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Marisha Pessl

Autore di Teoria e pratica di ogni cosa

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Sull'Autore

Fonte dell'immagine: denton@speakeasy.net

Opere di Marisha Pessl

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Informazioni generali

Data di nascita
1977-10-26
Sesso
female
Nazionalità
USA
Nazione (per mappa)
USA
Luogo di nascita
Detroit, Michigan, USA
Luogo di residenza
Asheville, North Carolina, USA
New York, New York, USA
Istruzione
Northwestern University
Barnard College (BA, English Literature)
Attività lavorative
financial consultant
author
Breve biografia
Marisha Pessl grew up in Asheville, North Carolina, and now lives in New York City. Special Topics in Calamity Physics, her debut novel, was a bestseller in both hardcover and paperback. It won the 2006 John Sargent Sr. First Novel Prize (now the Center for Fiction’s Flaherty-Dunnan First Novel Prize), and was selected as one of the 10 Best Books of the Year by The New York Times Book Review.

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Recensioni

Un horror eccezionale. Non è un horror splatter ma di atmosfera con luoghi paurosi descrittu in modo magistrale. I dialoghi brillanti tra il giornalista e i due ragazzi servono per spezzare l'atmosfera che altrimenti sarebbe troppo cupa e aggiungono un pizzico di divertimento che non guasta. A mio parere alla fine si scopre che Stan Cordova ha realizzato il suo capolavoro con attori inconsapevoli. Raccomandato a chi ama la bella scrittura, i romanzi horror ( raro trovarli al giono d'oggi) e i libri belli corposi.… (altro)
 
Segnalato
Angela.Me | 282 altre recensioni | Jun 10, 2017 |
nulla è mai quel che sembra
è come se fossero 2 libri in uno o come se fosse stato scritto da 2 persone diverse, tanto riesce a cambiare registro la prima parte (monumentale) e la seconda (più snella).
la prima parte è quasi "on the road": Blue ci riassume la vita, decisamente atipica, che le fa fare questo mostro sacro del suo insopportabile padre. per 10 anni le fa cambiare 3 città e 3 scuole ogni anno e lei cresce, coltissima ed intelligentissima, senza mai legarsi a nessuno se non al padre. lui si concede delle avventurette, la povera Blue non ha mai né un filarino, né un'amica del cuore dai quali i continui traslochi la possano strappare e far soffrire. sembra quasi anestetizzata: passa attraverso traslochi, cambi di scuola, compagni e professori senza nemmeno porselo più come un problema, non ha mai problemi di adattamento o inserimento perché non hai mai realmente necessità di adattarsi o inserirsi, sa che la sua permanenza sarà sempre troppo breve.
inaspettatamente però il padre, alla vigilia dell'ultimo anno delle superiori, le fa un regalo inatteso: un intero anno scolastico in una vera casa e in una stessa scuola. così per la prima volta in vita sua Blue avrà l'opportunità di vivere un'anno da adolescente quasi normale (smalto alle unghie, trucco e tinture per capelli, fare tardi la notte, mentire al padre, il ballo della scuola), vacanze di natale a Parigi incluse;
ma anche questo non se lo pracaccia da sé: è una stana insegnante, di un corso minore, solitaria e stramba - tipo intellettuale incompresa nel paesello di provincia - che, a forza, la introduce nel gruppo degli eletti, dei 5 allievi più belli o meritevoli o intelligenti, che lei riunisce attorno a sé. da "ultima arrivata" Blue si ritrova passivamente inclusa nel gruppetto più esclusivo della scuola, e fatica non poco ad esservi accettata.
tutto ruota attorno alla personalità carismatica e misteriosa di questa insegnante: i ragazzi ne sembrano affascinati e soggiogati, fanno tutto quel che lei propone anche se a volte lo fanno controvoglia, ma non riescono a dirle di no. però iniziano a ribellarsi: la spiano, la seguono di nascosto, la giudicano, la criticano. pur rimanendo a gravitare attorno a lei come pianeti attorno ad una stella. fino ad una fatale gita in montagna. dopo la quale nulla sarà più lo stesso se non in superficie.
dopo la quale il libro prende, finalmente, un'altra piega: cessa di essere il diario di un'adolescente che sembra a tratti autistica e diventa un giallo.
molto "americano": solo in un paese dove più che i certificati di nascita contanto le carte di credito, dove puoi sceglierti un nome differente nei 52 diversi stati che lo compongono, si può fuggire per 15 o 20 anni e si può essere clandestini in perfetta visibilità.
rimango in attesa che qualcuno mi spieghi le parole mancanti nel capitolo "Madame Bovary": mancano già nell'edizione originale o solo nella traduzione?
che, tra l'altro, credo sia fatta da un torinese: chiamare "ometti" le grucce (o stampelle!) degli armadi e "ciclets" le gomme da masticare non è una scaelta felicissima né intellegibile in tutta la nazione :))
… (altro)
 
Segnalato
ShanaPat | 304 altre recensioni | Jul 29, 2012 |

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