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Het diner di Herman Koch
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Het diner (2009)

di Herman Koch

UtentiRecensioniPopolaritàMedia votiCitazioni
5,0473852,166 (3.4)344
Two couples meet for dinner at a fashionable restaurant in Amsterdam. Behind their polite conversation, terrible things need to be said, and with every forced smile and every new course, the knives are being sharpened. Each couple has a fifteen-year-old son. The two boys are united by their accountability for a single horrific act; an act that has triggered a police investigation and shattered the comfortable, insulated worlds of their families. As the dinner reaches its culinary climax, the conversation finally touches on their children. As civility and friendship disintegrate, each couple show just how far they are prepared to go to protect those they love.… (altro)
Utente:roel
Titolo:Het diner
Autori:Herman Koch
Info:Amsterdam : Anthos; 300 p, 22 cm; http://opc4.kb.nl/DB=1/PPN?PPN=315912987
Collezioni:La tua biblioteca
Voto:****
Etichette:Nessuno

Informazioni sull'opera

La cena di Herman Koch (2009)

  1. 40
    The Slap di Christos Tsiolkas (Nickelini)
    Nickelini: Both books center on a moral dilemma, both books feature unlikable characters behaving badly.
  2. 41
    Dobbiamo parlare di Kevin di Lionel Shriver (INTPLibrarian)
    INTPLibrarian: Disturbed child and parents dealing with it. Both with twists / unexpected parts.
  3. 20
    La donna dello scandalo di Zoë Heller (jayne_charles)
  4. 21
    Il fondamentalista riluttante di Mohsin Hamid (baystateRA)
    baystateRA: A first-person narration over a single long conversation with loads of backstory skillfully woven in.
  5. 10
    Gola di John Lanchester (sturlington)
    sturlington: Similar dark subject matter and unreliable narrator.
  6. 00
    Bonita Avenue di Peter Buwalda (hste2011)
  7. 00
    Defending Jacob di William Landay (CarterPJ)
  8. 00
    Munich Airport: A Novel di Greg Baxter (RidgewayGirl)
    RidgewayGirl: Shares a sense of rising unease and the same style of narration, from close within the narrator's head.
  9. 00
    Mia sorella è una serial killer di Oyinkan Braithwaite (baystateRA)
    baystateRA: Both are unsettling with characters who lack a normal sense of morality.
  10. 12
    Il cerchio di Dave Eggers (akblanchard)
    akblanchard: Both of these are novels of ideas.
  11. 02
    Il seggio vacante di J. K. Rowling (julienne_preacher)
    julienne_preacher: Good books, unlikeable characters.
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Mostra 5 di 5
Questo libro è un pugno nello stomaco, non ci sono altri giri di parole per definirlo.
Parte piano, inizialmente sembra il solito romanzo di costume dove un narratore brillante e un po' cinico ci guida nella sua vita fatta di piccole ipocrisie e fastidi quotidiani; mentre la cena del titolo prosegue, questa normalità di facciata si sgretola e tramite flashback sempre più disturbanti scopriamo una realtà fatta di decadimento morale e di violenza mai completamente sopita. Arrivati al dessert i nodi verrano al pettine ed assisteremo ad un ribaltamento di ruoli, come se le vere personalità degli altri personaggi finalmente emergessero dalla nebbia creata dalle percezioni distorte del protagonista: gli antagonisti saranno in realtà gli unici a farsi degli scrupoli di coscienza, i presunti "buoni" si spingeranno oltre ogni limite di decenza e umanità pur di mantenere lo status quo. Il finale poi è agghiacciante: chi si aspettava (come me) di vedere almeno un po' di giustiza rimarrà amaramente deluso.
D'altronde il libro non vuole avere un intento consolatorio, l'obiettivo è metterci di fronte a interrogativi scomodi: è l'occasione a trasformarci in mostri, oppure alcuni di noi hanno già un mostro dentro che aspetta solo di venire fuori? Fin dove ci spingeremmo per non perdere le nostre certezze?
Peccato solo per la scelta di affibbiare al protagonista e al figlio una non precisata malattia genetica che li rende inclini alla violenza: in questo modo si deresponsabilizza il loro comportamento andando a vanificare il senso dell'opera. Tralasciando questo passo falso lo trovo un romanzo originalissimo sia come contenuti che come stile; infatti grazie all'uso del narratore inaffidabile e dei salti temporali la scrittura è sempre dinamica, senza punti morti.
Amarissimo, fin troppo per i miei gusti, ma di sicuro non lascia indifferenti. ( )
  Lilirose_ | Apr 25, 2021 |
Due fratelli, Serge e Paul L. che vanno con le rispettive moglie a cena in un ristorante di lusso e parlando di tante argomenti, piano piano escono questioni molto
più interessanti e personali,problemi che riguardano i loro rispettivi figli e a cui dovrebbero cercare di dare una soluzioni..
Tutta la vicenda ci viene raccontata da Paul, marito innamorato di sua moglie che all'inizio sembra una persona riservata, insofferente verso locali di lusso e uscite pubbliche e per lui superficiali e frivole..quasi simpatico...
Proseguendo con la lettura, si saranno tanti flashback,dove lentamente ma con maestria
ci viene raccontato un passato torbido e non limpido dei personaggi..
Si scopre che Paul è una padre geloso verso il rapporto stretto tra la moglie e il figlio, che
Paul è una persona instabile, con problemi psichiatrici e anche violento...
Ci viene poi raccontato un evento violento che coinvolge i figli di queste due coppie e ci si
aspetterebbe che queste due famiglie concordano nel dare una giusta punizione a questi due ragazzi, invece faranno di tutto per sminuire il fatto violento e salvare principalmente ed egoisticamente la propria faccia e indirettamente anche quella dei figli
Si cercano scuse, giustificazioni, il tutto in modo cinico, arrivano addirittura a incolpare
la vittima della violenza, di trovarsi in quel momento in quel determinato posto, il tutto per uscirne puliti e impuniti..
Ne esce una famiglia povera di sentimenti, perbenistica, che farebbe di tutto per salvare le apparenze e che all'interno di essa nasconde un sottobosco di violenze che a mio giudizio fanno riflettere, inorridire e paura...
Un libro che spiazza il lettore e apre a tante possibili discussioni..
Personalmente non mi è piaciuto molto, soprattutto per il poco riguardo e rispetto verso gli altri e chi ci sta intorno.... ( )
  Sally68 | May 9, 2018 |
Bello. Drammatico. Dissacrante. Apre gli occhi su cosa siamo realmente. ( )
  Claudy73 | Aug 8, 2016 |
Fino a qual punto possono spingersi dei genitori per salvare il loro figlio adolescente che ha commesso qualcosa di imperdonabile? Due fratelli con le loro mogli si incontrano a cena per discuterne, perché i loro figli hanno provocato la morte di una barbona.
L'autore, con mano delicata, con una narrativa attraente e per nulla angosciante, ci trascina a conoscere nel profondo l'indole e il carattere di ciascuno dei protagonisti, a comprendere l'ambiente in cui vivono, e infine ad accorgerci di quanto è sottile la pellicola di civiltà che nasconde in noi i primitivi e animaleschi istinti aggressivi, razziali e tribali repressi a fatica dalle leggi e dalle convenzioni sociali.
Un ottimo libro che trattiene l'interesse del lettore fino alla conclusione della vicenda, e che al lettore lascia molto, moltissimo su cui riflettere. ( )
  saintwo2005 | Dec 21, 2012 |
Pensieri scomodi più delle azioni. I protagonisti sono senza morale. Fino alla fine speri si dimostrino diversi e invece rimangono fedeli alla loro natura. Si perché pare che il DNA qui non dia scampo. Tale padre, tale figlio.
La storia è molto attuale...la famiglia copre le malefatte dei figli...ma fino a che punto? Davvero è disposta a tutto?
Dalla cronaca attuale parrebbe di si ed è amaro, molto amaro. L'assenza di valori qui parte dalle radici.
I momenti in cui vengono descritte le portate sono un tantino noiosi, ma la pesantezza della cena si sposa bene con il peso che i 4 commensali portano sulla coscienza.
Mi rimane il dubbio, e questo è un buon elemento per il genere in cui si colloca il romanzo. Che fine fa realmente Beau? Voglio essere ottimista, magari ha veramente fatto la scelta migliore...lasciare la famiglia adottiva e cercare quella biologica...ma chissà... ( )
  masole | May 31, 2011 |
Mostra 5 di 5
If you want to enjoy Herman Koch’s new novel, don’t read a single thing about it. To do so seriously reduces its power. Don’t read the blurbs on its dust jacket — an impressive list of authors that includes Gillian Flynn and S.J. Watson — nor the synopsis on the inside flap. Don’t even read this review. Actually, forget that — come back! It’s spoiler-free, I promise. . . . The Dinner is the kind of book I wish could be translated into English more often.
aggiunto da Nickelini | modificaNational Post, JC Sutcliffe (Feb 15, 2013)
 
The Dinner, a suspense novel by Herman Koch, has sold over a million copies since it was published in Europe in 2009, and it's not difficult to understand the appeal. It's fast-paced and riveting. Written in cool, detached prose (deftly translated from the Dutch by Sam Garrett), The Dinner is as theatrical and dramatic as a well-crafted play. It's also nasty. It starts off as social satire but shifts gears, and you find yourself in the middle of a horror story. . . . Mr. Koch delivers his revelations cleverly, by the spoonful. Issues of morality, responsibility and punishment are raised along the way, and a Pinteresque menace lurks under the surface. When savagery takes over, the reader is shocked. But some of Mr. Koch's conclusions are a bit too pat. In the end, the book sits on the digestion less like an over-indulgent "fine dining" experience than Chinese food, which, as we all know, leaves you feeling hungry a couple of hours later.
 
“The Dinner,” Herman Koch’s internationally popular novel, is an extended stunt. Mr. Koch confines his story to one fraught restaurant meal, where malice, cruelty, craziness and a deeply European malaise are very much on the menu.
"The Dinner” has been wishfully compared to Gillian Flynn’s “Gone Girl” (and enthusiastically endorsed by Ms. Flynn) for its blackhearted deviltry. But her book, with its dueling narrators, had two vicious but sympathetic voices. Her sneaky spouses were delectable in their evil genius. The Lohmans are indigestible.
aggiunto da sneuper | modificaNew York Times, Janet Maslin (Feb 6, 2013)
 
“The Dinner,” Herman Koch’s internationally popular novel, is an extended stunt. Mr. Koch confines his story to one fraught restaurant meal, where malice, cruelty, craziness and a deeply European malaise are very much on the menu. The four diners can leave the table occasionally, headed to the restrooms or the garden or the handy room of flashback memories. But mostly they sit and seethe at one another as a miserable night unfolds.
This book has been widely described as both thriller and chiller, but it really is neither.
But it’s the morality of the story that’s really sickening.
aggiunto da sneuper | modificaNew York Times, Janet Maslin (Feb 6, 2013)
 
Welsh is intrigued by a novel reminiscent of The Slap and Carnage
aggiunto da Nickelini | modificathe Guardian, Louise Welsh (Aug 17, 2012)
 

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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Herman Kochautore primariotutte le edizionicalcolato
Anželj, StanaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Andreu, Maria RosichTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Arguilé Bernal, MartaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Becker, Paulautore secondarioalcune edizioniconfermato
Brand, ChristopherProgetto della copertinaautore secondarioalcune edizioniconfermato
Duman, BurcuTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Furuseth, Ola G.autore secondarioalcune edizioniconfermato
Garrett, SamTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Gomes, Maria Leonor Ravenautore secondarioalcune edizioniconfermato
Hoefnagel, MarianAdapterautore secondarioalcune edizioniconfermato
Holmer, PerTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Król, Joachimautore secondarioalcune edizioniconfermato
Leeuwen, Sanna vanKÄÄnt.autore secondarioalcune edizioniconfermato
Lundsgaard, BirtheTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Mantle, CliveNarratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Maras, Mateautore secondarioalcune edizioniconfermato
Pimenoff, VilmaFotograafautore secondarioalcune edizioniconfermato
Raven Gomes, Maria LeonorTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Rosich Andreu, MariaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Rosselin, IsabelleTraductionautore secondarioalcune edizioniconfermato
Tergem, KertiTõLkijaautore secondarioalcune edizioniconfermato
Testa, GiorgioTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Triebels, RoaldProgetto della copertinaautore secondarioalcune edizioniconfermato
Vormeland, HeddaOvers.autore secondarioalcune edizioniconfermato
קוך, הרמןautore secondarioalcune edizioniconfermato

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Titolo canonico
Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
Dati dalle informazioni generali inglesi. Modifica per tradurlo nella tua lingua.
Luoghi significativi
Eventi significativi
Film correlati
Epigrafe
EDDIE IL BELLO
Andiamo, tira fuori un verdone.
MR PINK
Ah-ah. Non do mance.
EDDIE IL BELLO
Non dai mance?
MR PINK
No, non ci credo.
 
QUENTIN TARANTINO, Le iene
Dedica
Incipit
Siamo andati a mangiare al ristorante.
Citazioni
Ultime parole
Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
Elogi
Dati dalle informazioni generali inglesi. Modifica per tradurlo nella tua lingua.
Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico

Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese (1)

Two couples meet for dinner at a fashionable restaurant in Amsterdam. Behind their polite conversation, terrible things need to be said, and with every forced smile and every new course, the knives are being sharpened. Each couple has a fifteen-year-old son. The two boys are united by their accountability for a single horrific act; an act that has triggered a police investigation and shattered the comfortable, insulated worlds of their families. As the dinner reaches its culinary climax, the conversation finally touches on their children. As civility and friendship disintegrate, each couple show just how far they are prepared to go to protect those they love.

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