam e altre città d'Europa, Candido consente a Voltaire di perfezionare il nuovo genere letterario da lui creato, il conte philosophique. Le convulse e mirabolanti disavventure del protagonista offrono all'autore l'opportunità di dimostrare la vanità dell'ottimismo razionalista leibniziano, che vedeva realizzato nell'universo il migliore dei mondi possibili, nonché di sviluppare una straordinaria lezione di sopravvivenza alle catastrofi della natura e della storia.
(piopas)
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