Ian Fleming (1) (1908–1964)

Cominciamo subito col mettere le cose in chiaro: questo è un libro scritto male. La prosa è piatta e banalizza qualunque tipo di situazione, che siano inseguimenti mozzafiato o momenti di passione. A livello di trama poi era facile prevedere dove si andasse a parare già dalla quarta di copertina; e non dimentichiamo i protagonisti, dallo spessore della carta velina.
Detto questo, è facile capire perchè un personaggio come quello di James Bond possa colpire la fantasia di molti: affascinante e atletico, guida belle macchine e frequenta belle donne. Rappresenta un certo stereotipo di "macho" che ancora oggi purtroppo attira le donne e fa invidia agli uomini. Io personalmente l'ho trovato odioso dal primo momento, simbolo di una concezione del mondo antiquata e sessista. Potrei passarci sopra e considerarlo semplicemente figlio dei suoi tempi, se il romanzo avesse altri meriti: ma dato che come ho detto prima non è questo il caso, alla fine della lettura mi sono rimaste solo delusione e fastidio.… (altro)