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Fantasy.
Fiction.
Science Fiction.
HTML:Volume I of The Dragonriders of Pern®, the groundbreaking series by master storyteller Anne McCaffrey On a beautiful world called Pern, an ancient way of life is about to come under attack from a myth that is all too real. Lessa is an outcast survivor??her parents murdered, her birthright stolen??a strong young woman who has never stopped dreaming of revenge. But when an ancient threat to Pern reemerges, Lessa will rise??upon the back of a great dragon with whom she shares a telepathic bond more intimate than any human connection. Together, dragon and rider will fly . . . and Pern will be chang… (altro)
justjukka: Both Novik and McCaffrey take great care in developing the worlds for their respective series. If you like one, you may very well like the other.
sandstone78: Bonds with dragons in science-fictional societies- I read these two series in my early teen years and they are inextricably intertwined in my memory.
allisongryski: They both have a fascinating fantasy world setting with some parallels (weyrs/dragons vs aeries/angels) and important traditions that have been forgotten and must be renewed. They also both have a duty-driven hero, a strong, resourceful heroine who begins the story as a servant but was not born to that life. Even the nature of the romance, which is something like "arranged" is similar between the stories.… (altro)
humouress: Although the [Castle Glower] series is aimed at a younger audience, it also deals with the issues and the wonder of bonding with a mythical creature.
aulandez: Lost World setting in which simplicity has been used to avoid the past failings of humanity. Similar use of sci-fi tools, similar characterization, straightforward yet not overly simple.
TheBooknerd: Both epic series feature a young but clever leader, his intrepid female "partner in crime", great world-building, and -- oh yeah! Dragons!
Ero un po' titubante sull'iniziare a leggere questo libro perché avevo letto numerose recensioni negative che parlavano di scarso approfondimento dei personaggi e, soprattutto, di un'anacronistica condizione della donna.
Forse è vero, i personaggi non sono tratteggiati con grande profondità psicologica, ma è indubbio che i principali siano dotati di una grande forza capace di tenere il lettore incollato alle pagine fino alla fine. In particolare, F'lar, Dragoniere e protagonista maschile, ha una forza carismatica così trascinante da rendere più che motivato il ruolo che andrà a ricoprire nel suo Weyr (le sedi dei dragonieri). Arrogante e beffardo, F'lar non esiterà a rivendicare quello che ritiene suo di diritto e a guidare i suoi Dragonieri contro i ribelli e i Fili, i terribili organismi filamentosi che cadono dal cielo in occasione del Passaggio della Stella Rossa e che con la loro voracità rischiano di rendere sterili grandi aree.
Poi abbiamo Lessa, figlia del Signore di Ruatha. Costretta a diventare una serva in seguito alla conquista della sua Fortezza da parte dell'avido Fax, svilupperà uno spirito vendicativo, forte e indomito. Come scoprirà suo malgrado F'lar, è estremamente difficile farle cambiare idea: testarda, determinata e intelligente, riuscirà ad ottenere molto più della semplice vendetta.
Un ruolo molto importate, ovviamente, viene ricoperto dai draghi, compagni dei Dragonieri, con i quali possono comunicare telepaticamente. Mnementh, il drago di F'lar, è un grosso drago bronzeo ed è dotato di una personalità che si accoppia benissimo con quella del suo dragoniere. Si può dire che è la controparte "animalesca" del carisma e della mascolinità di F'lar.
Così come Ramoth è la controparte perfetta di Lessa. Maliziosa, conscia della sua importanza e determinata ad avere niente meno che il meglio per se stessa, Ramoth non è tipo da tirarsi indietro di fronte alla sfide.
Ci sono poi vari personaggi secondari, tra i quali spicca F'nor, fratellastro di F'lar. Di lui mi sarebbe davvero piaciuto saperne di più...
Per quanto riguarda la condizione della donna, è vero, è piuttosto lontana dalla nostra sensibilità odierna. Bisogna però tenere conto che il romanzo è del 1968 e che è ambientato in una società di tipo medievale. Tenendo conto di questi fattori, direi che non è un romanzo antifemminista. Sì, la donna viene vista come "angelo del focolare", cioè deve rimanere a casa e badare a essa, in una sorta di prigione dorata. Una donna incapace di tenere una casa in ordine (come Jora) viene vista come la peggiore delle disgrazie.
Anche il rapporto di coppia è inevitabilmente lontano da come lo vediamo noi oggi (per fortuna, aggiungerei). Tuttavia, nelle dinamiche tra F'lar e la sua compagna, secondo me, si comincia a vedere che qualcosa scricchiola. Lei non è esattamente un angelo del focolare, mentre lui è consapevole che alcune tradizioni vadano cambiate.
«Se una regina non è fatta per volare, allora perché ha le ali?».
Fantasy.
Fiction.
Science Fiction.
HTML:Volume I of The Dragonriders of Pern®, the groundbreaking series by master storyteller Anne McCaffrey On a beautiful world called Pern, an ancient way of life is about to come under attack from a myth that is all too real. Lessa is an outcast survivor??her parents murdered, her birthright stolen??a strong young woman who has never stopped dreaming of revenge. But when an ancient threat to Pern reemerges, Lessa will rise??upon the back of a great dragon with whom she shares a telepathic bond more intimate than any human connection. Together, dragon and rider will fly . . . and Pern will be chang
Ero un po' titubante sull'iniziare a leggere questo libro perché avevo letto numerose recensioni negative che parlavano di scarso approfondimento dei personaggi e, soprattutto, di un'anacronistica condizione della donna.
Forse è vero, i personaggi non sono tratteggiati con grande profondità psicologica, ma è indubbio che i principali siano dotati di una grande forza capace di tenere il lettore incollato alle pagine fino alla fine. In particolare, F'lar, Dragoniere e protagonista maschile, ha una forza carismatica così trascinante da rendere più che motivato il ruolo che andrà a ricoprire nel suo Weyr (le sedi dei dragonieri). Arrogante e beffardo, F'lar non esiterà a rivendicare quello che ritiene suo di diritto e a guidare i suoi Dragonieri contro i ribelli e i Fili, i terribili organismi filamentosi che cadono dal cielo in occasione del Passaggio della Stella Rossa e che con la loro voracità rischiano di rendere sterili grandi aree.
Poi abbiamo Lessa, figlia del Signore di Ruatha. Costretta a diventare una serva in seguito alla conquista della sua Fortezza da parte dell'avido Fax, svilupperà uno spirito vendicativo, forte e indomito. Come scoprirà suo malgrado F'lar, è estremamente difficile farle cambiare idea: testarda, determinata e intelligente, riuscirà ad ottenere molto più della semplice vendetta.
Un ruolo molto importate, ovviamente, viene ricoperto dai draghi, compagni dei Dragonieri, con i quali possono comunicare telepaticamente. Mnementh, il drago di F'lar, è un grosso drago bronzeo ed è dotato di una personalità che si accoppia benissimo con quella del suo dragoniere. Si può dire che è la controparte "animalesca" del carisma e della mascolinità di F'lar.
Così come Ramoth è la controparte perfetta di Lessa. Maliziosa, conscia della sua importanza e determinata ad avere niente meno che il meglio per se stessa, Ramoth non è tipo da tirarsi indietro di fronte alla sfide.
Ci sono poi vari personaggi secondari, tra i quali spicca F'nor, fratellastro di F'lar. Di lui mi sarebbe davvero piaciuto saperne di più...
Per quanto riguarda la condizione della donna, è vero, è piuttosto lontana dalla nostra sensibilità odierna. Bisogna però tenere conto che il romanzo è del 1968 e che è ambientato in una società di tipo medievale. Tenendo conto di questi fattori, direi che non è un romanzo antifemminista. Sì, la donna viene vista come "angelo del focolare", cioè deve rimanere a casa e badare a essa, in una sorta di prigione dorata. Una donna incapace di tenere una casa in ordine (come Jora) viene vista come la peggiore delle disgrazie.
Anche il rapporto di coppia è inevitabilmente lontano da come lo vediamo noi oggi (per fortuna, aggiungerei). Tuttavia, nelle dinamiche tra F'lar e la sua compagna, secondo me, si comincia a vedere che qualcosa scricchiola. Lei non è esattamente un angelo del focolare, mentre lui è consapevole che alcune tradizioni vadano cambiate.
«Se una regina non è fatta per volare, allora perché ha le ali?».
Chi vuole, può.
Chi tenta, fa.
Chi ama, vive. ( )