Questo sito utilizza i cookies per fornire i nostri servizi, per migliorare le prestazioni, per analisi, e (per gli utenti che accedono senza fare login) per la pubblicità. Usando LibraryThing confermi di aver letto e capito le nostre condizioni di servizio e la politica sulla privacy. Il tuo uso del sito e dei servizi è soggetto a tali politiche e condizioni.
Risultati da Google Ricerca Libri
Fai clic su di un'immagine per andare a Google Ricerca Libri.
When Vladimir Nabokov's translation of Pushkin's masterpiece Eugene Onegin was first published in 1964, it ignited a storm of controversy that famously resulted in the demise of Nabokov's friendship with critic Edmund Wilson. While Wilson derided it as a disappointment in the New York Review of Books, other critics hailed the translation and accompanying commentary as Nabokov's highest achievement. Nabokov himself strove to render a literal translation that captured "the exact contextual meaning of the original," arguing that, "only this is true translation." Nabokov's Eugene Onegin remains the most famous and frequently cited English-language version of the most celebrated poem in Russian literature, a translation that reflects a lifelong admiration of Pushkin on the part of one of the twentieth century's most brilliant writers. Now with a new foreword by Nabokov biographer Brian Boyd, this edition brings a classic work of enduring literary interest to a new generation of readers.… (altro)
Uno dei pilastri della letteratura Russa, che tutti conoscono almeno di nome ma che pochi (almeno in Italia) hanno davvero letto. Io finalmente sono riuscita a colmare la lacuna, ma doverosa premessa: ne ho letta una versione in prosa, in cui il traduttore ha preferito concentrarsi sul significato piuttosto che sul ritmo; ne consegue che non posso giudicare lo stile ma solo il contenuto, anche se il lirismo che pervade l'opera riesce a trasparire anche così. Iniziamo col dire che è molto più brillante di quanto mi aspettassi (ma in effetti anche "La figlia del capitano" mi aveva meravigliato in tal senso), con una trama intensa se non a livello di avvenimenti di sicuro in quanto a passioni ed emozioni. I personaggi sono pochi e splendidamente delineati, ciascuno a rappresentare sia se stesso che un tipo sociale: abbiamo il protagonista dandy, il suo amico poeta romantico e soprattutto Tatiana, figura femminile di rara profondità; da ragazzina ipersensibile sboccia in sofisticata donna di mondo senza che questo scalfisca la sua interiorità più profonda. Il libro è un'eterna lotta tra cinismo e sensibilità, tra spontaneità e convenzioni sociali: Eugenio e Tatiana sono agli estremi di questo dualismo che alla fine non vedrà né vincitori né vinti. Interessanti anche i richiami alla società russa del tempo, ma purtroppo per me lettrice moderna sono andati in gran parte perduti; la ricchezza descrittiva invece, per quanto esempio del genio di Puskin, ha appesantito la lettura. A conti fatti un'opera monumentale ma non facile, che richiede uno sforzo di attenzione e di riflessione per essere apprezzata fino in fondo. D'altronde è a questo che servono i grandi libri, ad aprirci la mente. ( )
Pétri de vanité il avait encore plus de cette espèce d'orgueil qui fait avouer avec la même indifférence les bonnes comme les mauvaises actions, suite d'un sentiment de supériorité peut-être imaginaire. Tiré d'une lettre particullère
Dedica
Non penso di divertire il mondo superbo, e desidero piuttosto l'attenzione degli amici. Avrei voluto presentarti un pegno più degno di te, più degno dell'anima bella presa da un sacro sogno, dalla viva e luminosa poesia, da elevati pensieri, dalla semplicità; ma pur così, accogli con la mano appassionata questa raccolta di capitoli multicolori, un po' scherzosi, un po' tristi, scritti secondo i modi del popolo semplice, ideali; frutto trasandato dei miei piaceri, delle mie insonnie, del facile estro, degli anni immaturi e di quelli appassiti, delle fredde osservazioni della ragione e delle note dolorose del cuore.
Incipit
Mio zio, uomo dei più onesti principii, quando non per celia si ammalò, seppe farsi rispettare, e non poteva avere una migliore idea.
Citazioni
Ultime parole
Beato colui che non ne ha letto fino in fondo il romanzo, ed ha saputo in un momento staccarsene, come io lascio ora il mio Onegin!
When Vladimir Nabokov's translation of Pushkin's masterpiece Eugene Onegin was first published in 1964, it ignited a storm of controversy that famously resulted in the demise of Nabokov's friendship with critic Edmund Wilson. While Wilson derided it as a disappointment in the New York Review of Books, other critics hailed the translation and accompanying commentary as Nabokov's highest achievement. Nabokov himself strove to render a literal translation that captured "the exact contextual meaning of the original," arguing that, "only this is true translation." Nabokov's Eugene Onegin remains the most famous and frequently cited English-language version of the most celebrated poem in Russian literature, a translation that reflects a lifelong admiration of Pushkin on the part of one of the twentieth century's most brilliant writers. Now with a new foreword by Nabokov biographer Brian Boyd, this edition brings a classic work of enduring literary interest to a new generation of readers.
▾Descrizioni da biblioteche
Non sono state trovate descrizioni di biblioteche
▾Descrizione degli utenti di LibraryThing
Descrizione del libro
L'"Evgenij Onegin" di Aleksandr Puskin è uno dei sommi libri dell'umanità, e punto d'avvio della grande letteratura russa dell'800. Scritto tra il 1823 e il 1830, narra la storia d'amore mancata tra il giovane romantico disilluso Eugenio e la giovanissima Tatiana, figura incantevole e commovente, immersa ancora nei sogni della sua età. È un romanzo in versi; e l'essere in versi e rima ha sempre creato problemi di traduzione, e di conseguenza una diffusione limitata in lingua italiana, nonostante l'importanza e la notorietà.
Riassunto haiku
Biblioteca di un personaggio famoso: Alexander Pushkin
Alexander Pushkin ha una Legacy Library. Legacy libraries sono le biblioteche personali di famosi lettori, aggiunte dai membri di LibraryThing che appartengono al gruppo Legacy Libraries.
Io finalmente sono riuscita a colmare la lacuna, ma doverosa premessa: ne ho letta una versione in prosa, in cui il traduttore ha preferito concentrarsi sul significato piuttosto che sul ritmo; ne consegue che non posso giudicare lo stile ma solo il contenuto, anche se il lirismo che pervade l'opera riesce a trasparire anche così.
Iniziamo col dire che è molto più brillante di quanto mi aspettassi (ma in effetti anche "La figlia del capitano" mi aveva meravigliato in tal senso), con una trama intensa se non a livello di avvenimenti di sicuro in quanto a passioni ed emozioni. I personaggi sono pochi e splendidamente delineati, ciascuno a rappresentare sia se stesso che un tipo sociale: abbiamo il protagonista dandy, il suo amico poeta romantico e soprattutto Tatiana, figura femminile di rara profondità; da ragazzina ipersensibile sboccia in sofisticata donna di mondo senza che questo scalfisca la sua interiorità più profonda.
Il libro è un'eterna lotta tra cinismo e sensibilità, tra spontaneità e convenzioni sociali: Eugenio e Tatiana sono agli estremi di questo dualismo che alla fine non vedrà né vincitori né vinti.
Interessanti anche i richiami alla società russa del tempo, ma purtroppo per me lettrice moderna sono andati in gran parte perduti; la ricchezza descrittiva invece, per quanto esempio del genio di Puskin, ha appesantito la lettura.
A conti fatti un'opera monumentale ma non facile, che richiede uno sforzo di attenzione e di riflessione per essere apprezzata fino in fondo. D'altronde è a questo che servono i grandi libri, ad aprirci la mente. ( )