C. M. Kornbluth (1923–1958)

Anche a voler tralasciare la ‘fantascienza sociologica’, è un bel romanzo che, nelle sue non molte pagine, sviluppa una storia complessa e ricca di colpi di scena, fino ad una conclusione non inattesa ma raggiunta per strade non scontate. Il tutto seguendo le peripezie di un protagonista assai ambiguo, e pure un po’ antipatico, che si muove in un mondo dove molti non sono quello che sembrano. Ma ciò che lascia veramente impressionati è che questo libro è uscito la prima volta nel 1953, quando forse una certa visione del futuro poteva apparire pessimistica, mentre ora è qui alle porte: il predominio assoluto della pubblicità su un mondo di indottrinati consumatori, lo sfruttamento senza rimorsi del ricco sul povero, le fonti di energia che vanno assottigliandosi, la mancanza di spazio e cibo per tutti sulla Terra.… (altro)

Un'altra riscoperta, questo romanzo del grande Kornbluth coadiuvato da Judith Merril, fu pubblicato a puntate sulle pagine della mitica "Urania Rivista" nel lontano 1952 e da allora mai più ristampato. Di quella edizione abbiamo mantenuto anche le illustrazioni originali.
Quaranta anni sono trascorsi da quando i primi colonizzatori - circa tremila in tutto - atterrarono su Marte. Gli abitanti della città dì Sun Lake è una cooperativa senza mire industriali. I suoi membri sono composti di ogni categoria dì individui, dagli operai ai tecnici specializzati, e hanno tutti una idea in comune, cioè che la Terra sia finita come pianeta di abitazione.
A Sun Lake è nato un bambino da Jim e Polly Kandro. Al bambino viene applicata una speciale maschera di ossigeno, dato che i neonati e i bambini fino a quattro o cinque anni non assorbono la pillola OxEn, enzimi di ossigeno necessari alla respirazione su Marte....… (altro)

Forse più conosciuto da noi per le sue numerose e stimolanti collaborazioni con Frederik Pohl nel campo del romanzo, Cyril Kornbluth è stato comunque un grande scrittore anche a firma singola, specialmente nel settore della narrativa breve. Questa rara raccolta ce lo mostra al meglio della sua produzione, con undici storie apparse originariamente fra il 1941 e il 1958, cioè nel suo periodo di più felice attività creativa. Con alcuni introvabili classici (come La nave-squalo e La valigetta nera) e diversi gustosissimi inediti, Kornbluth ha così modo di rivelare il pieno talento della sua inventiva a volte scanzonata e a volte amara, ma sempre ricca di sorprendenti colpi di scena e di un'attenzione sempre acuta e partecipe ai lati meno comuni della vita umana.… (altro)

C. M. Kornbluth il grande collaboratore di Frederik Pohl, scrisse nel 1953 questo Takeoff che è un abilissimo intreccio di romanzo giallo spionistico e di avventura fantascientifica.
Scritto nel periodo della caccia alle streghe e della paura di un'aggressione Takeoff è un documento prezioso, di un genere di science fiction che potremmo definire romantico, perche' narra la vicenda di quell'astronave costruita da un gruppo di appassionati, anche se poi la realtà si rivelerà diversa da quella che appare all'inizio del romanzo.
In Takeoff, gli Stati Uniti, ossia "la piú pura democrazia del mondo" (per Kornbluth, Inghilterra e paesi scandinavi dovevano essere retti da regimi dittatoriali) è minacciata nei suoi santi progetti spaziali (e cioè la costituzione di una base atomica sulla Luna, per minacciare tutti gli altri paesi del mondo) dal nemico sovietico E' un romanzo denso di intrighi, ricco di colpi di scena e di rovesciamenti di fronte con lo stile inconfondibile di CMK.… (altro)