Luigi Pirandello (1867–1936)

Luigi Pirandello
Luigi Pirandello nacque il 28 luglio del 1867 in una campagna di Agrigento detta "il Caos", un nome che l'autore reputerà emblematico del suo "involontario soggiorno sulla terra". Iscrittosi alla facoltà di Lettere di Roma terminò i suoi studi a Bonn con una tesi sulla parlata di Agrigento. Tornato nella capitale ne frequentò gli ambienti letterari collaborando assiduamente a giornali e riviste e pubblicando nel 1901 il suo primo romanzo, L'esclusa. Nel 1894 aveva sposato Maria Antonietta Portulano da cui ebbe tre figli. Ma la radice siciliana, il caos, erano destinati a segnare la vita di Pirandello; nel 1903 l'allagamento di una zolfara affittata dal padre segnò la rovina finanziaria della famiglia; la moglie non resse il colpo e manifestò i primi sintomi della malattia nervosa destinata a sfociare in una grave forma di paranoia. Sono anni di durissimi problemi economici e familiari superati da Pirandello intensificando le collaborazioni a riviste e giornali e immergendosi nel lavoro di scrittura. Nel 1904 uscì a puntate su la "Nuova Antologia" il romanzo Il fu Mattia Pascal. Nel 1908 apparve l'importante saggio L'umorismo. Il decennio 1910-20 fu particolarmente fecondo per Pirandello, scrisse novelle e poesie, iniziò le prime riduzioni delle novelle in atti unici, stese e rappresentò alcuni dei suoi capolavori teatrali (Liolà, Così è se vi pare, Il berretto a sonagli, Il piacere dell'onestà). Sono di questo periodo anche i romanzi Suo marito (1911, ripubblicato postumo nel 1941 con il titolo Giustino Roncella nato Boggiolo), I vecchi e i giovani (1913), Si gira!, ribattezzato nel 1925 Quaderni di Serafino Gubbio operatore. Il vero successo teatrale di Pirandello iniziò dopo il 1920 con Sei personaggi in cerca d'autore (1921). Nel 1924 si iscrisse al partito fascista.