Vonda N. McIntyre (1948–2019)

Il Serpente Dell'Oblio è il romanzo che nel 1979 ha fatto incetta di tutti i più prestigiosi premi fantascientifici (dall'Hugo al Nebula, al Locus). Dreamsnake è un romanzo di struttura tradizionale, una solida storia di viaggi perigliosi in un mondo futuro distrutto da una guerra atomica su cui sopravvivono alcune culture umane fondamentalmente diverse tra loro. E' la storia di Snake, una giovane donna che guarisce la gente con tre serpenti mutati geneticamente. Ma l'ignoranza e l'incomprensione di una tribù del deserto priva Snake di uno dei suoi strumenti medici più importanti, il « serpente dell'oblio », Grass, capace di dare sollievo e morte indolore. Inizia così l'odissea di Snake alla ricerca di un nuovo serpente dell'oblio, senza il quale non può più esercitare la sua professione: si tratta di un viaggio lungo e pieno di incontri (alcuni piacevoli altri meno), che la porterà ad attraversare gli spopolati deserti di questa Terra del lontano futuro fino alla valle di Mountainside, unica isola di verde in una squallida desolazione, e ancora poi alla città sotterranea dei Contro, baluardo della civiltà tecnologica e unico punto di contatti con i mondi alieni delle stelle, e infine fino ad una cupola semidistrutta che ospita una strana comunità di rinnegati. Un romanzo di azione e di avventura, ma anche una magnifica galleria di figure umane tratteggiate a tinte vive con prosa spigliata e moderna.… (altro)

In realtà si tratta di 4 romanzi che formano una serie: più di mille pagine.
Lo stile è piuttosto trekker, cosa che non meraviglia visto la quantità di Star Trek scritta dalla McIntyre. Ricorda certi episodi di Star Trek dove non c'è mai scontro fisico e tutto è giocato nell' interazione tra i personaggi.

Starfarer è una gigantesca astronave che viene assemblata in orbita per affrontare il primo viaggio interstellare dell' umanità, grazie a un sistema di "propulsione" che permette di scorrere lungo una "cosmic string" che è stata scoperta ai limiti del sitema solare. A bordo vive e lavora uno staff di tecnici, scienziati e burocrati, una sorta di Berkeley spaziale. ma le tensioni politiche sulla terra fanno si che gli Stati Uniti vogliano che la missione interstellare venga cancellata e Starfarer trasformata in un'astronave militare....

l'incipit è buono e tutto il primo romanzo si gioca sulla tensione tra le varie fazioni, favorevoli e contrarie, e le interazioni tra i membri della spedizione, incerti sul destino che li attende. L'atmosfera di introspezione mi ricorda un poco Ursula le Guin di "la mano sinistra delle tenebre" o una Marion Zimmer Bradley di "la torre proibita".....

...PERO'...

tutti i personaggi sono bisessuali e poliamorosi (evidentemente questa è la società futura immaginata dalla McIntyre) e troppa parte del libro è dedicata alle vicende sessual-sentimentali dei personaggi. Che alla fine fa molto soap-opera, e questo tratto diventa via via peggiore fino allo scadente terzo romanzo della serie.

I romanzi dal secondo all' ultimo sono molto simili a certi episodi di Star Trek TNG che trattano di primo contatto, con gli alieni che non sono mai veramente alieni o meglio non lo sono nel comportamento (con l'eccezione dell'ultimo romanzo) e con troppa soap-opera.

Inoltre succede tutto troppo in fretta (tre primi contatti in tre settimane o giù di lì) e va tutto TROPPO BENE agli umani con un trionfo assoluto finale che è veramente stucchevole. Questo limite è probabilmelnte figlio del fatto che il tutto era stato concepito come una mini-serie di fantascienza per la TV americana (vedi: http://mybookthemovie.blogspot.com/2009/12/vonda-mcintyres-starfarers.html) in cui tutto deve finire in fretta e finire BENE.

Il primo romanzo è bello, gli altri sono decisamente perdibili, in complesso appena sufficiente.… (altro)