Clifford D. Simak (1904–1988)

Romanzo non propriamente di fantascienza, piuttosto una sorta di fantasy storia/alternativa ambientato in un europa "attuale" ma rimasta allo sviluppo medioevale causa una misteriosa e deleteria *orda* malefica che periodicamente devasta zone del continente.
Con un ormai consueto schema narrativo Simak crea una bislacca combriccola di eroi ed antieroi che devono cimentarsi in un viaggio/prova irto di pericoli e rivelazioni, in parte drammatico in parte quasi comico o cmq ridicolo, nella speranza di fermare l'orda malefica.
Francamente niente di che, storia confusa e un po' troppo bislacca, Simak è capace di ben altro: al limite della sufficienza.… (altro)

Ancora un romanzo malinconico e crepuscolare su di una terra orfana della grandezza dell'uomo, regredito in seguito al grande Sfacelo solo ad un ombra barbarica di quello che era. Della grandezza dell'umanità si è perso persino il ricordo, ma un uomo rifugiatosi in vecchia università recupera dei testi da cui scopre le antiche glorie e decide di andare a scoprire il luogo *per andare alle stelle* degli antichi uomini.
Lo accompagneranno i "soliti" bislacchi personaggi consueti a Simak, tra cui il "solito" robot, in un viaggio malinconico e bucolico, fra speculazioni filosofeggianti sul senso della vita e dell'umanità, sui pericoli della tecnologia e del valore della natura, vista sempre da Simak come generosa e benevola.
Il ritrovamento del mitico sito sarà però una bella sorpresa per il protagonista che scoprirà molte stranezze e sarà posto di fronte ad una sfida immane per il futuro stesso dell'umanità.… (altro)

Affresco onirico e sognante sul futuro dell'umanità e del pianeta, immaginati in varie fasi evolutive e caratterizzate dalla scomparsa dell'uomo e dall'emergere di altre specie (cani, formiche).
Attraverso idee originali Simak s'interroga col suo solito stile suggestivo ed evocativo sul futuro dell'umanità e su come potrebbe essere: le strane vicende narrate gli servono infatti solo come sponda per quelle che sono un po' le sue "solite" riflessioni sull'uomo, la sua etica, la sua morale ed il suo testamento.

Libro molto bello, suggestivo nella sua stranezza, capace di trasportare il lettore in una dimensione parallela sognante ed indefinita, in cui la mente vaga un po' sperduta un po' guidata da questo grande scrittore.
Consigliato.… (altro)