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Sto caricando le informazioni... The Song of Achilles: A Novel (edizione 2012)di Madeline Miller (Autore)
Informazioni sull'operaLa canzone di Achille di Madeline Miller
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Ebbene sì, rientro in quell'1% a cui questo libro non è piaciuto. Non posso dire che sia oggettivamente brutto perché comunque è scritto bene ed è scorrevolissimo, il problema è che mentre lo leggevo non solo non mi ha mai appassionato ma mi ha addirittura irritato. Il perché è presto detto: non mi ha convinto praticamente nessun aspetto del romanzo, a partire dal genere. Avendo già letto ed apprezzato Circe mi aspettavo anche stavolta uno storico-fantasy, mentre è chiaro fin da subito che questo è un romance duro e puro: nulla di male, il problema coi romance è che se la storia d'amore non ti prende non ti godrai mai la lettura, e in questo caso è andata proprio così; tutta la prima metà serve a costruire le basi della relazione, ma non ho mai empatizzato coi protagonisti (anzi, ho sviluppato una certa antipatia nei loro confronti che è andata crescendo), la chimica iniziale l'ho sentita un po' forzata e lo sviluppo mi è sembrato ripetitivo e già visto; è chiaro quindi che nella seconda parte non ero per niente investita nelle sorti dei due amanti a Troia, e non avendo nemmeno la curiosità di scoprire come sarebbe andata a finire ho avuto tutto l'agio di notare i difetti e fare paragoni impietosi con l'originale. Aggiungo a margine che secondo me è un romanzo sopravvalutato, a cui se eliminiamo l'impatto emotivo della love story tragica resta ben poco di cui gloriarsi. Tutto molto soggettivo lo ammetto, resta il fatto che per me lettrice è stata un'esperienza insoddisfacente sotto tutti i punti di vista. Mi è piaciuto parecchio, lo stile è semplice, ma anche evocativo. L'autrice conosce molto bene l'ambientazione di cui scrive, ed è facile legarsi ai personaggi, pur sapendo benissimo come finisce la storia. Anzi, forse è uno dei motivi per cui l'attenzione è stata sempre così alta durante la lettura, quel senso di aspettativa al contrario, quando solitamente ci si mangia le unghie sperando che L'unico "difetto" che ascriverei è il trovare Patroclo forse un po' troppo stereotipato come "metà femminile" della coppia nel senso moderno (non combatte, ma fa il guaritore, è delicato etc.), mi sarebbe piaciuto una rappresentazione più equilibrata visto che le coppie omosessuale non sono ancora così frequenti nella letteratura "mainstream". Circe della stessa autrice, mi è piaciuto di più, ma anche questo è decisamente consigliato! Il Club del Libro Libro del mese di Gennaio 2021 Il Club del Libro / DRS Libro del mese di Febbraio 2021
That The Song of Achilles offers a different take on the epic story of Achilles and the Trojan War is not, in itself, anything particularly out of the ordinary. People have been putting their own spins on The Iliad from the instant Homer finished reciting it. What's startling about this sharply written, cleverly re-imagined, enormously promising debut novel from Madeline Miller is how fresh and moving her take on the tale is — how she has managed to bring Achilles and his companion Patroclus to life in our time without removing them from their own. But in the case of Miller, who earned undergraduate and graduate degrees in classics at Brown, the epic reach exceeds her technical grasp. The result is a book that has the head of a young adult novel, the body of the “Iliad” and the hindquarters of Barbara Cartland. Appartiene alle Collane EditorialiÈ contenuto inÈ una rivisitazione diPremi e riconoscimentiMenzioniElenchi di rilievo
Fiction.
Historical Fiction.
HTML: "At once a scholar's homage to The Iliad and startlingly original work of art by an incredibly talented new novelist....A book I could not put down." "Mary Renault lives again!" declares Emma Donoghue, author of Room, referring to The Song of Achilles, Madeline Miller's thrilling, profoundly moving, and utterly unique retelling of the legend of Achilles and the Trojan War. A tale of gods, kings, immortal fame, and the human heart, The Song of Achilles is a dazzling literary feat that brilliantly reimagines Homer's enduring masterwork, The Iliad. An action-packed adventure, an epic love story, a marvelously conceived and executed page-turner, Miller's monumental debut novel has already earned resounding acclaim from some of contemporary fiction's brightest lightsand fans of Mary Renault, Bernard Cornwell, Steven Pressfield, and Colleen McCullough's Masters of Rome series will delight in this unforgettable journey back to ancient Greece in the Age of Heroes. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)813.6Literature English (North America) American fiction 21st CenturyClassificazione LCVotoMedia:
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Madeline Miller riesce per metà nel suo intento. L'idea di raccontare la vita di Achille dal punto di vista di Patroclo è molto interessante e ci offre un punto di vista insolito che permette di approfondire il suo lato più dolce, quello che è passato più inosservato alla "storia". Tuttavia, ho trovato l'Achille della prima metà del romanzo davvero troppo morbido. Anche se la narrazione è dal punto di vista di un amante, stiamo pur sempre parlando di uno dei più grandi eroi greci e di un ragazzo/uomo che viveva per la gloria e la guerra.
Patroclo ispira molta tenerezza, ma certo l'autrice non gli rende molto merito sul campo di battaglia. Sebbene nella mitologia le sue imprese di fronte alle mura di Troia siano state numerose, l'autrice lo rende come un personaggio molto delicato, assolutamente riluttante a imbracciare le armi e ad uccidere. La sua vita è incentrata su Achille ed è bello vedere come un amante colga certi dettagli che gli altri non possono vedere.
Mi è piaciuta molto la caratterizzazione di Teti, madre divina di Achille. Oscura e potente come una dea, ansiosa e protettiva come una madre (con tutti gli errori che ne possono conseguire).
Poi devo assolutamente spendere due parole su Odisseo. Che si trovi impegnato nel suo viaggio di ritorno a Itaca o che bruci nell'Inferno di Dante, io stravedo per questo personaggio. E' più forte di me. Ringrazio l'autrice per aver dato lo spazio che meritava all'eroe dal multiforme ingegno.
Per quanto riguarda la storia, è abbastanza fedele all'originale (con qualche licenza letteraria, naturalmente). L'ho trovata un po' lenta nella prima parte, decisamente migliore nella seconda. Comunque, la tendenza dell'autrice ad essere didascalica in alcuni punti non ha favorito il ritmo della narrazione. Non si tratta di lunghe spiegazioni, tutt'altro, ma sono inserite con un tono che mi ha ricordato le lezioni di letteratura greca al liceo.
Complessivamente, mi sento di consigliare questo libro. Se non sarete troppo fiscali, lo troverete una lettura piacevole e interessante. ( )