Cornell Woolrich (1903–1968)

A single woman in her early thirties, Martha (Margit Carstensen) is on vacation with her father in Rome when he has a heart attack and falls down dead. She reacts rather indifferently and returns home to her highly-strung mother and begins to new era of her life taking care of a completely ungrateful and insulting mother (declining an offer of marriage from her boss). After a barrage of verbal abuse and offensive remarks from her mother who see’s her as an ‘ugly old spinster’ she accepts a proposal of marriage from an equally insulting and disrespectful man, Helmuth. They honeymoon in Italy. While there Helmuth resigns Martha from the job that she loves, sends her mother to a mental institution, and lets his wife get horribly burnt in the sun while sleeping, then painfully rapes her. Martha gets back to Germany to find that Helmuth has rented them a new house, and she will not be able to return to her old home even to collect any of her things, which he says must be left behind her. At first the naive and immature Martha believes that her husbands childish temper and selfishness, his domineering possessiveness, his lack of respect, and his violent sexual preferences are just a normal part of marriage. Later, against her husbands order she leaves the house and befriends an old work-mate, Herr Kaiser, who tell her Helmuth is a sadist. While Kaiser and Martha are driving together Martha becomes convinced that her husband is following her and is going to kill her. (fonte: Imdb)… (altro)

Un noir molto particolare, dal taglio cinematografico (non a caso Truffaut ne ha tratto un film nel 1968).
Il ritmo viene scandito da cinque delitti, ognuno dei quali strutturato allo stesso modo: preparativi dell'assassina, poi introduzione della vittima ed esecuzione del delitto, infine conseguenze e relative indagini. Ciascun omicidio però si svolge in ambienti e con modalità sempre diverse, quasi a rappresentare un racconto a se stante: starà a noi e al detective Wanger trovare il fil rouge. A dir la verità non sembra un'impresa così difficile, riusciamo quasi immediatamente a farci un' idea del movente (la colpevole invece è chiara sin da subito, non è un "whodunit"), ma non sarebbe un vero giallo se il capitolo finale non ribaltasse la prospettiva, facendoci rivalutare tutto quel che pensavamo di sapere. Forse le coincidenze sono un po' forzate [SPOILER]- Il vero assassino è l'unica altra persona con cui la protagonista abbia interagito in tutto il romanzo, ad eccezione delle vittime, e non c'è un motivo logico dietro se non la casualità-[FINE SPOILER], ma il risultato è comunque abbastanza convincente.
Il fulcro della narrazione è ovviamente lei, "la donna", figura enigmatica e camaleontica con cui è impossibile empatizzare ma da cui non si può non rimanere affascinati. Lo stile rispecchia un po' la personalità della protagonista quindi è freddo e quasi asettico, funzionale all'obiettivo.
Certo risente dello scorrere del tempo perché alcune trovate sono decisamente superate o già viste, ma nel complesso è un buon noir, che appassiona ma non fa gridare al capolavoro.… (altro)