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Patrick McGrath (1) (1950–)

Autore di Follia

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Sull'Autore

Patrick McGrath was born in London in 1950 and grew up near Broadmoor Hospital where his father was the medical superintendent for many years. He attended Stonyhurst College and received his BA in English from the University of London. Among other jobs, he worked as an orderly in a mental hospital mostra altro and as a teacher before becoming a writer. He is seen as a leader of the neo-Gothic writers; his books include Spider, The Grotesque, Port Mungo, Trauma and Asylum. His novel Martha Peake won the Premio Flaiano Prize in Italy. McGrath resides in New York City and London. (Bowker Author Biography) Patrick McGrath is the author of Asylum and The Grotesque, among other novels. He lives in New York City and London and is married to the actress Maria Aitken. (Publisher Provided) mostra meno
Fonte dell'immagine: Photo © 2004 Elena Seibert

Opere di Patrick McGrath

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Informazioni generali

Nome legale
McGrath, Patrick
Data di nascita
1950-02-07
Sesso
male
Nazionalità
UK
Nazione (per mappa)
UK
Luogo di nascita
Londra, Inghilterra
Luogo di residenza
London, England, UK (birth)
New York, New York, USA
Istruzione
Stonyhurst College
Attività lavorative
scrittore
Relazioni
Aitken, Maria (moglie)
Premi e riconoscimenti
Flaiano (2001)
Agente
Deborah Rogers (Rogers, Coleridge & White)

Utenti

Recensioni

Follia, che è stato la lettura di maggio per LiberTiAmo, è uno strano romanzo: mentre lo leggi, sembra di avere tra le mani una robetta senza nerbo, una specie di romanzo rosa (ma in versione manicomio) che di certo non ti aspetteresti mai veder pubblicato da Adelphi. Tuttavia non puoi fare a meno di interrogarti sulle motivazioni che spingono tutti i personaggi a comportarsi in un certo modo.

L’idea che mi sono fatta alla fine è che McGrath abbia scritto un romanzo che sembra semplice, ma in realtà avrebbe bisogno di unə psichiatra per essere decodificato. Ovviamente nel mio piccolo mi sono fatta una mia idea di quali siano le dinamiche che portano avanti questa storia così disturbante e ve le linko dalla discussione del gruppo perché ci sono spoiler a pioggia.

Qui vi dirò che Follia, se non fosse per il contesto di malattia mentale entro il quale si sviluppa, potrebbe essere una di quelle grandi storie d’amore romantico che fanno sognare a occhi aperti un sacco di gente: abbiamo un matrimonio (e delle vite) privo di slanci, una suocera preoccupata per la carriera del figlio, una passione proibita, un artista maledetto e una bella donna, un figlio sacrificato sull’altare del Grande Amore…

Quanta parte dell’amore romantico è follia malsana? Siamo ormai così abituatə a un certo tipo di retorica che è difficile vederne il marcio… Penso che Follia sia così perturbante proprio perché è follemente normale e il personaggio che più smaschera la follia della normalità è Stella, che si è rotta le scatole di fare la recita e fa saltare il banco, facendo emergere l’insanità di tutti gli altri e anche la loro piccolezza.

Se leggerete questo romanzo, mettete in conto di dover leggere tra le righe per cercare di arrivare alla versione corretta e sappiate che, oltre a richiedere qualche rudimento di psichiatria, potrebbe essere necessaria anche una buona capacità di discernere le balle dalla verità, visto che non tuttə qui stanno dicendo il vero...
… (altro)
 
Segnalato
lasiepedimore | 35 altre recensioni | Jan 11, 2024 |
VOTO GENERALE 4,5/5
Ottimo libro, che tiene il lettore incollato fino all'ultima pagina, trascinato nel vortice di scelte sempre più sbagliate, nella depressione sempre più forte in cui cade la protagonista e che lascia ben poco spazio alla speranza.
Ho amato tantissimo la caratterizzazione dei personaggi, tutti detestabili ma umani, con pensieri che si possono, non condividere ma capire. E soprattutto porta a una riflessione: c'è davvero differenza tra chi è rinchiuso in manicomio e chi dovrebbe curare i pazienti? Ho trovato della follia in tutti i protagonisti della vicenda:
- ovviamente in Edgar Stark, i cui crimini vengono svelati poco alla volta, passando da semplice omicidio passionale a un efferato uxoricidio, frutto di un'ossessione maniacale e di un'insicurezza profonda;
- l'ho trovata in Stella, che abbandona una vita sicura ma insoddisfacente per inseguire una semplice attrazione sessuale, e che nel farlo, ignora ogni singolo campanello d'allarme, andando sempre più vicina alla morte senza quasi rendersene conto, o meglio con un menefreghismo spaventoso. Ovviamente arriva poi la depressione, quando la vita con Edgar sembra essere finita per sempre. La descrizione di questa patologia è così precisa e accurata che leggendo viene un senso di angoscia e di soffocamento quasi reale, fino al momento peggiore, la morte di Charlie, così dolorosa e così prevedibile visto lo stato mentale della donna. L'epilogo, per lei, non può essere che il suicidio, che non arriva per il senso di colpa per la distruzione della sua famiglia, ma per la consapevolezza che la sua storia d'amore con Edgar è finita per sempre.
- Ho trovato spaventoso, forse anche più dell'ossessione violenta di Edgar, la noncuranza di Max, il marito di Stella. Il suo distacco emotivo, e il suo abbandono nei confronti di una moglie che ha si sbagliato, ma che sta chiaramente sempre più precipitando nella depressione. Ha deciso di riprenderla in casa, nonostante il tradimento, per mantenere le apparenze, ma se ne disinteressa completamente. Delle due dovrebbe essere una: o non perdoni il tradimento e quindi divorzi, o se decidi di vivere ancora insieme ti prendi cura della persona che hai davanti. Il suo allontanamento, il suo odio nei confronti della moglie è così forte da non rendersi nemmeno conto del suo stato psicologico e da fregarsi della sofferenza sia sua che del povero figlio. Personaggio terribile dal mio punto di vista
- e infine, Peter Cleave. Il narratore, lo psichiatra prima di Edgar e poi di Stella. L'ho trovato molto inquietante, con la sua ossessione per i suoi pazienti, il desiderio di essere il loro unico punto di riferimento. Questo morboso attaccamento ha fatto poi in modo che non notasse la verità dietro la recita finale di Stella, il suo volerla solo per lui l'ha reso cieco davanti alla sua ultima richiesta di aiuto. Ha finto di credere che stesse meglio, perché la voleva sposare, ma non ha capito che ormai, lei, si era dedicata anima e corpo ad Edgar, e non avrebbe mai potuto accettare di sposare un altro. Tutto questo, ha portato al tragico epilogo.
È stato un libro intenso, triste e angosciante, ma scritto superbamente e davvero realisticamente. Super consigliato.

TRAMA 4/5
Il libro parla della storia d'amore malata tra un paziente psichiatrico, in ospedale dopo l'efferato omicidio della moglie, Edgar Stark, e la moglie del vicedirettore del manicomio, Stella Raphael. I due si conoscono per caso e subito scatta l'attrazione fisica, così forte da essere incontenibile. Nessuno dei due sa che questa piccola scintilla li porterà sempre più in bilico sul bordo del baratro, in un vortice di situazioni sempre più difficile da gestire, fino al triste epilogo, che vedrà la vita di diverse persone irrimediabilmente distrutte.

PERSONAGGI 5/5
I personaggi sono meravigliosi. Non di carattere, credo di aver trovato sgradevole ognuno di loro. Ma sono tutti caratterizzati in modo eccezionale, la loro psiche, i loro pensieri strutturati in modo perfetto, realistico e credibile. Tanto che, nonostante l'antipatia che ho provato per quasi tutti loro, sono riuscita a capirli. Sono riuscita a immedesimarmi e comprendere la motivazione dietro le loro scelte, anche quelle più distruttive, pur non condividendole, e questo mi ha impedito di giudicarli con estrema durezza. Sicuramente il punto più forte del romanzo.

RITMO 4/5
Non do il punteggio pieno giusto per i primi capitoli, leggermente lenti, e questo porta ad entrare con un po' di difficoltà nel vivo della storia. Una volta entrati, però, non ci si può più staccare. Il ritmo è coinvolgente, incalzante, e spinge ad andare avanti, a voler sapere sempre più come andrà a finire questa storia.

AMBIENTAZIONE 5/5
Ottima l'ambientazione, le descrizioni fanno capire perfettamente sia la grigia pesantezza del manicomio dei sobborghi di Londra che lo squallore del rifugio al centro della città dove si nasconde Edgar, e della casa nel Galles della seconda metà del romanzo.

SCRITTURA 4/5
A tratti forse un po' descrittiva, è comunque scorrevole e non troppo pesante.

FINALE 5/5
Non ci si poteva certo aspettare un finale allegro e spensierato. Fin dal momento in cui Stella decide di mollare tutto per andare a stare con Edgar - o forse addirittura prima - risulta chiaro che non può esistere un "per sempre felici e contenti". È stato il giusto finale, per una storia così difficile e travagliata di amore, violenza e ossessione.

RACCOMANDERESTI QUESTO LIBRO?
Sì. Raccomandato a chi ama un genere dark e psicologico, non sicuramente a chi cerca una lettura leggera.

SENTIMENTI SUSCITATI
1- Angoscia: la descrizione del vortice di depressione in cui cade la protagonista lascia con un senso di angoscia che fatica ad abbandonare il lettore, che si rende sempre più conto di quanto basti una sola scelta sbagliata per distruggere una vita fino ad allora sana e tranquilla.
2- Tristezza: al pensiero delle vite rovinate, dalla scelta sbagliata di una sola persona. E all'idea che l'unica vera vittima è il personaggio più innocente di tutti, forse l'unico innocente di tutto il romanzo: Charlie, il figlio della protagonista.

CITAZIONE PREFERITA
"La gente è fatta così, seleziona con fiuto infallibile le proprie vittime fra chi avrebbe più bisogno di calore"

AUTORE 4/5
Mi è piaciuto molto lo stile di questo autore. Sicuramente non leggero, ma molto dettagliato e preciso nel racconto della psiche umana. Sicuramente leggerò altro di suo.
… (altro)
½
 
Segnalato
Clippi94 | 35 altre recensioni | Mar 31, 2023 |
Questo è un libro in cui la tensione sale lentamente e inesorabilmente. Peccato che sul finale tutti si sgonfi come un vecchio palloncino. Ho trovato il finale così ostentato da sembrare persino banale. Ne va del mio giudizio finale sul libro. Spiace.
 
Segnalato
Claudy73 | 35 altre recensioni | Dec 9, 2021 |
ack Rathborne è un pittore. A soli diciassette anni si innamora perdutamente di Vera Savage, anche lei artista. Alla ricerca dell'ispirazione e della concentrazione necessarie alla loro opera, si trasferiscono ai Tropici, a Port Mungo. Dopo un periodo idilliaco, Vera cade nella spirale dell'alcol e del tradimento e sarà Jack a occuparsi della figlia Peg. Fino a quando la ragazza, sfuggita al controllo del padre e sedotta dalla vita dissoluta della madre, muore misteriosamente durante una gita in barca con la donna. Questa, almeno, la versione di Jack: molti anni dopo, a New York, la seconda figlia svelerà il lato oscuro della vicenda.… (altro)
 
Segnalato
kikka62 | 5 altre recensioni | Jan 24, 2020 |

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