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Yehuda Bauer

Autore di A History of the Holocaust

31+ opere 865 membri 5 recensioni 1 preferito

Sull'Autore

Yehuda Bauer is the former director of the International Institute for Holocaust Research, Yad Vashem, Jerusalem, and now serves as its academic advisor
Fonte dell'immagine: Yehuda Bauer

Opere di Yehuda Bauer

A History of the Holocaust (1982) 274 copie
Rethinking the Holocaust (2001) 180 copie
The Death of the Shtetl (2010) 30 copie
Present-Day Antisemitism (1988) 4 copie

Opere correlate

Women in the Holocaust (1998) — Collaboratore — 79 copie
Die Yad Vashem Enzyklopaedie der Ghettos waehrend des Holocaust (2014) — Prefazione, alcune edizioni9 copie

Etichette

Informazioni generali

Nome canonico
Bauer, Yehuda
Altri nomi
BAUER, Yehuda
Data di nascita
1926
Sesso
male
Luogo di residenza
Kibbutz Shoval, Israeli Negev

Utenti

Recensioni

È ancora possibile, a più di sessant'anni di distanza, dire qualcosa di nuovo sull'Olocausto? E, soprattutto, ha senso farlo? A questi due interrogativi, che costituiscono il filo rosso di Ripensare l'Olocausto, Yehuda Bauer risponde affermativamente. (fonte: Google Books)
 
Segnalato
MemorialeSardoShoah | 2 altre recensioni | May 24, 2020 |
Lo scrittore esamina i numerosi drammatici tentativi da parte dei leader di organizzazioni ebraiche e sioniste di contrattare con i nazisti il rilascio di ebrei in cambio di denaro, proprietà, vantaggi politici, e affronta le questioni morali che tale genere di trattative ha sollevato. Una rassegna sconvolgente dei personaggi implicati in questa vicenda, delle loro ragioni, delle moltissime sconfitte, dei loro rari successi. (fonte: libreriauniversitaria.it)
 
Segnalato
MemorialeSardoShoah | May 5, 2020 |
Ripensare alla genesi dell’Olocausto, alle ragioni di un evento che rappresenta un unicuum nella, comunque, tormentata storia dell’uomo è un modo per pensare, per non perdere la traccia della memoria. Yehuda Bauer è uno studioso israeliano e raccoglie, o meglio ordina, in questo saggio dei suoi contributi scritti sull’argomento nel corso degli anni. E il libro si chiude con un discorso dell’autore davanti al Parlamento tedesco tenuto il 27 gennaio del 1998. Bauer parte da un presupposto: l’olocausto degli ebrei perpetrato dai nazisti non va nel solco delle precedenti persecuzioni razziali, a danno degli ebrei, o delle minoranze etniche. I pogrom, la strage dei curdi, dei tutsi, gli eccidi di Pol Pot in Cambogia hanno un filo conduttore: l’eliminazione di alcune minoranze ritenute ostili; con genocidi e crimini efferati contro l’umanità. Ma l’olocausto ha una matrice diversa, la colpa degli ebrei non è imputabile a quello che hanno fatto, ad un sistema di responsabilità sociali, ad un semplice odio razziale; la loro colpa è quella di essere nati. E non basta eliminarli dalla Germania o dai territori occupati; l’obiettivo dei nazisti era quello di estirpare il male alla radice, estinguendo un popolo a titolo definitivo. Lungo questo percorso Bauer articola un’analisi approfondita che spazia dalla resistenza, o dalla desistenza, degli ebrei, per giungere all’atteggiamento che i tedeschi e gran parte degli abitanti dei territori occupati hanno avuto nei confronti degli ebrei, legittimando i crimini dei nazisti. Non sono i volenterosi carnefici di Hitler, come sostenuto da Goldhagen; ma un intero popolo contaminato dalla volontà di eseguire gli ordini di una elitè e di una burocrazia in grado di garantire efficientemente il più efferato crimine della storia dell’uomo. Lessi questo libro nel 2010, ancora non avevo compiuto 40 anni, la vita ancora non mi aveva fornito gli strumenti necessari a comprendere quanto l’odio e l’ignoranza possano deviare l’uomo. Ora ho gli strumenti; ma non riesco a farmene una ragione.

Recensione del 12 dicembre 2010
Un approccio diverso all’Olocausto. Questo l’obiettivo di Bauer in un libro che parte da lontano, per arrivare alla fondazione dello stato di Israele. I libri dell’Olocausto sono in genere fondati sui racconti, storie di dramme individuali che rappresentano la tragedia collettiva; niente più della realtà per raccontare la follia dell’Olocausto. Il libro di Bauer usa percorsi diversi, entrando nel cuore della cultura ebraica e dell’odio verso questa medesima cultura. Il libro risulta interessante e di agevole lettura, ma è evidente l’assenza di profondità. Troppo forti gli assiomi dell’autore che ne condizionano i percorsi di ricostruzione. Buono, invece, l’impianto del libro e la suddivisione in undici capitoli. Alcuni spunti sono molto interessanti e consentono di riflettere su temi fondamentali come la differenza tra l’Olocausto e gli altri genocidi. Un giudizio, complessivamente, buono ma con alcune zone d’ombra.
… (altro)
 
Segnalato
grandeghi | 2 altre recensioni | Jan 25, 2019 |

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