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Guido Piovene (1907–1974)

Autore di Viaggio in Italia

39+ opere 296 membri 4 recensioni

Sull'Autore

Comprende i nomi: G Piovene, Guido Piovene

Opere di Guido Piovene

Opere correlate

L'invenzione di Morel (1940) — Prefazione, alcune edizioni2,617 copie
La giornata d'uno scrutatore (1963) — Collaboratore, alcune edizioni264 copie
Great Italian Short Stories (1959) — Collaboratore — 42 copie
New world writing : seventh Mentor selection (1955) — Collaboratore — 7 copie
Veronese - I Classici dell'Arte, 39 (2005) — Prefazione — 3 copie

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Lasciato dalla sua donna, il protagonista di questo romanzo lascia la città per trasferirsi in campagna, in una casa ereditata. Qui viene sospettato dell'omicidio di un abitante del luogo che nutriva per lui antichi rancori. L'uomo, per sottrarsi agli interrogatori, si nasconde non lontano dalla casa, in un luogo solitario tra le colline, dove incontra un poliziotto filosofo ed un enigmatico personaggio che si rivela essere il fantasma di Dostoevskij.
 
Segnalato
kikka62 | 2 altre recensioni | Jan 27, 2020 |
Premio Strega 1970
 
Segnalato
casafallai | 2 altre recensioni | Mar 15, 2019 |
Non voglio dire che questo sia un cattivo romanzo; non lo è; ma non è di mio gusto. Attraverso le lettere della novizia Margherita Passi e dei suoi corrispondenti vien fuori un po' alla volta una vicenda familiare triste e tormentata che infine ha un esito disgraziato, in un'atmosfera che progressivamente si riempie di un senso di costrizione e di squallore sullo sfondo dei dolci paesaggi delle colline venete. Le lettere seguono in modo molto sottile le sfumature e le contorsioni psicologiche dei personaggi, e specialmente della protagonista. Ma per i miei gusti è, appunto, troppo psicologistico; sarà un mio limite, ma non ho trovato interessante seguire le vie tortuose di questa specie di labirintica prigione psicologica e familiare: la ragazza che si trova intrappolata in una situazione senza uscita, che omette e mente e si dibatte, l'odio della madre, la morte ambigua dell'innamorato, il religioso che si lascia coinvolgere, la fuga fallita, ecc, ecc, ecc, ecc. Inoltre i testi hanno uno stile che a me è parso un po' troppo letterario, un po' troppo forbito, lavorato e rifinito, quindi leggermente falso. Insomma, non un cattivo libro, ma un libro che ho scelto male.… (altro)
 
Segnalato
Oct326 | Dec 23, 2016 |

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