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Sto caricando le informazioni... Parable of the Sower (Parable, 1) (edizione 2000)di Octavia E. Butler (Autore)
Informazioni sull'operaLa parabola del seminatore di Octavia E. Butler
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. *** ITA/ENG *** La fine della civiltà come la conosciamo non è portata da virus, bombe atomiche o invasioni zombie, ma dal lento deteriorarsi delle condizioni economiche e politiche, con legioni di poveri che vagano senza meta saccheggiando e uccidendo, e grandi multinazionali che comprano i lavoratori come schiavi. La protagonista è Lauren Olamina, la figlia maggiore di un predicatore, che vive con la sua famiglia in un quartiere-fortezza. Nel nuovo ordinamento mondiale, il credo tradizionale le sta stretto, quindi elabora una sua personale religione basata sull'azione: Dio è cambiamento. Ho trovato l'agghiacciante nella plausibilità dell'ambientazione uno dei punti di forza del romanzo, insieme alla protagonista, Lauren: è un'adolescente in mondo difficile, ma non passa dieci pagine a sospirare su quale tra due bellimbusti scegliere, o simili sciocchezze. Non c'è più spazio nel suo mondo per troppa frivolezza, si lavora per avere cibo, ci si esercita con le armi, si fa pratica per vestirsi rapidamente in caso di improvvisi terremoti o incendi. Il romanzo è in stile diario, c'è molta poca 'avventura' per come la intendiamo e molta riflessione, per cui può risultare lento in alcuni passaggi. A volte ho trovato eccessivo il soffermarsi sui versi religiosi, più che altro perché ripetitivi, ma visto che appunto, si parla del diario della protagonista, ha senso che ci siano. ************** They plausibility of the premise of this novel is one of its strengths: there is not one end of the world, brought by a bomb or an atomic disaster of whatever, but by the slow deteriorating of the economic and political condition of one nation (while others are fine), that cause the greatly impoverished populace to wander looking for food, killing and stealing, or be sold in slavery to multinationals. Lauren is a fit adolescent for this dystopian world. Her world is not focused on an attractive boy or on a weird translation of an high school setting, she works, she thinks about survival is the most practical way (ie. how to take away the most food, money and goods if the house us set to fire?). She is also inspired into creating a new religion, since his father's one is not enough to help in this dire moment, and wants to convince other people to believe in it. The book is slow going and set in a diary fashion. There is not a lot of action and sometimes it drags, especially with all the verses of Olamina's version of the 'Bible' (book of the religion?), but the main character is believable and flawed and refreshing after all the dystopian novels about adolescents' love issue in a time where they might be just a bit of a secondary problem. nessuna recensione | aggiungi una recensione
È contenuto inParable of the Sower, Parable of the Talents, Kindred di Octavia E. Butler (indirettamente) Ha l'adattamentoHa come commento al testoHa come guida per lo studentePremi e riconoscimentiElenchi di rilievo
"Parable of the Sower is the Butlerian odyssey of one woman who is twice as feeling in a world that has become doubly dehumanized. The time is 2025. The place is California, where small walled communities must protect themselves from hordes of desperate scavengers and roaming bands of people addicted to a drug that activates an orgasmic desire to burn, rape, and murder. When one small community is overrun, Lauren Olamina, an 18 year old black woman with the hereditary train of "hyperempathy"--which causes her to feel others' pain as her own--sets off on foot along the dangerous coastal highways, moving north into the unknown"-- Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)813.54Literature English (North America) American fiction 20th Century 1945-1999Classificazione LCVotoMedia:
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«Possiamo prepararci, questo è quel che c’è da fare adesso. Tenerci pronti per ciò che succederà, pronti a sopravvivere, a continuare a vivere dopo. Concentrarci su come sopravvivere, così che possiamo fare qualcosa di più che restare in balia di gente pazza e disperata, di teppisti e leader che non sanno quello che fanno!»
La parabola del seminatore è uscito per la prima volta nel 1993, ma sembra parlare direttamente a noi abitanti del mondo nel 2018. Lo straordinario potere della letteratura…
«Sei così giovane» ha mormorato. «Mi pare un crimine che tu debba essere così giovane in questi tempi terribili. Vorrei che avessi conosciuto questo paese quando era ancora salvabile.»
«Può sopravvivere, anche se cambiato» ho ribattuto.
Il mondo di Lauren Olamina, la nostra protagonista, è in pezzi e in fiamme: non si crede più neə proprə rappresentanti politici; in pochə votano; ə figlə, quando riescono a trovare un lavoro, si ritrovano più poverə dei genitori e con nessuna prospettiva di un futuro migliore; se si è fortunatə, si vive in piccoli centri circondati da mura e sorvegliati da ronde in modo da proteggersi dalle incursioni di chi non ha nulla o dagli attacchi deə pericolosə dipendenti da piro, una terribile droga che spinge le persone ad appiccare incendi per godendosi la vista della distruzione. Paurosamente familiare, vero?
La maggior parte della gente non ne può più dei politici. Dopotutto, fin da quando riesco a ricordarmi, ci promettono il ritorno alla gloria, alla ricchezza e all’ordine del ventesimo secolo.
Lauren è stanca delle illusioni di chi la circonda e questo l’ha fatta entrare in crisi: non riesce più a credere nel Dio del padre, il Dio cristiano e inizia a interrogarsi sull’esistenza di una divinità e sulla sua natura. Da atea coriacea che trova mortalmente noiosi i percorsi spirituali che finiscono in altrettanto noiose verità assolute posso dirvi che quello di Lauren è stimolante e difficilmente lascia indifferenti.
Se sono tuoi, stabilisci tu le regole. A chi importa che cosa ne pensano i giocattoli? Spazza via l’intera famiglia di un giocattolo, poi dagliene una nuova. I bambini giocattolo, come i figli di Giobbe, sono intercambiabili.
Forse Dio è una sorta di grande re che gioca con i suoi giocattoli. Se le cose stanno così, che differenza fa se settecento persone vengono uccise in un uragano o se sette ragazzini vanno in chiesa e vengono immersi in una grande tanica di costosa acqua?
Ma se tutto questo fosse sbagliato? Se Dio fosse tutt’altra cosa?
Lauren, incapace di accettare passivamente le soluzioni più ovvie e battute e i sogni di un benessere ormai svanito, sarà l’unica in grado di reagire in maniera costruttiva alla catastrofe e a fare da catalizzatore per raccogliere a sé il nucleo di un nuovo gruppo di persone dove si riaccende la speranza per il futuro.
La gente che annega a volte muore lottando
contro i soccorritori.
È stata una lettura importante, soprattutto fatta in questo momento: è vero, riconoscere il proprio mondo tra le pagine di un romanzo distopico è sempre spaventoso, ma La parabola del seminatore ci lascia con una grande fiducia che si possa costruire qualcosa di nuovo e diverso.
La civiltà è per i gruppi ciò che l’intelligenza è per gli individui. È un modo per combinare l’intelligenza di molti e raggiungere un costante adattamento di gruppo.
Come l’intelligenza, la civiltà può servire bene, servire in modo adeguato, o non servire affatto alla sua funzione di adattamento.
Quando la civiltà fallisce, deve disintegrarsi, a meno che non intervengano forze unificatrici interne o esterne. ( )