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Jón Kalman Stefánsson

Autore di Paradiso e inferno

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Sull'Autore

Serie

Opere di Jón Kalman Stefánsson

Paradiso e inferno (2007) 406 copie
La tristezza degli angeli (2009) 223 copie
Il cuore dell'uomo (2011) 136 copie
Storia di Asta (2017) 87 copie
Your Absence Is Darkness (2024) 16 copie
Das Licht auf den Bergen (1999) 14 copie

Opere correlate

Out of the Blue: New Short Fiction from Iceland (2017) — Collaboratore — 22 copie

Etichette

Informazioni generali

Nome canonico
Stefánsson, Jón Kalman
Data di nascita
1963-12-17
Sesso
male
Nazionalità
Iceland
Nazione (per mappa)
Iceland
Luogo di residenza
Reykjavík, Iceland
Mosfellsbær, Iceland
Attività lavorative
journalist
Librarian
author
Premi e riconoscimenti
Town artist, Mosfellsbær (2010)

Utenti

Recensioni

Difficile descrivere a grandi linee questa trama: il ragazzo, di cui a questo punto siamo destinati a non conoscere mai il nome, sopravvive alla sua missione di consegna postale con il suo nuovo compagno di viaggio Jens, il tipico uomo dalla stazza enorme, taciturno e grezzo. In seguito torna al Villaggio, il luogo della sua salvezza, il suo piccolo angolo di paradiso, dove è stato accolto da Geirþrúður e il suo entourage di relitti umani.

Anche lui a suo modo è un relitto, è sopravvissuto al tragico destino del suo amico sentendosi quasi al confine fra il mondo dei vivi e quello dei morti. Così nel libro precedente, “La tristezza degli angeli”, l’autore ci descrive meglio la nuova vita del ragazzo e l’inizio del suo percorso di espiazione /rinascita. Ma ora è di nuovo qui, con una nuova disavventura da raccontare e tante altre avversità che lo aspettano, ma non è più solo. E tutto grazie alla sua nuova famiglia, un gruppo eterogeneo capitanato appunto da Geirþrúður, la donna odiata e in un certo senso temuta da tutto il villaggio, seguita da Helga, il suo braccio destro, e da Kolbeinn, il marinaio cieco che vive di letteratur… (altro)
 
Segnalato
kikka62 | 8 altre recensioni | Apr 2, 2020 |
Helga e Sigvaldi sono una giovane coppia di innamorati e dalla loro passione nasce una bambina, Asta un nome che significa "amore".
La storia di Asta non ci viene consegnata dall'autore secondo una linea cronologica e da una sole voce narrante. Bambina irrequieta poi giovane donna vitale, Asta è segnata da vicende dolorose prima tra tutte l'abbandono da parte della madre. Ancora adolescente viene mandata in una casa di campagna nei fiordi occidentali islandesi dove impara a confrontarsi con le vite e i sentimenti altrui.
Una storia che si scompone in tante storie, quanti sono i personaggi, perché "com’è possibile raccontare la storia di una persona senza toccare anche le vite che la circondano?" si chiede l'autore. Il romanzo è un puzzle, che si affida a salti temporali, a frammenti narrati da più personaggi, inframezzati da squarci di monologhi interiori dello stesso scrittore.
Un'opera che celebra l'essere umano nella meschinità e nella nobiltà, nella grettezza e nella gentilezza. Geniale.
… (altro)
 
Segnalato
cometahalley | 3 altre recensioni | Mar 22, 2020 |
Qualità di scrittura e tecnica narrativa sono fuori discussione, ma il risultato è un libro faticoso, e non perché la narrazione si ingarbugli nei continui salti temporali e tra le vicende di un personaggio e l’altro ma perché l’atmosfera è opprimente. Questo nord freddo e buio dove l’infelicità di ciascuno e di tutti si annega nell’alcol non fa per me. Non ho interrotto la lettura per le indubbie qualità (anche poetiche) dell’autore, ma in me non è scattata la fascinazione per il profondo Nord.… (altro)
 
Segnalato
Marghe48 | 3 altre recensioni | Apr 19, 2019 |
"..... nulla mi è delizia, tranne te!"....dal "Paradiso perduto" di Milton..
"Come questi due uomini così diversi, Kolbeinn e il ragazzo, che spariscono e non resta nient'altro che la superficie del mare, una barca capovolta, il vento che soffia, la pioggia che cade. Quello che era delizia è sparito, dove sei, vita, dove te ne sei andata, pietà?"
Ma poi si realizza un sogno, un sogno dai capelli rossi....
Ultimo libro di questa trilogia islandese, se i primi due mi hanno rapita questo lo ha fatto un po di meno, ho trovato diverse ripetizioni e il libro è pieno, magari troppo pieno di avvenimenti e di personaggi, che appesantiscono la trama.
Per fortuna che mi ero fatta, su un foglio a parte, una lista dei tanti nomi, dei tanti personaggi e del loro relativo ruolo altrimenti sarebbe stato difficile seguire la narrazione..
Sicuramente anche il fatto di averli letti di seguito, ha fatto in modo che questo terzo libro non mi abbia catturata e convinta in pieno...
Comunque è fuori discussione che Jon Kalman Stefanson sappia scrivere e portarti
in una sua dimensione, che a tratti è mistica e onirica..
… (altro)
 
Segnalato
Sally68 | 8 altre recensioni | May 19, 2018 |

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Premi e riconoscimenti

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