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Joris-Karl Huysmans (1848–1907)

Autore di Controcorrente

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Sull'Autore

Serie

Opere di Joris-Karl Huysmans

Controcorrente (1884) — Autore — 3,561 copie
Laggiù (1891) 1,365 copie
Alla deriva (1882) 214 copie
The Cathedral (1898) 184 copie
Per strada (1895) 177 copie
Becalmed (1887) 145 copie
Parisian Sketches (1880) 87 copie
Saint Lydwine of Schiedam (1979) 56 copie
Grünewald (1958) 44 copie
Living Together (1881) 43 copie
A Dilemma (1998) 41 copie
The Vatard Sisters (1879) 40 copie
The Crowds of Lourdes (1906) 33 copie
Romans et nouvelles (2019) 21 copie
Knapsacks (2008) 21 copie
Sac au dos ; À vau l'eau (2007) 14 copie
Gilles de Rais (2007) 11 copie
Grünewald (1951) 11 copie
Voorkeuren (2001) 11 copie
En ménage - À vau-l'eau (1975) 10 copie
In Holland (2001) 8 copie
De Bièvre (1983) 8 copie
A Dish of Spices (1874) 6 copie
Naruby (1991) 5 copie
Paris (1994) 5 copie
Romans : Tome 1 (1656) 5 copie
L'art moderne. Certains (1992) 4 copie
Racconti 3 copie
Gli habitués del caffè (1902) 3 copie
La Cathédrale. Tome II (2015) 2 copie
Oeuvres complètes (2020) 2 copie
În răspăr 2 copie
Magie im Poitou. (1996) 2 copie
Liturghia neagră (2003) 2 copie
À propos (2005) 2 copie
Tersine 2 copie
Trois primitifs (2016) 2 copie
Don Bosco 2 copie
La Bièvre (2023) 1 copia
Chartres 1 copia
Soltanto qualcuno (2018) 1 copia
La Cathédrale : Tome I (2016) 1 copia

Opere correlate

A Documentary History of Art, Volume 3 (1966) — Collaboratore — 152 copie
The Dedalus Book of French Horror: The 19th Century (1998) — Collaboratore — 82 copie
Wolf's Complete Book of Terror (1979) — Collaboratore — 76 copie
Le serate di Medan (1880) — Autore — 55 copie
The Second Dedalus Book of Decadence the Black Feast (1992) — Collaboratore — 50 copie
The Garden of Hermetic Dreams (2004) — Collaboratore — 34 copie
The Graphic Work of Felicien Rops (1968) — Collaboratore — 29 copie
The Body and the Dream - French Erotic Fiction 1464-1900 (1983) — Collaboratore — 21 copie
The Magicians: Occult Stories (1972) — Collaboratore — 18 copie
Decadence and Symbolism: A Showcase Anthology (2018) — Collaboratore — 8 copie
Stories of Scarlet Women (1962) — Collaboratore — 5 copie
Le Satanisme et la Magie (1895) — Introduzione — 3 copie

Etichette

Informazioni generali

Nome canonico
Huysmans, Joris-Karl
Nome legale
Huysmans, Charles-Marie-Georges (born)
Data di nascita
1848-02-05
Data di morte
1907-05-12
Luogo di sepoltura
Cimetière de Montparnasse, Parijs, Frankrijk
Sesso
male
Nazionalità
Frankrijk
Nazione (per mappa)
France
Luogo di nascita
Paris, Seine, France
Luogo di morte
Paris, France
Causa della morte
cancer
Luogo di residenza
Paris, Seine, France
11,rue Suger (actuel 9) 6ème arrondissement de Paris (actuel 9)
Attività lavorative
romancier
soldat
Critique d'art
Relazioni
Emile Zola (ami)
Organizzazioni
French Ministry of the Interior
Premi e riconoscimenti
Chevalier de la Légion d'Honneur (1892)
Officier de la Légion d'Honneur (1905)
Breve biografia
Born Charles-Marie-Georges Huysmans to Godfried Huysmans and Malvina Badin.

Utenti

Recensioni

Romanzo del XIX secolo in lingua originale
 
Segnalato
bibliotecaristofane | 28 altre recensioni | Jul 28, 2015 |
"Controcorrente", tipica espressione dello spirito decadente, avvia la transizione alla complessità e alle inquietudini del gusto letterario moderno. Il protagonista, rifiutando l'insostenibile mediocrità del mondo contemporaneo, si ritira in una sorta di squisita clausura, popolata di sogni, di profumi esotici e di artificiose bellezze, alla quale deve poi rinunciare a...causa di profondi turbamenti psichici. "Ma perché questo nevrotico - scriveva Maupassant recensendo il libro - mi appare come un uomo che, se esistesse, sarebbe il solo uomo intelligente, saggio, veramente idealista e poeta dell'universo?"
Controcorrente è da considerarsi il romanzo decadente per eccellenza, ispiratore di Wilde (è il libro che Lord Henry regala a Dorian) e di d’Annunzio (Il Piacere è uno dei primi figli di Controcorrente), ed a sua volta ispirato – come potevamo dubitarne – ad un personaggio reale quanto la filosofia ch’esso si premura di descrivere: il Conte di Montesquiou-Fezensac; è bene ricordare che costui fu anche il principale modello per il Barone di Charlus nella Ricerca del tempo perduto di Marcel Proust.
Il libro divenne la bibbia di tutti i decadenti dell’Ottocento e del Novecento: adorato da Whistler e Ravel, ricordato spesso da Cocteau, citato a non finire da Wilde e la sua cerchia.
Il suo protagonista, o meglio l’unico personaggio del romanzo, è il dandy Des Esseintes, aristocratico per vocazione oltre che per diritto, ammiratore del macabro e marinaresco Gordon Pym di Poe come della preziosa pittura di Moreau.
Per tutto il romanzo Des Esseintes si destreggia tra fantasmagorici ricordi del suo passato parigino, e constatazioni sul suo presente: si è ritirato in una principesca tenuta di campagna al riparo dalla volgarità cittadina e dal tedio degli impegni modani, tenuta dove addirittura i servi sono istruiti di modo ché il loro padrone non debba sentirli e nemmeno accorgersi, per quanto possibile, della loro presenza fisica.
Memorabili del romanzo rimangono i precetti di dandismo variamente suggeriti da Huysmans (che invero aveva in odio il personaggio), ove una redingote di velluto bianco od un mazzo di fiori al posto della cravatta suggeriscono un’eccentricità velata di candore mistico e decadente fragilità.
La villa viene inaugurata con un banchetto funebre, laddove l’estremo saluto sarà da porgere alla “virilità” di Des Esseintes, come recita il cartoncino d’invito; trascorsa una vita nella crapula, tra bordelli e droghe esotiche, il protagonista infatti decide in un certo qual senso di mondarsi da tutto ciò, senza pentimento alcuno – si badi bene.
Una preziosa tartaruga tiene compagnia al nostro, col guscio cosparso di minerali preziosi che porteranno l’animale ad una lenta ed agonizzante morte; un nuovo sacrificio alla dea della bellezza. La religione è vista solo come dispensatrice di pompa e lusso, ed i libri della immensa biblioteca del protagonista divengono fin più importanti per la loro rilegatura che per il loro effettivo contenuto. Tutta la casa è addobbata considerando gli inusuali orarî del padrone, il quale dorme di giorno e vive la notte: i colori delle parenti pertanto hanno da essere considerati non alla luce del giorno, ma alla luce dei candelabri. Perennemente contro la volgarità e la banalità della Natura, Des Esseintes coltiva fiori inodori ed incolori, e finisce per soccombere a questo suo desiderio di totale artificio che finirà per portarlo, suo malgrado, a sistemi di vita più “ragionevoli”.
… (altro)
 
Segnalato
Cerberoz | 73 altre recensioni | Mar 15, 2012 |
Vale la pena leggerlo come testimonianza di una sensibiltà che è ormai perduta
 
Segnalato
francescocaligiuri | 73 altre recensioni | Jun 23, 2008 |

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