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Sto caricando le informazioni... American Pastoral: American Trilogy 1 (Pulitzer Prize Winner) (Vintage International) (originale 1997; edizione 1998)di Philip Roth (Autore)
Informazioni sull'operaPastorale americana di Philip Roth (1997)
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. Seymour Levov è alto, biondo e atletico: malgrado sia di origine ebraica, al liceo lo chiamano «lo Svedese». Iniziano i favolosi anni Cinquanta e lui sposa Miss New Jersey, avviandosi a una vita di lavoro nella fabbrica di guanti del padre. A narrare l'accanirsi del destino sullo Svedese è un suo compagno di liceo, Nathan Zuckerman. Sente la necessità di raccontare la storia della solitudine di un padre, i dettagli della sua caduta, i dettagli della «pastorale americana per eccellenza»: il giorno del Ringraziamento del '73 che diventa per i Levov un grottesco giorno del Giudizio che sconvolge l'utopia dei giusti e fa trionfare la rabbia cieca e innata dell'America. Il mito di gioventù dello scrittore Nathan Zuckerman è il fratello del suo compagno di studi Jerry, Seymour Levov, un atleta biondo, soprannominato lo svedese. La vita di Seymor sembra perfetta, ma quando, oramai in età avanzata, Levov racconta la sua storia la realtà che emerge è ben diversa. Levov ha avuto successo nello sport, ha sposato Danny, bellissima donna che ha vinto il titolo di miss New Jersey, ha rilanciato l’azienda di guanti del padre, è ricco ed ha una bellissima figlia, Marry. Ma proprio la figlia è l’origine dei problemi dello svedese, prima afflitta da una grave forma di balbuzie, la bambina, diventata adolescente rinnega il modello valoriale del padre e per contrastare la guerra al Vietnam si rende complice di due attentati con quattro morti. Lo svedese dedica anni alla ricerca della figlia, e quando la incontra la trova convertita ad una religione, il geonismo per la quale anche i bacilli sono espressione di vita, per cui è impossibile nutrirsi e curarsi, o lavarsi. In mezzo a questa storia un romanzo denso di significati che mettono in discussione l’intero sistema di valori americano, ma con la cultura e l’intelligenza di Roth. Nulla è scontato, la moderazione dello svedese, la controcultura americana, i tradimenti, le insoddisfazioni, i rancori che nella vita diventano la bussola. Il romanzo è suddiviso in tre lunghi capitoli che declinano il deterioramento della vita, con illusioni tradite, sogni infranti, una pastorale americana. Un capolavoro la cui lettura è essenziale. Questo libro non è riuscito a colpirmi, né per la vicenda - che pur aveva in sé infinite potenzialità - né per la psicologia dei personaggi che viene veramente messa a nudo solo nelle ultime cento di pagine dopo innumerevoli divagazioni depistanti disseminate nel romanzo. Avrebbe potuto essere un grande libro sull'Assenza, sull'assenza di questa figlia latitante che sarebbe rimasta un enigma per i volutamente inconsapevoli genitori, invece, ad un certo punto, Roth sceglie addirittura l'espediente di farla riapparire a suo padre che, nell'assolverla e nell'assolversi per l'ennesima volta, converte prontamente la spiegazione del plagio, che per cinque anni ha fornito a se stesso e al mondo, in pazzia. Merry è pazza, era pazza già da prima... Lo Svedese è assolutamente insopportabile, vuol passare per vittima ma alla fine vien fuori il suo vero io, la sua vera essenza: essersi votato per tutta la vita a compiacere, giustificare, comprendere, soddisfare gli altri (ed esserci riuscito), lo fa sentire senza alcuna colpa. La colpa non è mai la sua. Il suo ragionamento è molto smeplice: se lui ha sempre fatto tutto per contentare gli altri è ovvio che solo altri possano essere colpevoli. E' talmente compreso nella sua incarnazione di riuscito sogno americano che percepisce gli echi delle grandi tensioni internazionali che stanno, per la seconda volta in pochi decenni, spazzando via i valori di un'epoca, come attachi personali di non meglio identificati invidiosi al suo benessere e al suo successo. La colpa non è mai sua: anche quando è lui in persona a dire alla figlia, per distoglierla dagli andirivieni dalla pericolosa città di New York (pericolosa per la pura incolumità della sua pupa), di "portare la guera in casa". Vive e parla per stereotipi, convinto che nulla di quel dice e fa possa avere conseguene, che tutto si esaurisca alla fine di una frase, come in un fumetto. In certi punti mi è sembrato una specie ti Truman Show... E in questo libro, pur nella sua prolissità , mancano tante cose: mancano i pensieri veri, i sentimenti. Dove sono i sentimenti e i pensieri? Come si è trasformata Dawn da ex-reginetta-di-bellezza-che-vuole-a-tutti-i-costi-rinnegare-la-corona, che si evolve in allevatrice di vacche per dimostrare quanto sia una ragazza solida e semplice e non una piena di grilli per la testa, in una donna distaccata che, sfogliando le pagine di Vogue, trova in un lifting, ossia in un restauro dell'apparentemente disdegnata bellezza, il punto di volta della sua vita? Quando, tra psicofarmaci e ricoveri in clinica, si è convertita all'arte e all'architettura moderna? Lo Svedese non coglie il momento e Roth non ce lo dice. Dà voce agli altri personaggi solo attraverso i racconti e le interpretazioni di quest'uomo che filtra tutto secondo i suoi comodi. Peccato: poteva essere un libro più intenso e poteva raccontarci 20 anni e non 5. Per finire, nell'edizione che mi è capitato di leggere c'è pure una sciatteria di traduzione: si va ad un congresso o ad una riunione di industriali, al limite a una convention ma non a una convenzione!
Bewundernswert ist die Detailversessenheit und die akribische Genauigkeit, mit der Roth sein Pastiche malt. Sie macht die Besessenheit des Erzählers, mit der er die faszinierende Gestalt des Schweden umkreist, eindrucksvoll und wahrhaftig. Eine Frage aber bleibt: Wieviel amerikanische Idyllenmalerei, auch wenn sie im Dienste der Demontage eben dieser Idylle steht, erträgt der nicht-amerikanische Leser? Stellenweise geht Roth zu weit - er geht zu sehr ins Detail. Wenn er sowohl Vater als auch Sohn Levov in ihrer Begeisterung für das Handschuhgewerbe beschreibt, läßt er auch uns bis in die unbedeutendsten Einzelheiten an diesem Gewerbe, seiner Geschichte und seinen Fachbegriffen teilhaben. Und von welchem anderen Roman kann man schon lernen, was ein "Schichtel" ist? È contenuto inHa l'adattamentoHa come commento al testoHa come guida per lo studentePremi e riconoscimentiElenchi di rilievo
Fiction.
Literature.
American Pastoral is the story of a fortunate American's rise and fallâ??of a strong, confident master of social equilibrium overwhelmed by the forces of social disorder. Seymour "Swede" Levovâ??a legendary high school athlete, a devoted family man, a hard worker, the prosperous inheritor of his father's Newark glove factoryâ??comes of age in thriving, triumphant postwar America. But everything he loves is lost when the country begins to run amok in the turbulent 1960s. Not even the most private, well-intentioned citizen, it seems, gets to sidestep the sweep of history. With vigorous realism, Roth takes us back to the conflicts and violent transitions of the 1960s. This is a book about lovingâ??and hatingâ??America. It's a book about wanting to belongâ??and refusing to belongâ??to America. It sets the desire for an American pastoralâ??a respectable life of space, calm, order, optimism, and achievementâ??against the i Non sono state trovate descrizioni di biblioteche
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)813.54Literature English (North America) American fiction 20th Century 1945-1999Classificazione LCVotoMedia:
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L'interpretazione che emerge dalla lettura del romanzo di Roth e che l'autore dell'articolo evidenzia ruota invece attorno alla propria identità e a ciò che portiamo dentro di offensivo per noi e per l'altro. L'offesa che riteniamo di ricevere dall'altro cos'è? Qualcosa di totalmente imprevedibile, irrazionale, legato al marcio dell'altro? O è qualcosa che nasce in noi e che in noi trova alimento?
la-sindrome-di-levov-e-la-dissonanza-cognitiva-delloccidente