P. D. James (1920–2014)

Un libro che per 4/5 è di un piattume unico, che ti fa muovere sconcertata tra personaggi dai caratteri stravolti (il colonnello FitzWilliam, così simpatico, ora è uno snob, Bingley è inaspettatamente assertivo, Darcy passivo, Elisabeth una calcolatrice); ho resistito a leggerne qualche pagina la sera, perché, in fondo, chi non vorrebbe trovarsi a casa Bennett la sera, dopo una giornata di lavoro, e sperare in una crisi di nervi di Mrs Bennett, in qualche aforisma di suo marito e nelle chiacchiere delle ragazze?
Invece siamo in una Pemberly incupita e in mano, per fortuna, agli efficienti domestici; un po’ di verve (e di intrighi) viene assicurato dallo spostamento dell’azione a Londra per l’inizio del processo e la soluzione del “giallo”.
Insomma, un’operazione triste di cui non si sentiva la necessità e che riesce a mortificare sia lo spirito della Austen, sia la rigorosità di P.D. James, costretta con arzigogoli a conciliare usi, costumi e mentalità del tempo con le aspettative dei suoi lettori (per tacer di quelli della Austen)… (altro)

“Un lavoro inadatto a una donna” di P.D. James (1920-2014) è il primo della serie con Cordelia Gray che si limitò a due libri soltanto perché – racconta la scrittrice in una intervista a Vanity Fair – il personaggio venne travisato in una trasposizione televisiva e lei se ne disinnamorò.
Cordelia è una giovane investigatrice al suo primo caso da sola, dopo aver ricevuto qualche rudimentale istruzione del mestiere dal suo capo, che si suicida a causa di un male incurabile e le lascia l’agenzia e una pistola non denunciata e già da qui si capisce come anche il resto delle indagini non verrà affrontato sotto la rigida osservanza della legalità. Nel racconto ci sono tutti gli elementi che hanno reso famoso il giallo inglese in tutto il mondo fino a farne un vero e proprio genere letterario: sullo sfondo una città universitaria, generalmente Cambridge o Oxford, una ricca famiglia, un rampollo che studia al college, introverso e ribelle, una tata, che sa o potrebbe sapere molte cose, un vecchio medico di famiglia, uno o più libri della letteratura inglese, nei quali cercare un qualche indizio. Ma la storia, come giallo, non regge: troppe incongruenze, troppi suicidi veri o simulati che siano, ne fanno, alla fine, un vero pasticcio.… (altro)