Mae Holland crede di aver fatto il colpo della vita quando viene assunta al Cerchio, la più influente azienda nella gestione di informazioni web (un incrocio tra Facebook e Google). Il Cerchio si occupa di intrecciare tra loro i dati provenienti dalle mail, i social network, i conti bancari, in una società dove la trasparenza è sempre più una parola d'ordine a discapito della privacy. Inizialmente Mae è eccitata da tutto quanto riguarda il suo nuovo lavoro: gli open space avvenieristici, le palestre e le piscine distruibuite ai piani, la zona riposo con i materassi per chi si trovasse a passare la notte al lavoro, le feste organizzate e le gare sportive, i club e perfino un acquario con rarissimi pesci tropicali... Mae continua a considerarsi fortunata anche quando la vita al di fuori del Cerchio non è più altro che un miraggio lontano, anche quando un ex collega la incontra per farla riflettere su qualche operazione di cui le sfuggiva il senso, anche quando la sua stessa vita inizia a diventare sempre più pubblica, trasparente al mondo esterno. Presto quella che sembrava la storia delle idealiste ambizioni di una donna, diventa una storia di suspense, un'interrogazione a tutto campo sulle questioni della memoria, della privacy, della democrazia e dei limiti (valicabili o meno) per la conoscenza umana. ( )

Romanzo molto prolisso e concluso in fretta e furia (ormai vizio tipico degli scrittori moderni, che a un certo punto hanno...finito la benzina!).
L'idea iniziale poteva anche essere buona ma lo svolgimento non mi è piaciuto: preferisco un 1984 di Orwell!!
Pessima la traduzione, talvolta sgrammaticata! ( )

Il cerchio, altrimenti detto: "il libro che non arrivava mai al punto".
Capisco l'importanza di costruire un'ambientazione credibile, specialmente in un romanzo che si basa tutto sulla nascita di un nuovo tipo di società, ma qui mi è sembrato leggere solo un enorme prologo; seguiamo la protagonista nella sua vita quotidiana, la vediamo sempre più coinvolta dal Cerchio e ci sorbiamo una miriade di spiegazioni dettagliate su questa o quella nuova scoperta. Tutto bene, ma quando succederà davvero qualcosa? La risposta è mai, il libro è tutto così. Il finale per fortuna permette un cambio di angolazione che fa rivalutare l'intera opera, ma restano comunque molte perplessità e domande senza risposta, senza contare che il presunto colpo di scena è intuibile fin dall'inizio. [SPOILER] Apprezzabile il rovesciamento di prospettiva che ci fa capire come quella di Mae non sia la classica presa di coscienza che la porterà a salvare il mondo, ma l'esatto contrario: la sua graduale ma inesorabile trasformazione in "profetessa" del Cerchio e della sua terribile società trasparente. Tuttavia non è chiara la dinamica della sua relazione con Kaden/Ty: perchè lui ha scelto di affidarsi unicamente a lei, l'ultima arrivata, per scongiurare l'apocalisse? Perchè è carina e vuole andarci a letto? E lei perché segue un perfetto sconosciuto ovunque? Per lo stesso motivo direi, dato che il testo non ne fornisce altri più ragionevoli. Calcolando che è letteralmente l'unica cosa che succede, mi sarei aspettata un po' più di cura nei dettagli. [FINE SPOILER]
Lo stile per quanto anonimo è funzionale allo scopo, ossia chiaro e scorrevole.
Non saprei come giudicare questo romanzo: l'idea è originale e l'ambientazione immersiva e accurata, ma la trama è inesistente ed anche i personaggi sono poco più che ombre, escludendo la protagonista.
In conclusione un libro non brutto, ma di cui si poteva fare a meno. ( )

libro che pone alcune domande: sono disposto in nome di una sempre più presente tecnologia a rinunciare alla mia libertà? se si fin dove sono disposto a cedere? ( )