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Sto caricando le informazioni... The Guest Cat (edizione 2014)di Takashi Hiraide (Autore), Eric Selland (Traduttore)
Informazioni sull'operaIl gatto venuto dal cielo di Takashi Hiraide
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The Guest Cat is a subtly moving novel that conveys deeply felt ways of being. Two writers, a young couple, enjoy their quiet cottage in a leafy part of Tokyo: they work at home as freelance editors. One day a cat invites herself into their small kitchen. She is a beautiful creature. she leaves, but comes again, and then again and again. New, small joys, radiated by the fleeting loveliness of life, accompany the cat; the days take on more light and color. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)895.63Literature Literature of other languages Asian (east and south east) languages Japanese Japanese fictionClassificazione LCVotoMedia:
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Lз protagonistз di questa storia sono il narratore e sua moglie: sono una coppia sull’orlo del cambiamento e nessunǝ dellз due ha particolarmente voglia di andargli incontro. È molto facile identificarsi in loro, perché sono due persone comunissime con delle vite normalissime: si barcamenano tra vita privata e lavoro, con niente di particolarmente eccitante all’orizzonte e il tempo che comunque scorre tra un’incombenza e l’altra.
D’altronde basta pensare che la loro vita viene arricchita all’improvviso dal comparire di Chibi, una gatta: le loro giornate saranno tutte un attendere l’arrivo della bestiola e un seguire le sue avventure per la casa e per il giardino. Niente che una gattara come me non possa comprendere alla perfezione, ma è facile capire che non stiamo parlando della biografia di Marie e Pierre Curie.
Alla fine però questa routine viene spezzata e il cambiamento che aleggiava ai margini delle loro vite reclama la loro attenzione, in maniera traumatica e destabilizzante. Ci piace molto crogiolarci nell’idea che il cambiamento sia un’opportunità da cogliere al volo, ma la verità è che abbiamo bisogno di tempo per processarlo e non è neanche detto che le cose vadano come ci si aspetta. Hiraide ci racconta di questa difficoltà di raggiungere un nuovo equilibrio e lo fa con molta poesia, essendo di professione soprattutto poeta.
A me è piaciuto molto, però mi rendo conto che è il tipo di romanzo che sembra non parlare di nulla per oltre cento pagine e il rischio di arrivare in fondo e dirsi embè? è piuttosto alto: ve lo consiglio se siete in un momento contemplativo. E se amate i gatti (anche quando provano a transitare sulla tastiera del pc per dire la loro). ( )