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Sto caricando le informazioni... La lettera scarlatta (1850)di Nathaniel Hawthorne
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813.3 HAW Amore e odio, spiritualità e carnalità: tutti questi conflitti si intrecciano nell'animo dei personaggi, in un tumulto di passioni che non da loro requie. Questo è il fulcro del romanzo, anche perchè la trama vera e propria è inconsistente: nella Boston puritana del '600 la bella Hester Prynne viene bollata come adultera e costretta a portare sul petto un'infamante A scarlatta. Da qui comincerà il lungo calvario non solo di Hester, ma di tutti coloro che sono stati toccati dall'ombra del suo peccato. E' un romanzo estremamente introspettivo, in cui i personaggi hanno una convulsa vita interiore, mentre esteriormente tutto scorre placido e sempre uguale. La struttura dell'opera è quasi teatrale, infatti consiste in un susseguirsi di scene drammatiche ed intensamente simboliche. La sensibilità morbosa che caratterizza il romanzo si trasmette anche allo stile, che (nonostante sia un po' troppo ampolloso) sembra quasi ardere al fuoco delle passioni, sia terrene che spirituali, che animano i protagonisti; passioni con le quali un lettore moderno fa però fatica ad identificarsi, rimanendo piuttosto distaccato. Peccato anche per un prologo un po' troppo lungo e privo di mordente, che poco si addice all'impetuosità dei capitoli successivi. Un libro di spessore, che più che narrare una storia scandaglia negli abissi dell'animo umano. Certo, è difficile trovare "attuale" la vicenda, lontana sia nel luogo che nel tempo e quindi sociologicamente lontanissima dall'Europa di oggi. Se poi ci si mette anche la traduzione datata ("tosto" nel senso di "subito", "ornarsi")... peccato perché i personaggi sono tutti di notevole potenza e vividezza - "escono" dal romanzo. Appartiene alle Collane EditorialiBiblioteca moderna [Mondadori] (231-232) — 51 altro Doubleday Dolphin (C7) dtv (12816) Everyman's Library (122) Limited Editions Club (S:13.02) Modern Library (93.3) Gli Oscar Mondadori - Classici (68; 398) Penguin Audiobooks (PEN 208) Penguin English Library, 2012 series (2012-06) The Pocket Library (PL-26) Prisma Klassieken (14) Reader's Enrichment Series (RE 113) Reclams Universal-Bibliothek (9454) Riverside Editions (A45) Sammlung Dieterich (140) Gli struzzi [Einaudi] (255) ET Tascabili [Einaudi] (333) The World's Classics (26) World's Greatest Literature (Volume 6) Zephyr Books (46) È contenuto inThe Harvard Classics Shelf of Fiction [20 Volume Set] di Charles William Eliot (indirettamente) Harvard Classics Five Foot Shelf of Books & Shelf of Fiction 71 Volumes including Lecture Series di Charles William Eliot (indirettamente) È rinarrato inHa un sequel (non seriale)Hester di Paula Reed Ha l'adattamentoÈ riassunto inÈ parodiato inHa ispiratoHa uno studioHa come commento al testoHa come guida per lo studenteNathaniel Hawthorne's The Scarlet Letter, The House of Seven Gables, The Blithedale Romance, and The Marble Faun (Monarch Notes) di Charles Leavitt Ha come guida per l'insegnanteElenchi di rilievo
La lettera scarlatta Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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![]() GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)813.3Literature English (North America) American fiction Middle 19th Century 1830-1861Classificazione LCVotoMedia:![]()
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La protagonista, Hester Prynne è un'adultera e viene condannata a portare la lettera "A", scarlatta e ricamata da lei stessa, sul petto, in modo che il suo peccato, la sua vergogna siano evidenti a tutti. Ma Hester è una donna forte e mantiene intatta la sua dignità, riuscendo comunque a trovare il suo posto nell'ambiente puritano in cui vive. E, ironia della sorte, Hester diventa una ricamatrice provetta, tanto abile che nessun personaggio importante di Boston può fare a meno del suo talento.
Con il tempo, Hester vedrà ingrigire il suo aspetto insieme alla sua femminilità, che potrà manifestare solo nell'amore verso il prossimo e nell'agghindare la figlia avuta dal peccato in maniera sgargiante e fantasiosa. Tuttavia, se la manifestazione dei suoi desideri le è negata, non così si può dire dei suoi pensieri, che vagano liberi e in lidi che una donna "pura" non avrebbe neanche osato guardare. Nel suo cuore, infatti, serba la speranza che, almeno dopo la morte, lei e il suo amato potranno stare per sempre insieme. Hester Prynne, con la croce che ha scelto di portare alla luce di sole, di fatto libera se stessa dalla colpa, dal peccato.
Tutt'altro si deve dire dell'uomo che ha condiviso con lei il peccato, ma non la gogna. Timoroso delle ripercussioni sociali, ha scelto di serbare nel cuore questo segreto con tipica viltà mascherata da moralità. Solo che questo segreto diventa un cancro terribile che lo consuma, lo fiacca, lo rende l'ombra dell'uomo vigoroso che era un tempo. Solo alla fine troverà il coraggio di confessare il suo peccato e di salire con Hester sul palco che anni addietro non ebbe il coraggio di calcare.
Poi abbiamo il personaggio che Hawthorne ci presenta come nemico, molto peggio di chi non ha confessato subito il proprio peccato. Chillingworth è il marito tradito che ha come unico scopo quello di scoprire il rivale e vendicarsi di lui. D'aspetto deforme (e di una deformità che indica una preminenza della ragione sul cuore), non ammette misericordia e perdono, che l'autore ritiene fondamentali e dimenticati troppo spesso dai puritani.
Infatti, alla fine, è questo che l'autore chiede ai religiosi più intransigenti. Laddove c'è peccato deve esserci anche misericordia. Altrimenti si scade nella vendetta e la vendetta non è altro che opera del Maligno (e chi è infatti l'unico che muore solo, dimenticato da tutti? Colui che è senza misericordia). (