Paul J. McAuley

terzo e conclusivo cap. della saga di Confluence, straordinaria epopea in questo futuro remoto fantastico ed affascinante. Tra un susseguirsi di avventure, rivelazioni, intrighi, reminiscenze di antiche civiltà, trascendenze, nanotecnologie, ingegnerie incredibili si dipana la storia di Yama che cerca di capire cosa il destino gli ha messo di fronte, insieme a molti compagni di viaggio ed avventure.
Lo scenario proposto da McAuley è intricato ed anche un po’ confuso ma spettacolare e grandioso, la narrazione è fin troppo ricca ma sempre scorrevole e ben strutturata purtroppo però a mio parere un po’ appesantita da “una eccessiva narrazione” insomma si poteva tranquillamente tagliare un bel po’ di pag. per es. di avventure marginali o nella descrizione di personaggi “terziari” o nella descrizione dei rapporti interpersonali dei personaggi principali, …
Le spiegazioni/vicende verso la conclusione sono tanto complesse quanto fantastiche, tanto intricate quanto affascinanti, confesso che mi sono un po’ perso in alcuni passaggi… cmq rimane una saga da leggere assolutamente, magari prendendo qlche appunto e/o rileggendo qlche passaggio. 😳… (altro)

Straordinaria prova di world-building per un romanzo d'avventura e di racconto delle vicende del giovane protagonista, in un lungo "viaggio" che lo mostra dalla gioventù nel suo paesello sperduto ad un rapido evolversi di vicende che lo porteranno in una moltitudine di avventure verso la ricerca delle sue strane origini.
In un mondo creato dai *conservatori*, dalle mille razze intelligenti ma diverse, antropomorfe, Yama scopre di essere unico ma nessuno sa niente della sua originalità fino a che un misterioso e severo prefetto sembra aver scoperto qlcsa e lo convince a seguirlo nella capitale. Ma c'è qlcsa che è sospetto e Yama decide di cercare da solo questi indizi, in susseguirsi di avventure.

Se il quid non è certo originale, fantastica è la maestria e la capacità dell'autore di descrivere questo mondo, in ogni dettaglio, gli scenari, i colori, gli odori, le impressioni, le emozioni dei personaggi, le luci, ecc... Un'esperienza rara, un grande scrittore.… (altro)

Grande prova di creazione fantastica applicata al vecchio (ma ancora non defunto) tema di Marte. Un'incredibile ed originale storia ricca di vicende e suggestioni, coadiuvata da uno stile ricco, evocativo ed elegante dell'autore che riesce facilmente a creare atmosfere, immagini, emozioni.
La storia in se è al contempo il classico tema della ricerca, della scoperta del se e del proprio ruolo (in un contesto molto incasinato, direi) mischiato una sorta di strano miscuglio d'ispirazioni della storia cinese e della colonizzazione cino-americana (a ruoli invertiti) e cino-tibetana. Su tutto ciò McAuley c'inserisce temi quali le nanotecnologie e realtà virtuale, dilemmi etici e tesi politiche, ecologia, terra-formazione ed molto altro.
Un romanzo decisamente da leggere, consigliato, unico difetto a mio parere è che a tratti è difficile seguire i complessi retroscena della narrazione.… (altro)