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Daniel Keyes (1927–2014)

Autore di Fiori per Algernon

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Sull'Autore

Daniel Keyes was born in Brooklyn, New York on August 9, 1927. He received a bachelor's degree in psychology in 1950 and a master's degree in English literature in 1961 from Brooklyn College. He was an editor for pulp fiction magazines, taught English in New York City public schools, and was an mostra altro English and creative writing professor at Wayne State University and Ohio University. In 1959, his novella Flowers for Algernon was published in The Magazine of Fantasy and Science Fiction and won the Hugo Award for best short fiction in 1960. By 1966 he had expanded the story into a novel with the same title, which tied for the Nebula Award for best novel that year. The novel was adapted as a stage play, developed as a dramatic musical, and adapted into a movie entitled Charly for which Cliff Robertson won the Academy Award for best actor. During his lifetime, he wrote several more novels including The Touch, The Fifth Sally, and Until Death. His three nonfiction books include The Minds of Billy Milligan, The Milligan Wars: A True-Story Sequel, and Unveiling Claudia. He also wrote a memoir entitled Algernon, Charlie and I. He died from complications of pneumonia on June 15, 2014 at the age of 86. (Bowker Author Biography) mostra meno

Opere di Daniel Keyes

Opere correlate

The Hugo Winners: Volumes One and Two (1972) — Collaboratore — 699 copie
The Hugo Winners: Volume One (1955-1961) (1962) — Collaboratore — 317 copie
Isaac Asimov's Science Fiction Treasury (1988) — Collaboratore — 250 copie
The Best from Fantasy and Science Fiction: 9th Series (1961) — Collaboratore — 154 copie
5th Annual Edition: The Year's Best S-F (1960) — Collaboratore — 146 copie
Flowers for Algernon (play) (1969) — Based on the novel by — 132 copie
Space Mail (1980) — Collaboratore — 131 copie
Those Who Can: A Science Fiction Reader (1960) — Collaboratore — 123 copie
Nebula Awards Showcase 2001 (2001) — Collaboratore — 103 copie
Stories of Suspense (1963) — Collaboratore — 70 copie
Best SF Four (1961) — Collaboratore — 65 copie
The Frozen Planet and Four Other Science-Fiction Novellas (1966) — Collaboratore — 58 copie
The Best from Fantasy and Science Fiction: 10th Series (1961) — Collaboratore — 48 copie
Introductory Psychology through Science Fiction (1974) — Collaboratore — 44 copie
Charly [1968 film] (1968) — Original book — 16 copie
Science fiction verhalen [1969] — Collaboratore, alcune edizioni13 copie
SF Inventing the Future (1972) — Collaboratore — 11 copie
Galaxy Science Fiction 1958 August, Vol. 16, No. 4 (1958) — Collaboratore — 7 copie
Life Styles (2001) — Collaboratore — 5 copie
Otte Science Fiction Noveller — Autore, alcune edizioni2 copie

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Discussioni

Found: Romance set in Greece in Name that Book (Aprile 2023)
Which Fine Press is doing Flowers for Algernon? in Fine Press Forum (Marzo 2023)
Second Round: A Flower for Algernon by Daniel Keyes in Consensus Press (Ottobre 2022)
True Crime Drug Related Murders in Name that Book (Luglio 2013)
Has anyone read this book in Book talk (Gennaio 2012)

Recensioni

La mia paura più grande riguardo a questo libro era che non mantenesse il giusto equilibrio. La storia di Billy Milligan, al quale fu diagnosticato il disturbo dissociativo dell’identità, necessita di tatto per essere narrata: parliamo di una persona che ha subito violenze sessuale e torture da parte del patrigno quando era solo un bambino, che ha tentato più volte il suicidio e che per più di vent’anni ha nascosto al mondo la verità.

E non aveva tutti i torti: il mondo non è stato molto gentile con lui quando venne fuori il suo disturbo. Per tantə era solo un bugiardo che voleva solo evitare la condanna per aver rapito e violentato tre studentesse: non credevano al fatto che il responsabile di quelle orribili violenze non fosse Billy, ma Adalana, una delle sue personalità.

Capite perché per raccontare bene questa storia servisse il giusto equilibrio? Bisognava mantenere il rispetto per la condizione di Billy, ma anche per tutte le vittime dei crimini delle sue personalità più violente. Keyes è stato eccellente in questo, dando il giusto spazio a ogni vittima e contribuendo a costruire una cultura nella quale si dà più attenzione alla salute mentale e meno stigma.
… (altro)
 
Segnalato
lasiepedimore | 9 altre recensioni | Jan 12, 2024 |
Ho letto Fiori per Algernon, nella sua forma breve, molti anni fa, ma domenica ho sentito il bisogno di rileggerlo.
Dalla mia prima lettura ad oggi sono passati molti anni ed è molto diverso, per lo meno per me, il contesto in cui questa lettura si inserisce.
Stimolato da una rilettura dei pensieri di Bateson sto riguardando al "sapere" che i libri mi hanno donato con occhio critico e, da poco, sono arrivato a un libro di Andreas Reckwitz, Die Gesellshaft der Singularitäten (non ancora disponibile in italiano).
Reckwitz sottolinea l'impressionante crescita dell'importanza nel mondo attuale della "singolarità", una caratteristica che viene acquisita soprattutto attraverso la crescita culturale e delle proprie capacità intellettuali.
Riletto in questa ottica il racconto di Keyes in fondo non fa altro che rappresentare (già nel 1959) lo sforzo di tutti coloro - e siamo tanti - che si sforzano oggi di sviluppare la propria singolarità attraverso le azioni più disparate e che, dopo aver raggiunto il quarto d'ora di successo di cui parla Andy Warhol, scompaiono nell'oblio totale.
Se interpreto correttamente Reckwitz, siamo tutti Chiarlie in cerca di sviluppare la nostra intelligenza, ma siamo anche, come lui, pronti a sorridere del goffo cameriere che rompe tutti i piatti, salvo poi vergognarci dei nostri sorrisi.
… (altro)
 
Segnalato
claudio.marchisio | 380 altre recensioni | Jun 17, 2022 |
Dopo aver letto Fiori per Algernon e Una stanza piena di gente, probabilmente questo libro non aveva più molto da dirmi su Daniel Keyes e le personalità multiple.

Senza contare che purtroppo i personaggi sono fin troppo semplificati, e, se posso crederci per le personalità di Sally, che sono alla fine solo un singolo aspetto della donna, per altri la cosa ha sfiorato il ridicolo: lo psichiatra che si fa psicanalizzare, i suoi capi, l'infermiera Duffy, il cui unico compito è apparire in vari punti del romanzo, fare una faccia arrabbiata e dire solo "Non ci credo!!1" (ma il resto dell'universo sì, e in teoria il disturbo dissociativo dell'identità è ancora oggi uno dei più controversi).

Credo che la parte più imbarazzante sia quando Daniel si sforza di dare uno spruzzo di romantico nella storia, ovviamente sempre buttato lì ("Sally, hai un'aura di bontà che non ho mai visto nelle altre"... eh?!), quando onestamente, poteva farne a meno a approfondire più il percorso di Sally in quanto *persona*.
… (altro)
 
Segnalato
JaqJaq | 3 altre recensioni | Jan 7, 2022 |
Ho chiuso questo libro con sentimenti contrastanti: è indubbiamente una storia coinvolgente, che ci mette davanti ad interrogativi esistenziali quali da cosa dipende il valore di una persona o cos'è che ci rende davvero noi stessi. Lo stile poi è particolare e curato in ogni dettaglio, ci porta per mano nella mente del protagonista attraverso cambi continui di registro e di lessico: dalle prime pagine sgrammaticate ma genuine ad una prosa fredda e professorale, un' evoluzione che indica chiaramente il percorso di Charlie da ragazzo limitato ma ingenuamente fiducioso a genio incompreso e incapace di comprensione.
Insomma tutto ottimo: eppure sono arrivata alla fine con molto meno entusiasmo di quanto mi aspettassi e con un senso latente di insoddisfazione.
Credo che i motivi siano principalmente due; innanzitutto, dopo un'inizio dal ritmo incalzante ho avuto l'impressione che nella parte centrale la trama si trascinasse (l'esempio più eclatante è rappresentato dalla vicina di casa Fay, aggiunta inutile e a tratti forzata). In secondo luogo, e ancora più importante, è il fatto che il personaggio di Charlie una volta diventato "intelligente" non funziona più. E' un esito voluto ed anzi auspicato, perchè la crescente mancanza di empatia e l'isolamento nella torre d'avorio della sua mente sono proprio i punti cardine dell'opera, ma resta il fatto che io da lettrice ho perso interesse per le sue vicende ed ero solo in attesa dell'inevitabile, amarissimo finale.
Nonostante questi difetti è un romanzo che consiglierei ad occhi chiusi sia per le tematiche profonde ed ancora attuali che per il modo accattivante di esporle.
Ho saputo però che esiste una versione precedente dell'opera, scritta in forma di racconto: ecco, forse se tornassi indietro leggerei quella, ho idea che sia più incisiva e sicuramente meno prolissa.
… (altro)
½
 
Segnalato
Lilirose_ | 380 altre recensioni | Feb 12, 2021 |

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