Ho letto questo libro da piccola e mi è piaciuto, pur senza grandi entusiasmi. Ho voluto riprenderlo in mano perchè ho sentito da più parti che Roald Dahl è un autore dai tanti livelli di lettura, che si apprezza anche più e meglio da adulti.
Ecco, nel mio caso non è stato così.
Naturalmente i lati positivi sono tanti, a cominciare dall'ambientazione sempre in bilico tra realtà e fantasia: da un orfanotrofio alla terra dei giganti, passando per l'evanescente terra dei sogni e finendo addirittura a Buckingham Palace. Il tono scanzonato del romanzo è un'altro aspetto che ho molto apprezzato, mi piace che pur essendo un libro per bambini si tocchino temi scabrosi e perfino cruenti, ma con un umorismo dissacrante che li sdrammatizza e li priva di ogni connotazione disturbante. Inutile negare poi che il modo di esprimersi del GGG sia una trovata irresistibile, che aggiunge brio ad ogni dialogo.
Quindi ottimo contorno, sono le portate principali che lasciano a desiderare: storia e caratterizzazione sono chiaramente pensate per un pubblico molto giovane, vista la trama semplice e la linearità dei personaggi. Per questo non ho mai provato interesse per la vicenda o la benchè minima empatia per qualcuno dei protagonisti, anzi ho avuto la continua sensazione di leggere qualcosa che non era destinata a me e che non potevo apprezzare.
Tirando le somme, un ottimo libro per bambini (benchè non fra i miei preferiti d'infanzia) del quale sarebbe stato meglio evitare la rilettura e conservare intatto il buon ricordo. ( )