Immagine dell'autore.

Byung-Chul Han

Autore di La società della stanchezza

59+ opere 2,978 membri 50 recensioni 3 preferito

Sull'Autore

Byung-Chul Han is a Korean-born Professor of Philosophy and Cultural Studies who teaches at the University of the Arts (UdK) in Berlin.

Serie

Opere di Byung-Chul Han

The Agony of Eros (2017) 210 copie
The Transparency Society (2012) 200 copie
Il profumo del tempo (2009) 162 copie
Saving Beauty (2015) 114 copie
What is Power? (2005) 100 copie
Topology of Violence (2011) 78 copie
Infocracia (2019) 74 copie
Louvor da Terra (2018) 28 copie
Rostos da Morte (1998) 16 copie
Muerte y alteridad (2018) 12 copie
Favor fechar os olhos (2013) 11 copie
The Crisis of Narration (2024) 8 copie
Eros'un Istirabi (2019) 4 copie
Die Krise der Narration (2023) 3 copie
Siddetin Topolojisi (2016) 3 copie
La crisi de la narració (2023) 2 copie
Martin Heidegger (1999) 2 copie
Vyhořelá společnost (2016) 1 copia
Agonija erosa (2020) 1 copia

Opere correlate

The Analog Sea Review: Number Two (2019) — Collaboratore — 14 copie
The Analog Sea Review: Number One (2018) — Collaboratore — 9 copie

Etichette

Informazioni generali

Utenti

Recensioni

"La crisi dell'esperienza narrativa: un'analisi della narrazione nell'epoca post-narrativa"

"Le narrazioni" si riferiscono alla pratica di raccontare storie o narrazioni che possono dare senso all'esistenza collettiva e connettere le comunità. Tuttavia, nel contesto della società contemporanea, queste narrazioni sono diventate effimere ed inefficaci, trasformandosi in storytelling commerciale e pubblicitario. Questo ha portato alla perdita di significato e alla mancanza di punti di riferimento nella vita quotidiana delle persone. La narrazione collettiva condivisa è essenziale per creare una sensazione di pienezza e dare senso alla vita umana. La distinzione tra narrare storie significative e consumare semplicemente informazioni è cruciale per preservare la felicità e la connessione umana.

Negli ultimi tempi si è assistito a un diffuso utilizzo del concetto di narrazione in svariati contesti, tuttavia paradossalmente tale diffusione potrebbe essere interpretata come un segnale di crisi dell'esperienza narrativa. Il cuore di questo storytelling rumoroso sembra celare un vuoto narrativo caratterizzato da una mancanza di senso e da una perdita dell'orientamento. Né lo storytelling, né la svolta narrativa sembrano essere in grado di innescare un autentico ritorno del racconto. Al contrario, sembra che l'insistente richiamo alle narrazioni alluda proprio a una loro disfunzionalità.

Fino a quando i racconti hanno costituito il nostro punto di ancoraggio all'essere, essi ci hanno fornito un luogo e hanno reso il nostro essere-nel-mondo un'esperienza di essere-a-casa. I racconti hanno conferito un senso, un sostegno e un orientamento alla vita, tanto che il vivere stesso era un atto di narrare, senza bisogno di ricorrere a concetti come storytelling o narrazioni.

L'uso inflazionato di tali concetti sembra coincidere con la perdita della forza originaria, gravitazionale, del segreto e della magia delle narrazioni. Il momento in cui le narrazioni vengono percepite come costruzioni regolamentate, sembra coincidere con la perdita del loro momento di verità interno. Le narrazioni vengono così percepite come contingenti, sostituibili a piacimento e modificabili, e non più in grado di fornire un ancoraggio all'essere. Nonostante l'attuale enfasi sui modelli narrativi, sembra che stiamo vivendo in un'epoca post-narrativa.

La religione rappresenta un esempio paradigmatico di narrazione con un momento di verità interno, in grado di spazzare via la contingenza. La religione cristiana, ad esempio, costituisce una metanarrazione che fornisce un ancoraggio all'essere, conferendo aspetti narrativi al tempo stesso. Tuttavia, in un'epoca post-narrativa, il calendario religioso sembra essere privato della sua dimensione narrativa, trasformandosi in una mera agenda priva di significato. Le festività religiose, che una volta rappresentavano momenti culminanti all'interno di un racconto, sembrano essere svuotate del loro significato in assenza di una narrazione.

In un'epoca post-narrativa, le festività sembrano essere trasformate in merci, assumendo la forma di eventi e spettacoli. Anche i rituali, che costituiscono pratiche narrative intrinseche, sembrano perdere la loro dimensione narrativa. In questo contesto, l'essere-nel-mondo sembra trasformarsi in un mero essere-a-casa.

È evidente che una narrazione in grado di trasformare e aprire un mondo non può sorgere dalla volontà arbitraria di un singolo individuo, ma piuttosto emerge da un complesso processo che coinvolge diverse forze e attori. Essa rappresenta in definitiva un'espressione della tonalità emotiva del tempo.
… (altro)
 
Segnalato
area | Apr 11, 2024 |
Mi sento sempre un po’ a disagio nella lettura dei testi di Han. Non so bene quale sia il motivo. Probabilmente ha a che fare con il suo modo di argomentare, con la struttura del suo discorso. Trovo le sue frasi lapidarie e taglienti. Tutto nelle sue argomentazioni sa di rigore; un rigore disarmante.

Han sostiene che ormai lo spazio per il confronto sia diventato marginale anche grazie alla diffusione pervasiva di informazioni che renderebbero superflua qualsiasi attività di dialogo e, quindi, di ascolto dell’altro.

Verità e menzogna in questo mondo sommerso da dati diventano valori del tutto irrilevanti, come diventano irrilevanti il discorso e la narrazione. Preoccupante. Come è preoccupante la considerazione che emerge anche nelle pagine di Reckwitz sulla capacità delle destre di fornire narrazioni “coerenti” capaci di supportare la ricerca di identità sociale da cui siamo ormai praticamente espropriati.

Han analizza il pensiero di vari autori. Cita Benjamn, Arendt, Luhumann, Pentland, Habermas ed altri. Mi sembra curioso che in un contesto come questo, dove dati e informazioni sono al centro della riflessione, manchino pensatori come Popper, Khun, Morin. Perché?
… (altro)
 
Segnalato
claudio.marchisio | 1 altra recensione | Feb 6, 2023 |

Liste

Premi e riconoscimenti

Potrebbero anche piacerti

Autori correlati

Daniel Steuer Translator
John Barnett Cover designer
Erik Butler Translator
Ana Boavida Cover designer
Amanda DeMarco Translator

Statistiche

Opere
59
Opere correlate
2
Utenti
2,978
Popolarità
#8,565
Voto
½ 3.7
Recensioni
50
ISBN
307
Lingue
16
Preferito da
3

Grafici & Tabelle