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Sto caricando le informazioni... Fiori per Algernondi Daniel Keyes
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Ho chiuso questo libro con sentimenti contrastanti: è indubbiamente una storia coinvolgente, che ci mette davanti ad interrogativi esistenziali quali da cosa dipende il valore di una persona o cos'è che ci rende davvero noi stessi. Lo stile poi è particolare e curato in ogni dettaglio, ci porta per mano nella mente del protagonista attraverso cambi continui di registro e di lessico: dalle prime pagine sgrammaticate ma genuine ad una prosa fredda e professorale, un' evoluzione che indica chiaramente il percorso di Charlie da ragazzo limitato ma ingenuamente fiducioso a genio incompreso e incapace di comprensione. Insomma tutto ottimo: eppure sono arrivata alla fine con molto meno entusiasmo di quanto mi aspettassi e con un senso latente di insoddisfazione. Credo che i motivi siano principalmente due; innanzitutto, dopo un'inizio dal ritmo incalzante ho avuto l'impressione che nella parte centrale la trama si trascinasse (l'esempio più eclatante è rappresentato dalla vicina di casa Fay, aggiunta inutile e a tratti forzata). In secondo luogo, e ancora più importante, è il fatto che il personaggio di Charlie una volta diventato "intelligente" non funziona più. E' un esito voluto ed anzi auspicato, perchè la crescente mancanza di empatia e l'isolamento nella torre d'avorio della sua mente sono proprio i punti cardine dell'opera, ma resta il fatto che io da lettrice ho perso interesse per le sue vicende ed ero solo in attesa dell'inevitabile, amarissimo finale. Nonostante questi difetti è un romanzo che consiglierei ad occhi chiusi sia per le tematiche profonde ed ancora attuali che per il modo accattivante di esporle. Ho saputo però che esiste una versione precedente dell'opera, scritta in forma di racconto: ecco, forse se tornassi indietro leggerei quella, ho idea che sia più incisiva e sicuramente meno prolissa. Certo, che dopo aver letto questo libro, non si è più gli stessi. Mi ha devastata !!..la presa di coscienza di Charlie, "il tontolone" che si rende conto che gli amici, che lui credeva gli volessero bene in realtà si burlavano di lui... Grazie alla sua grande forza di volontà, alla sua voglia di sapere e di apprendere, Charlie farà da cavia per un esperimento e tramite un operazione riuscirà a migliorare le sue condizioni e la sua intelligenza Charlie che la farà ma a quale prezzo???? Lascio a voi scoprirlo.... Cinque stelline strameritate per un libro diverso da altri, triste, profondo, spiazzante, straziante, che fa riflettere e ti mette in discussione...
[Keyes] has taken the obvious, treated it in a most obvious fashion, and succeeded in creating a tale that is suspenseful and touching - all in modest degree, but it is enough. Appartiene alle Collane EditorialiSF Masterworks (25) È contenuto inAmerican Science Fiction: Four Classic Novels 1960-1966 (LOA #321): The High Crusade / Way Station / Flowers for Algernon / . . . And Call Me Conrad (The Library of America) di Gary K. Wolfe Ha l'adattamentoÈ una versione ampliata diHa come commento al testoHa come guida per lo studenteHa come guida per l'insegnante
When brain surgery makes a mouse into a genius, dull-witted Charlie Gordon wonders if it might also work for him. With more than five million copies sold, Flowers for Algernon is the beloved, classic story of a mentally disabled man whose experimental quest for intelligence mirrors that of Algernon, an extraordinary lab mouse. In poignant diary entries, Charlie tells how a brain operation increases his IQ and changes his life. As the experimental procedure takes effect, Charlie's intelligence expands until it surpasses that of the doctors who engineered his metamorphosis. The experiment seems to be a scientific breakthrough of paramount importance, until Algernon begins his sudden, unexpected deterioration. Will the same happen to Charlie? An American classic that inspired the award-winning movie Charly. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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![]() GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)813.54Literature English (North America) American fiction 20th Century 1945-1999Classificazione LCVotoMedia:![]()
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Dalla mia prima lettura ad oggi sono passati molti anni ed è molto diverso, per lo meno per me, il contesto in cui questa lettura si inserisce.
Stimolato da una rilettura dei pensieri di Bateson sto riguardando al "sapere" che i libri mi hanno donato con occhio critico e, da poco, sono arrivato a un libro di Andreas Reckwitz, Die Gesellshaft der Singularitäten (non ancora disponibile in italiano).
Reckwitz sottolinea l'impressionante crescita dell'importanza nel mondo attuale della "singolarità", una caratteristica che viene acquisita soprattutto attraverso la crescita culturale e delle proprie capacità intellettuali.
Riletto in questa ottica il racconto di Keyes in fondo non fa altro che rappresentare (già nel 1959) lo sforzo di tutti coloro - e siamo tanti - che si sforzano oggi di sviluppare la propria singolarità attraverso le azioni più disparate e che, dopo aver raggiunto il quarto d'ora di successo di cui parla Andy Warhol, scompaiono nell'oblio totale.
Se interpreto correttamente Reckwitz, siamo tutti Chiarlie in cerca di sviluppare la nostra intelligenza, ma siamo anche, come lui, pronti a sorridere del goffo cameriere che rompe tutti i piatti, salvo poi vergognarci dei nostri sorrisi.