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? rebours, Against the Grain or Against Nature in English, is an 1884 novel by Joris-Karl Huysmans. Anti-hero Jean Des Esseintes despises the bourgeois society he lives in and withdraws into the aesthetic and artistic ideals that he has created. Believing the novel would be rejected by both critics and public, Huysman declared: "It will be the biggest fiasco of the year - but I don't care a damn! It will be something nobody has ever done before, and I shall have said what I want to say..." The novel did receive great publicity on its release, but even though it was heavily criticized it also became influential with a new generation of writers and aesthetes.
JuliaMaria: Wie in Wikipedia zu 'Gegen den Strich' beschrieben: "Ein französischer Roman, der den Protagonisten in Oscar Wildes Roman Das Bildnis des Dorian Gray zu dekadenten Ausschweifungen inspiriert, wird häufig als Anspielung auf À rebours gedeutet. Wilde war - wie auch Stéphane Mallarmé - ein Bewunderer des Romans."… (altro)
JuliaMaria: In "Unterwerfung" geht es um einen Professor der Literaturwissenschaften mit Schwerpunkt "Huysman". Entsprechend wird auch viel über Huysman gesprochen.
"Controcorrente", tipica espressione dello spirito decadente, avvia la transizione alla complessità e alle inquietudini del gusto letterario moderno. Il protagonista, rifiutando l'insostenibile mediocrità del mondo contemporaneo, si ritira in una sorta di squisita clausura, popolata di sogni, di profumi esotici e di artificiose bellezze, alla quale deve poi rinunciare a...causa di profondi turbamenti psichici. "Ma perché questo nevrotico - scriveva Maupassant recensendo il libro - mi appare come un uomo che, se esistesse, sarebbe il solo uomo intelligente, saggio, veramente idealista e poeta dell'universo?" Controcorrente è da considerarsi il romanzo decadente per eccellenza, ispiratore di Wilde (è il libro che Lord Henry regala a Dorian) e di d’Annunzio (Il Piacere è uno dei primi figli di Controcorrente), ed a sua volta ispirato – come potevamo dubitarne – ad un personaggio reale quanto la filosofia ch’esso si premura di descrivere: il Conte di Montesquiou-Fezensac; è bene ricordare che costui fu anche il principale modello per il Barone di Charlus nella Ricerca del tempo perduto di Marcel Proust. Il libro divenne la bibbia di tutti i decadenti dell’Ottocento e del Novecento: adorato da Whistler e Ravel, ricordato spesso da Cocteau, citato a non finire da Wilde e la sua cerchia. Il suo protagonista, o meglio l’unico personaggio del romanzo, è il dandy Des Esseintes, aristocratico per vocazione oltre che per diritto, ammiratore del macabro e marinaresco Gordon Pym di Poe come della preziosa pittura di Moreau. Per tutto il romanzo Des Esseintes si destreggia tra fantasmagorici ricordi del suo passato parigino, e constatazioni sul suo presente: si è ritirato in una principesca tenuta di campagna al riparo dalla volgarità cittadina e dal tedio degli impegni modani, tenuta dove addirittura i servi sono istruiti di modo ché il loro padrone non debba sentirli e nemmeno accorgersi, per quanto possibile, della loro presenza fisica. Memorabili del romanzo rimangono i precetti di dandismo variamente suggeriti da Huysmans (che invero aveva in odio il personaggio), ove una redingote di velluto bianco od un mazzo di fiori al posto della cravatta suggeriscono un’eccentricità velata di candore mistico e decadente fragilità. La villa viene inaugurata con un banchetto funebre, laddove l’estremo saluto sarà da porgere alla “virilità” di Des Esseintes, come recita il cartoncino d’invito; trascorsa una vita nella crapula, tra bordelli e droghe esotiche, il protagonista infatti decide in un certo qual senso di mondarsi da tutto ciò, senza pentimento alcuno – si badi bene. Una preziosa tartaruga tiene compagnia al nostro, col guscio cosparso di minerali preziosi che porteranno l’animale ad una lenta ed agonizzante morte; un nuovo sacrificio alla dea della bellezza. La religione è vista solo come dispensatrice di pompa e lusso, ed i libri della immensa biblioteca del protagonista divengono fin più importanti per la loro rilegatura che per il loro effettivo contenuto. Tutta la casa è addobbata considerando gli inusuali orarî del padrone, il quale dorme di giorno e vive la notte: i colori delle parenti pertanto hanno da essere considerati non alla luce del giorno, ma alla luce dei candelabri. Perennemente contro la volgarità e la banalità della Natura, Des Esseintes coltiva fiori inodori ed incolori, e finisce per soccombere a questo suo desiderio di totale artificio che finirà per portarlo, suo malgrado, a sistemi di vita più “ragionevoli”.
Dati dalle informazioni generali inglesi.Modifica per tradurlo nella tua lingua.
Over two months elapsed before Des Esseintes could immerse himself in the peaceful silence of his house at Fontenay, for purchases of all sorts still kept him perambulating the streets and ransacking the shops from one end of Paris to the other.
If, in a cosy fantasy of cultural influence, one were to present one's young niece or nephew with their first nineteenth-century novel, only the most wicked amongst us would choose Joris-Karl Huysmans's Against Nature (in the original French, A rebours). (Introduction)
Judging by the few portraits that have been preserved in the Chateau de Lourps, the line of the Floressas des Esseintes consisted, in bygone days, of muscular warriors and grim-looking mercenaries. (Prologue)
Citazioni
Ultime parole
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Lord, take pity on the Christian who doubts, on the unbeliever who longs to believe, on the gallery-slave of life who is setting sail alone, at night, under a sky no longer lit, now, by the consoling beacons of the ancient hope.
If the apparent intellectual immodesty of Huysmans's 'difficult' here is approached in this spirit, then there should be little to fear and much to enjoy in this narrative journey tracked backwards and inwards via the signposts of a culturally saturated imagination, through forms of a self experienced as at once inescapable and unavoidable - indeed like this novel. (Introduction)
He set masons to work on the house he had acquired, and suddenly, one day, without telling anyone of his plans, sold off his old furniture, dismissed his servants, and disappeared, leaving no address with the concierge. (Prologue)
? rebours, Against the Grain or Against Nature in English, is an 1884 novel by Joris-Karl Huysmans. Anti-hero Jean Des Esseintes despises the bourgeois society he lives in and withdraws into the aesthetic and artistic ideals that he has created. Believing the novel would be rejected by both critics and public, Huysman declared: "It will be the biggest fiasco of the year - but I don't care a damn! It will be something nobody has ever done before, and I shall have said what I want to say..." The novel did receive great publicity on its release, but even though it was heavily criticized it also became influential with a new generation of writers and aesthetes.
Controcorrente è da considerarsi il romanzo decadente per eccellenza, ispiratore di Wilde (è il libro che Lord Henry regala a Dorian) e di d’Annunzio (Il Piacere è uno dei primi figli di Controcorrente), ed a sua volta ispirato – come potevamo dubitarne – ad un personaggio reale quanto la filosofia ch’esso si premura di descrivere: il Conte di Montesquiou-Fezensac; è bene ricordare che costui fu anche il principale modello per il Barone di Charlus nella Ricerca del tempo perduto di Marcel Proust.
Il libro divenne la bibbia di tutti i decadenti dell’Ottocento e del Novecento: adorato da Whistler e Ravel, ricordato spesso da Cocteau, citato a non finire da Wilde e la sua cerchia.
Il suo protagonista, o meglio l’unico personaggio del romanzo, è il dandy Des Esseintes, aristocratico per vocazione oltre che per diritto, ammiratore del macabro e marinaresco Gordon Pym di Poe come della preziosa pittura di Moreau.
Per tutto il romanzo Des Esseintes si destreggia tra fantasmagorici ricordi del suo passato parigino, e constatazioni sul suo presente: si è ritirato in una principesca tenuta di campagna al riparo dalla volgarità cittadina e dal tedio degli impegni modani, tenuta dove addirittura i servi sono istruiti di modo ché il loro padrone non debba sentirli e nemmeno accorgersi, per quanto possibile, della loro presenza fisica.
Memorabili del romanzo rimangono i precetti di dandismo variamente suggeriti da Huysmans (che invero aveva in odio il personaggio), ove una redingote di velluto bianco od un mazzo di fiori al posto della cravatta suggeriscono un’eccentricità velata di candore mistico e decadente fragilità.
La villa viene inaugurata con un banchetto funebre, laddove l’estremo saluto sarà da porgere alla “virilità” di Des Esseintes, come recita il cartoncino d’invito; trascorsa una vita nella crapula, tra bordelli e droghe esotiche, il protagonista infatti decide in un certo qual senso di mondarsi da tutto ciò, senza pentimento alcuno – si badi bene.
Una preziosa tartaruga tiene compagnia al nostro, col guscio cosparso di minerali preziosi che porteranno l’animale ad una lenta ed agonizzante morte; un nuovo sacrificio alla dea della bellezza. La religione è vista solo come dispensatrice di pompa e lusso, ed i libri della immensa biblioteca del protagonista divengono fin più importanti per la loro rilegatura che per il loro effettivo contenuto. Tutta la casa è addobbata considerando gli inusuali orarî del padrone, il quale dorme di giorno e vive la notte: i colori delle parenti pertanto hanno da essere considerati non alla luce del giorno, ma alla luce dei candelabri. Perennemente contro la volgarità e la banalità della Natura, Des Esseintes coltiva fiori inodori ed incolori, e finisce per soccombere a questo suo desiderio di totale artificio che finirà per portarlo, suo malgrado, a sistemi di vita più “ragionevoli”.