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Sto caricando le informazioni... Un albero cresce a Brooklyn (1943)di Betty Smith
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Questo romanzo è considerato un classico americano del '900, mentre in Italia è quasi sconosciuto: peccato, perchè è un'opera di valore. Un po' romanzo di formazione e un po' saga familiare, racconta la vita in un sobborgo di Brooklyn nei primi anni del secolo scorso attraverso le vicende di una famiglia di immigrati. E' evidente fin da subito l'amore viscerale dell'autrice per quei luoghi in cui lei stessa è stata bambina, lì dove la vita è dura ma ogni giorno può essere un'avventura straordinaria. L'ambientazione è il punto di forza del libro, già dopo poche pagine sembra di vivere a Williamsburg insieme ai Nolan ed anche noi ci affezioniamo a quel quartiere fatto di gente povera ma piena di risorse, che pur tra le mille difficoltà non smette mai di sperare in qualcosa di meglio: si può dire che questo libro incarni in pieno il sogno americano, quel mix indefinibile di senso pratico, ingenuità ed operosità . Certo, forse alla Smith si può rimproverare un eccesso di sentimentalismo, perchè sembra tutto filtrato con occhiali rosa ed i lati veramente peggiori di quegli anni (la nascita della criminalità organizzata, la fame, l'alcolismo) vengono omessi o trattati con leggerezza; però bisogna ricordare che ogni cosa è vista con gli occhi di una bambina, quindi questa sorta di ottimismo innocente non stona nell'economia del romanzo. I personaggi poi sono tutti ottimamente caratterizzati e ciascuno di loro si farà strada nel nostro cuore. Se ci aggiungiamo uno stile semplice ma accattivante, risulta sempre pù incomprensibile il motivo per cui qui da noi non abbia riscosso il successo e l'attenzione che meritava. Libro autobiografico, l'autrice racconta la sua vita attraverso gli occhi di Francie Nolan. Una storia commovente, dove la povertà e gli stenti la fanno da padrone ma la vita di questa ragazzina di soli undici anni, è impregnata di umanità , di umiltà , di caparbietà e di dignità .. Niente le verrà regalato, ma sarà lei, insieme alla sua famiglia a riscattarsi. Tutti i personaggi che ruotano intorno a questa ragazzina sono ben delineati e hanno tutti un ruolo importante nella sua crescita. Francie ha una venerazione per il padre, anche se non è un padre perfetto, una sana rivalità con la madre ma che nei momenti difficili della sua vita sarà in grado di sostenerla come poche madri sanno fare. Che dire dell'amore e della complicità col fratello, per non dimenticarmi delle tante zie e della nonna, l'unica che capì che cosa avrebbe potuto cambiare il destino dei suoi nipoti e di tutti loro.. La prima parte del libro è un pochino lenta ma vi consiglio di non abbandonarlo perchè andando avanti si rivelerà in tutto il suo splendore. Francie, quel giorno va ritirare la sua pagella ed entrando in classe, pensa di avere un delusione.... Non finisco la frase e lascio, a chi avrà il piacere di leggere questo libro, di scoprire cosa accadrà e che fa di questo libro, secondo me un bel libro.. La vicenda ha inizio nell'estate del 1912 a Brooklyn. Francie Nolan è una ragazzina povera, come la gente che popola il suo quartiere, abitato prevalentemente da famiglie di immigrati e dai loro discendenti. Franciee il fratellino Neely sono figli di irlandesi e il loro passatempo è giocare nei vicoli, raccogliere stracci per venderli in cambio di qualche spicciolo o andare a zonzo, mentre a casa la madre si logora tra lavori domestici e il padre smaltisce la sbornia della sera prima. Francie però ha trovato una forma di felicità tutta sua: prende un libro in prestito alla biblioteca e va a leggerlo sulla vecchia scala antincendio del palazzo in cui vive, nel cui cortile cresce un albero dall'ombra generosa e riposante. Bellissimo romanzo che appare quasi un inno alla libera realizzazione dei propri ideali, soprattutto un omaggio alla cultura come crescita, come espressione di bellezza e verità . L'opera è chiaramente autobiografica: la Smith, il cui vero nome era Sophina Elisabeth Werner, apparteneva ad una famiglia di immigrati tedeschi e conobbe la povertà . Dal libro un film di Elia Kazan del 1945, tra i protagonisti c'è Dorothy McGuire attrice del famoso ''La scala a chiocciola'' La bimba che legge all'ombra di questo albero anela a crescere dritta e alta come il fusto e a tendere in alto i rami per distaccarsi dalle ombre di una società mediocre, ipocrita e ingiusta. Appartiene alle Collane EditorialiHarper Perennial Olive Editions (2014 Olive) È contenuto inContieneHa l'adattamentoÈ riassunto inHa come guida per lo studente
Classic Literature.
Fiction.
Literature.
HTML: A PBS Great American Read Top 100 Pick The beloved American classic about a young girl's coming-of-age at the turn of the twentieth century. From the moment she entered the world, Francie Nolan needed to be made of stern stuff, for growing up in the Williamsburg slums of Brooklyn, New York demanded fortitude, precocity, and strength of spirit. Often scorned by neighbors for her family's erratic and eccentric behaviorâ??such as her father Johnny's taste for alcohol and Aunt Sissy's habit of marrying serially without the formality of divorceâ??no one, least of all Francie, could say that the Nolans' life lacked drama. By turns heartbreaking and uplifting, the Nolans' daily experiences are raw with honestly and tenderly threaded with family connectedness. Betty Smith has, in the pages of A Tree Grows in Brooklyn, captured the joys of humble Williamsburg lifeâ??from "junk day" on Saturdays, when the children traded their weekly take for pennies, to the special excitement of holidays, bringing cause for celebration and revelry. Smith has created a work of literary art that brilliantly captures a unique time and place as well as deeply resonant moments of universal experience. Here is an American classic that "cuts right to the heart of life," hails the New York Times. "If you miss A Tree Grows in Brooklyn, you will deny yourself a rich experien Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Così è stato anche con Un albero cresce a Brooklyn, la storia di Francie e della sua famiglia, che cercano di tirare avanti e migliorarsi a dispetto della loro sfortunata partenza. Tutti i personaggi di questa famiglia sono interessanti e con le loro caratteristiche peculiari: dalla femminilità pericolosa di Sissy alla granitica forza di Katie; dal sognatore Johnny alla fedele Mary.
Tutti i membri di questa famiglia puntano con forza verso l'obiettivo: far studiare i figli. A partire dalla nonna, nelle loro menti è stata ben instillata l'importanza dell'istruzione, a cominciare dall'alfabetizzazione: così, noi lettori li vediamo avvicinarsi alla meta un passetto – e tanti sacrifici – alla volta, da una generazione all'altra.
Siamo nei primi anni del Novecento e sognare il sogno americano forse era più realistico rispetto ai primi anni Duemila. In effetti, parecchia retorica da American dream mi è sembrata un po' eccessiva – o forse è solo colpa mia e della mia disillusione. Tuttavia, rimane un buon libro. E un buon sogno (che alle volte si realizza: bisogna ricordarsi di non dimenticarlo). (