Thomas Pynchon
Autore di L'incanto del lotto 49
Sull'Autore
Thomas Pynchon was born in Glen Cove, New York on May 8, 1937. In 1959 he graduated with a B.A. in English from Cornell, where he had taken Vladimir Nabokov's famous course in modern literature after studying engineering physics and serving in the U.S. Navy for two years. He worked as a technical mostra altro writer at Boeing for two and a half years. Pynchon won the Faulkner First Novel Award for V. in 1963, and in The Crying of Lot 49 (1966), again his symbolism and commentary on the United States and human isolation have been praised as intricate and masterly, though some reviewers found it to be maddeningly dense. With this book Pynchon won the Rosenthal Foundation Award. Gravity's Rainbow, winner of the National Book Award for Fiction in 1974, is in part a fictional elegy and meditation on death and an encyclopedic work that jumps through time. Pynchon has also written numerous essays, reviews, and introductions, plus the fictional works Slow Learner, Vineland, Mason & Dixon, Against the Day, and Inherent Vice. His title Bleeding Edge made The New York Times Best Seller List for 2013. He is famous for his reclusive nature, although he has made several animated appearances on The Simpsons television series. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: Oyster Bay High School (Oyster Bay, NY)
Opere di Thomas Pynchon
Gravity's Rainbow [multimedia] 5 copie
Uncollected Works — Autore — 3 copie
La storia di Mondaugen 3 copie
New world writing : 16 1 copia
Nessun titolo 1 copia
The Voice of the Hamster 1 copia
Opere correlate
Storming the Reality Studio: A Casebook of Cyberpunk and Postmodern Science Fiction (1991) — Collaboratore — 248 copie
The Teachings of Don B.: Satires, Parodies, Fables, Illustrated Stories, and Plays of Donald Barthelme (1992) — Introduzione — 208 copie
The Graphic Canon, Vol. 3: From Heart of Darkness to Hemingway to Infinite Jest (2013) — Collaboratore — 147 copie
Fifty Years of the American Short Story from the O. Henry Awards 1919-1970 (1970) — Collaboratore — 13 copie
Fifty Years of the American Short Story from the O. Henry Awards 1919-1970, Volume II (1970) — Collaboratore — 5 copie
Mondaugen — Collaboratore — 1 copia
Aerospace Safety (1960-12 - Vol 16 No 12) — Collaboratore — 1 copia
Etichette
Informazioni generali
- Nome legale
- Pynchon, Thomas Ruggles, Jr.
- Altri nomi
- Pynchon, Thomas
- Data di nascita
- 1937-05-08
- Sesso
- male
- Nazionalità
- USA
- Luogo di nascita
- Glen Cove, New York, USA
- Luogo di residenza
- Glen Cove, New York, USA
Seattle, Washington, USA
Manhattan Beach, California, USA
New York, New York, USA
Ithaca, New York, USA
Aptos, California, USA - Istruzione
- Cornell University (A.B. ∙ 1959)
- Attività lavorative
- technical writer
novelist
short-story writer - Relazioni
- Jackson, Melanie (wife)
Taormino, Tristan (niece) - Organizzazioni
- United States Navy
- Premi e riconoscimenti
- MacArthur Fellowship (1988)
U.S. National Book Award for Fiction (1973) - Agente
- Melanie Jackson
Utenti
Discussioni
Inherent Vice in Pynchon Pandæmonium (Agosto 2022)
Group Read, April 2019: Vineland in 1001 Books to read before you die (Mag 2019)
The Crying of Lot 49 in Someone explain it to me... (Marzo 2017)
Club Read 2013 : Kesbooks reading plan in Club Read 2013 (Giugno 2013)
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Difficile dar loro torto, comunque: L’Arcobaleno della Gravità è il classico libro dove non si capisce nulla tranne qualche qualche significato superficiale qua e là che ti fa arrivare strematǝ alla fine. Un po’ come l’Ulisse di Joyce, anche se devo ammettere di aver trovato il romanzo di Pynchon più comprensibile dal punto di vista dell’ambientazione: semplicemente, la storia della Seconda Guerra Mondiale e di tutto ciò che le è girato intorno mi sono più familiari della storia irlandese, quindi da questo punto di vista sono riuscita a seguirlo meglio. Per il resto, è tutto abbastanza oscuro.
Posso dire di aver capito i temi generali (e di essermi anche sentita toccata profondamente in almeno un paio di momenti), ma c’è un mole enorme di dettagli che non sono minimamente in grado di spiegarmi – e che non ho nemmeno troppa voglia di approfondire perché ammiro la capacità di scrivere romanzi di questa complessità, ma non muoio dalla voglia di passare il mio tempo libero a sviscerarne i significati. Il mio impegno in tal senso si è fermato ad accompagnare la lettura con The Gravity’s Rainbow Handbook: A Key to the Thomas Pynchon Novel di Robert Crayola e solo perché lo avevo incluso nell’abbonamento di Scribd, visto che non è in grado di dirvi molto più di quello che potete tranquillamente capire da solǝ. Può essere giusto utile come glossario dei nomi e come mappa per ricordarsi dove si è all’interno del romanzo.
Vale la pena di soffrire mille pagine per leggere questo romanzo? Difficile a dirsi. In alcuni momenti mi sono sentita così frustrata – il livello di paranoia descritto da Pynchon è stremante dopo anni passati a sorbirsi complotti su vaccini, QAnon e compagnia bella – e così annoiata – avete presente le scene di coprofilia che si mettono per disgustare i membri di un rispettabile advisory board? Ecco, una noia – che alla fine la voglia di lanciarlo dalla finestra era piuttosto forte. Allo stesso tempo, però, non penso di aver mai letto un romanzo così capace di descrivere lo sfacelo totale portato dalla Seconda Guerra Mondiale, non solo da un punto di vista fisico e materiale, ma anche psicologico e morale.
Mentre lo leggevo, poi, continuava a risuonarmi in mente Zerocalcare, quando a proposito della pandemia e della sua gestione diceva:
Ecco, se dovessi scrivervi come mi è sembrato L’Arcobaleno della Gravità nel complesso, vi scriverei che è la descrizione di una lunga discesa verso la fine. Forse non l’apocalisse e la fine di tutti i tempi (a voler essere ottimistз), ma sicuramente la fine di tutto quello che abbiamo conosciuto fino a quel momento. Roba che si adatta alla nostra contemporaneità, ma che non mi sento di consigliare troppo alla leggera, sia per la complessità della lettura, sia per la presenza di qualunque contenuto sensibile sia stato pensato dall’umanità.
Niente che invogli la lettura, mi rendo conto, ma praticamente niente di questo romanzo è appetibile se non il fatto che altrз lettorз sono lì a dirvi che è più della storia di un tizio che ha un’erezione ogni volta che sta per cadere un razzo. E se la sola idea vi sembra folle, sappiate che non è niente rispetto alla follia – la follia umana – che troverete ne L’Arcobaleno della Gravità.… (altro)