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Thomas More (1478–1535)

Autore di Utopia

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Sull'Autore

Born in London, the son of a judge, More became an important statesman and scholar. He was also one of the most eminent humanists of the Renaissance. Educated at Oxford, More became an under-sheriff of London and, later, a member of Parliament. Under King Henry VIII he served as Treasurer of the mostra altro Exchequer, speaker of the House of Commons, and, finally, Lord Chancellor. More is probably best known for his Utopia, which was written in Latin (then the language of literary and intellectual Europe). It was translated into English in 1551. As the first part of this small masterpiece indicates, when More was weighing the offer to be an adviser to Henry VIII he was well aware of the compromises, bitterness, and frustration that such an office involved. In the second part, More develops his famous utopia---a Greek word punning on the meanings "a good place" and "no place"---a religious, communistic society where the common ownership of goods, obligatory work for everyone, and the regular life of all before the eyes of all ensure that one's baser nature will remain under control. Inspired by Plato's (see Vols. 3 and 4) Republic, More's Utopia became in turn the urbane legacy of the humanistic movement (in which More's friends were most notably Erasmus (see Vol. 4), John Colet, and William Grocyn) to succeeding ages. More also wrote a history, Richard III, which, if arguably the first instance of modern historiography in its attention to character and its departure from chronicle, is also, in its responsiveness to the Tudor polemic of divine rights, largely responsible for the notorious reputation of Richard as an evil ruler. More's refusal to recognize Henry VIII as Head of the Church led to a sentence of high treason. Imprisoned for more than a year, he was finally beheaded. Eventually, More was granted sainthood. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: Portrait by Hans Holbein, 1527,
Frick Collection, New York
(Yorck Project)

Opere di Thomas More

Utopia (1553) 11,778 copie
Utopia: Thomas More (2001) 495 copie
Utopia and Other Writings (1984) 61 copie
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Utopia een bloemlezing (2016) 11 copie
The Life of Pico (1905) 9 copie
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Opere correlate

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Informazioni generali

Nome canonico
More, Thomas
Altri nomi
MORE, Saint Thomas
MORE, Sir Thomas
MORUS, Tomas
Data di nascita
1478-02-07
Data di morte
1535-07-06
Luogo di sepoltura
Royal Chapel of St. Peter Ad Vincula, Tower of London, London, UK (body)
Roper Vault of St Dunstan's Church, Canterbury, Kent, England, UK (head)
Sesso
male
Nazionalità
UK
Nazione (per mappa)
England, UK
Luogo di nascita
London, England, UK
Luogo di morte
Tower Hill, Stepney, London, England, UK
Causa della morte
executed
Luogo di residenza
London, England, UK
Istruzione
Oxford University (1494)
New Inn
Lincoln’s Inn (1502)
St. Anthony's School, London, England, UK
Attività lavorative
lawyer
politician
Master of Requests
Under-treasurer of the Exchequer
Speaker of the House of Commons
Chancellor of the Duchy of Lancaster (mostra tutto 7)
Lord Chancellor
Relazioni
Roper, William (son-in-law)
Lily, William (friend)
Roper, Margaret (daughter)
Premi e riconoscimenti
Canonized (1935)
Breve biografia
Sir Thomas More (7 February 1478 – 6 July 1535), venerated in the Catholic Church as Saint Thomas More, was an English lawyer, social philosopher, author, statesman, and noted Renaissance humanist. He also served Henry VIII as Lord High Chancellor of England from October 1529 to May 1532. He wrote Utopia, published in 1516, about the political system of an imaginary island state.

More opposed the Protestant Reformation, directing polemics against the theology of Martin Luther, Huldrych Zwingli, John Calvin and William Tyndale. More also opposed Henry VIII's separation from the Catholic Church, refusing to acknowledge Henry as supreme head of the Church of England and the annulment of his marriage to Catherine of Aragon. After refusing to take the Oath of Supremacy, he was convicted of treason and executed. On his execution, he was reported to have said: "I die the King's good servant, and God's first".

Pope Pius XI canonised More in 1935 as a martyr. Pope John Paul II in 2000 declared him the patron saint of statesmen and politicians. The Soviet Union in the early twentieth century honoured him for the purportedly communist attitude toward property rights in Utopia.

Utenti

Discussioni

Is government "a conspiracy of the rich"? in Pro and Con (Gennaio 2022)
Bibliographie in Zwischen �t�p� und Wirklichkeit: Konstruierte Sprachen für die gl�b�l�s�rt� Welt (Giugno 2012)

Recensioni

L'Utopia è un'opera scritta da Tommaso Moro e pubblicata nel 1516. Il termine "utopia", che significa "nessun luogo", è stato coniato da Moro per descrivere un'immaginaria isola situata al largo della costa sudamericana, governata da un sistema politico e sociale ideale.

Nell'Utopia, Moro presenta una società utopica che è organizzata in modo tale da garantire la felicità degli individui e il benessere della comunità nel suo insieme. La società utopica è governata da un sistema di governo in cui il potere è distribuito equamente tra i cittadini, che sono tutti uguali di fronte alla legge.

Inoltre, la proprietà privata non esiste, e tutti i beni sono condivisi tra i cittadini. Il lavoro è organizzato in modo tale da essere equamente distribuito e da garantire che tutti abbiano un'occupazione significativa, e l'istruzione è fornita a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro status sociale.

Moro immagina una società in cui la religione è centrale, ma dove la tolleranza religiosa è garantita e ogni individuo ha il diritto di scegliere la propria fede.

In generale, l'Utopia di Tommaso Moro rappresenta un'immagine di una società ideale, dove la giustizia, l'uguaglianza e la felicità sono i valori predominanti. L'opera ha avuto un impatto duraturo sulla filosofia politica e ha influenzato molti altri pensatori utopici successivi.

La visione utopica di Moro ha avuto un impatto duraturo sulla filosofia politica, dando origine a diverse correnti di pensiero. Ad esempio, il concetto di uguaglianza tra i cittadini è stato ripreso dagli autori del Contratto sociale, come Jean-Jacques Rousseau, che ha sostenuto la necessità di un governo giusto e democratico.

Inoltre, il concetto di proprietà collettiva dei beni ha ispirato diverse correnti di pensiero socialista e comuniste, che hanno sostenuto la necessità di un'economia basata sulla condivisione e sulla cooperazione tra i cittadini.

Il termine deriva dal greco antico e significa "nessun luogo". Il concetto di utopia si riferisce a un'immagine di una società ideale, in cui la giustizia, l'uguaglianza e la felicità sono i valori predominanti. L'utopia è spesso associata alla letteratura e alla filosofia, ma ha anche una forte rilevanza sociale e politica.

L'utopia ha avuto un ruolo importante nella storia della filosofia politica, ha influenzato molti altri pensatori utopici successivi, come ad esempio il filosofo francese Charles Fourier, il quale ha sviluppato una teoria dell'utopia sociale basata sulla cooperazione e sulla condivisione tra i cittadini.

L'utopia ha anche un ruolo importante nella letteratura, con opere come "La Repubblica" di Platone, "La Città del Sole" di Tommaso Campanella e "Il Mondo Nuovo" di Aldous Huxley, che presentano immagini di società ideali.

Tuttavia, l'utopia è spesso criticata per essere irrealizzabile e per essere una visione troppo idealizzata della realtà. Molte utopie sono state criticate per la loro mancanza di realismo e per il fatto che non tengono conto delle sfide e dei problemi che una società ideale potrebbe incontrare nella realtà.

Nonostante ciò, l'utopia continua ad essere un concetto importante nella cultura e nella politica contemporanea. Molti movimenti politici e sociali si basano su ideali utopici, come ad esempio il movimento per l'uguaglianza, la giustizia sociale e l'ambiente. Inoltre, l'utopia continua ad essere una fonte di ispirazione per gli artisti e i pensatori contemporanei, che cercano di immaginare un futuro migliore per l'umanità.

L'utopia, per sua definizione, è una società ideale che non esiste nella realtà e può essere considerata irrealizzabile. Tuttavia, molti movimenti politici e sociali si basano su ideali utopici e cercano di avvicinarsi a una società più giusta, equa e sostenibile.

Per realizzare un'utopia nella realtà, è necessario un cambiamento culturale e sociale profondo, che coinvolga tutti gli individui e le istituzioni della società. Ciò richiede un impegno collettivo per superare le disuguaglianze, le ingiustizie, l'ignoranza e la povertà, e per promuovere la cooperazione, la tolleranza e la solidarietà tra i cittadini.

Inoltre, per realizzare un'utopia nella realtà, è necessario un cambio di paradigma rispetto all'economia e all'ambiente. Ciò significa adottare un modello di sviluppo sostenibile, che tenga conto delle esigenze delle generazioni future e che promuova la giustizia sociale e la tutela dell'ambiente. Questo richiede la creazione di politiche pubbliche che incentivino la produzione e il consumo sostenibile, come ad esempio l'adozione di energie rinnovabili, la riduzione degli sprechi e la protezione della biodiversità.

Per realizzare un'utopia è necessario un cambiamento nel modo in cui vengono prese le decisioni politiche. Ciò significa promuovere una democrazia partecipativa, in cui i cittadini hanno un ruolo attivo nella definizione delle politiche pubbliche e nella gestione della cosa pubblica.

In sintesi, la realizzazione richiede un impegno collettivo per superare le disuguaglianze sociali ed economiche, la tutela dell'ambiente e la promozione di una democrazia partecipativa. Sebbene possa sembrare un obiettivo ambizioso, è possibile avvicinarsi a una società più giusta, equa e sostenibile, attraverso un impegno costante e una visione condivisa del futuro.
… (altro)
 
Segnalato
AntonioGallo | 116 altre recensioni | Jul 5, 2023 |
"Utopia" è il testo che ha dato nome all'intero genere letterario dei progetti romanzeschi di società ideale. Pubblicato per la prima volta nel 1516, questo "libretto veramente aureo e non meno utile che divertente", ha preso posto da allora tra i grandi testi dell'umanità. Si tratta del "messaggio nella bottiglia", che un umanista, inorridito di fronte al male sociale che straziava la sua età e il suo Paese, volle destinare non ai contemporanei sordi e impotenti, ma alla meditazione e alla intraprendenza dei posteri.… (altro)
 
Segnalato
Cerberoz | 116 altre recensioni | Jan 29, 2012 |

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