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Sull'Autore

Saul Friedlander is a professor of history at UCLA and has written numerous books on Nazi Germany and World War II
Fonte dell'immagine: Saul Friedlander

Serie

Opere di Saul Friedländer

A poco a poco il ricordo (1978) 208 copie
Pio XII e il terzo Reich (1964) — Autore — 53 copie
Histoire et Psychanalyse (1978) 2 copie

Opere correlate

Il ‰diario di Petr Ginz (2004) — Introduzione, alcune edizioni225 copie
Hitler and the Final Solution (1984) — Introduzione, alcune edizioni81 copie
The Night of Broken Glass: Eyewitness Accounts of Kristallnacht (2009) — Prefazione, alcune edizioni20 copie
Der ganze Prozess: 33 Nahaufnahmen von Kafkas Manuskript (2013) — Collaboratore — 2 copie
Carnets de clandestinité. Bruxelles 1942-1943 (1958) — Prefazione, alcune edizioni1 copia

Etichette

Informazioni generali

Nome canonico
Friedländer, Saul
Altri nomi
FRIEDLÄNDER, Pavel (birth name)
שאול פרידלנדר
FRIEDLÄNDER, Saul
Data di nascita
1932-10-11
Sesso
male
Nazionalità
Czechoslovakia
Israel
Luogo di nascita
Prague, Czechoslovakia
Luogo di residenza
Czechosolvakia
Montlucon, France
Israel
Istruzione
Graduate Institute of International Studies (Ph.D|1963)
Lycee Henri IV, Paris, France
Attività lavorative
historian
university professor emeritus
Holocaust survivor
memoirist
diplomatic historian
Organizzazioni
Graduate Institute of International Studies
Hebrew University of Jerusalem
Tel Aviv University
University of California, Los Angeles
World Zionist Organization
Premi e riconoscimenti
Pulitzer Prize for General Non-Fiction (2008)
American Academy of Arts and Sciences (2000)
MacArthur Fellowship (1999)
Israel Prize (1983)
Leipzig Book Fair Prize (2007)
Andreas Gryphius Award for Literature (1981) (mostra tutto 15)
Geschwister-Scholl-Preis (1998)
National Jewish Book Award (1997)
Shazar Prize (1998)
Friedenspreis des Deutschen Buchhandels (2007)
American Historical Association Award for Scholarly Distinction (2009)
Bruno Kreisky Prize (2008)
Dan David Prize (2014)
Ludwig Landmann Prize (2021)
Balzan Prize (2021)
Breve biografia
Saul Friedländer, né Pavel, was born to a family of German-speaking Jews in Prague, Czechoslovakia. In 1939, when he was about seven years old, his family fled the Nazis to France. During the German Occupation in World War II, he was hidden in a Catholic boarding school in Montluçon. His parents then attempted to flee to Switzerland, were arrested by the French police, deported to Auschwitz, and murdered. He did not learn of their fate until after the war. In 1948, he emigrated to Israel, where he finished high school and served in the Israel Defense Forces. For many years, he split his time between Paris, Jerusalem, Tel Aviv, Geneva, Stockholm, and Los Angeles. He served as secretary to Nachum Goldman, then President of the World Zionist Organization and the World Jewish Congress. In 1959, he became an assistant to Shimon Peres, then Israel's vice-minister of defense. In 1963, he received his PhD from the Graduate Institute of International Studies in Geneva, where he taught until 1988. He taught at the Hebrew University of Jerusalem and Tel Aviv University. In 1988, he became professor of History at the University of California, Los Angeles. Friedländer became one of the most significant historians of the Holocaust. He began as a diplomatic historian, publishing Hitler et les Etats-Unis 1939–41 (1963, English translation, Prelude to Downfall: Hitler and the United States) and Pie xii et le iiie Reich (1964, Pius XII and the Third Reich). He then turned towards psychology and wrote Kurt Gerstein, l'ambiguité du bien (1967, Kurt Gerstein: The Ambiguity of Good) and L'Histoire et psychoanalyse (1975, History and Psychoanalysis). He investigated the dynamics of individual remembrance in his acclaimed memoir, Quand vient le souvenir (1978, When Memory Comes), now considered a classic. He also considered cultural memory in Reflets du nazisme (1982, Reflections of Nazism). Other landmark works include Nazi Germany and the Jews: Volume 1: The Years of Persecution, 1933-1939 (1997), followed by Nazi Germany and the Jews: Volume 2: The Years of Extermination, 1939-1945 (2007), which won the Pulitzer Prize for General Non-Fiction. His book Where Memory Leads: My Life (2016) was a sequel to When Memory Comes.

Utenti

Recensioni

Intorno alla metà del Novecento una delle nazioni più civili e colte d'Europa, una società industriale avanzata, si dedicò con tutte le sue forze a una delle imprese più criminali della storia dell'umanità: lo sterminio degli ebrei. Saul Friedländer propone innanzitutto un ampio quadro dell'antisemitismo europeo dall'Ottocento fino alla presa del potere da parte di Hitler. Poi, utilizzando una notevole quantità di materiale inedito, segue le decisioni dei vertici del partito nazista e quelle dei quadri intermedi, fino ai militanti; la posizione dell'élite intellettuale e industriale e quelle delle chiese cattolica e protestante; ma anche l'evoluzione del comportamento dei singoli cittadini che in grande maggioranza accettarono passivamente la persecuzione degli ebrei, in un'escalation di violenze, umiliazioni, segregazioni, espulsioni, fino all'esplosione del 1938, con la famigerata Kristallnacht. Ma al centro della narrazione ci sono soprattutto le vittime, il loro atteggiamento e le loro reazioni, la loro storia concreta: Gli anni della persecuzione è così, oltre che un grande libro di storia, una possente narrazione di tragici destini individuali. (fonte: Ibs)… (altro)
 
Segnalato
MemorialeSardoShoah | Apr 22, 2021 |
Gli anni dello sterminio porta a compimento uno dei maggiori sforzi compiuti da uno storico contemporaneo per ricostruire e comprendere l’evento chiave del Novecento: la persecuzione e lo sterminio di milioni di ebrei nell’Europa occupata dai nazisti.
Per portare a termine il loro piano, i tedeschi avevano bisogno della collaborazione delle autorità locali e dei vari corpi di polizia e della passività delle popolazioni, a cominciare dalle élite politiche e spirituali. Ma era necessaria anche la disponibilità a obbedire agli ordini da parte delle vittime, che così speravano spesso di veder alleviate le loro sofferenze o di sopravvivere abbastanza a lungo da ottenere un visto per sfuggire agli aguzzini.
Saul Friedländer studia la macchina nazista ai suoi diversi livelli e nei diversi paesi: ci permette finalmente di capire la scala, la complessità e l’interdipendenza dei vari fattori che resero possibile lo sterminio. Il materiale esaminato è enorme: non solo documenti ufficiali, ma anche diari, lettere e memorialistica. Questa poderosa sintesi non addomestica la memoria dell’orrore, ma ci restituisce una terribile pagina di storia in tutte le sue sfaccettature, erigendo un autentico monumento alle sue vittime. L’opera di Friedländer – lo sforzo dell’intera vita di un grande studioso – rappresenta una svolta nella storiografia del Novecento: grazie a lui disponiamo finalmente della ricostruzione definitiva dell’Olocausto. (fonte: amazon)
… (altro)
 
Segnalato
MemorialeSardoShoah | 11 altre recensioni | Apr 22, 2020 |
Gli anni dello sterminio porta a compimento uno dei maggiori sforzi compiuti da uno storico contemporaneo per ricostruire e comprendere l’evento chiave del Novecento: la persecuzione e lo sterminio di milioni di ebrei nell’Europa occupata dai nazisti.
Per portare a termine il loro piano, i tedeschi avevano bisogno della collaborazione delle autorità locali e dei vari corpi di polizia e della passività delle popolazioni, a cominciare dalle élite politiche e spirituali. Ma era necessaria anche la disponibilità a obbedire agli ordini da parte delle vittime, che così speravano spesso di veder alleviate le loro sofferenze o di sopravvivere abbastanza a lungo da ottenere un visto per sfuggire agli aguzzini.
Saul Friedländer studia la macchina nazista ai suoi diversi livelli e nei diversi paesi: ci permette finalmente di capire la scala, la complessità e l’interdipendenza dei vari fattori che resero possibile lo sterminio. Il materiale esaminato è enorme: non solo documenti ufficiali, ma anche diari, lettere e memorialistica. Questa poderosa sintesi non addomestica la memoria dell’orrore, ma ci restituisce una terribile pagina di storia in tutte le sue sfaccettature, erigendo un autentico monumento alle sue vittime. L’opera di Friedländer – lo sforzo dell’intera vita di un grande studioso – rappresenta una svolta nella storiografia del Novecento: grazie a lui disponiamo finalmente della ricostruzione definitiva dell’Olocausto. (fonte: amazon)
… (altro)
 
Segnalato
MemorialeSardoShoah | 11 altre recensioni | Apr 22, 2020 |

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