Stuart Turton
Autore di Le sette morti di Evelyn Hardcastle
Sull'Autore
Stuart Turton is a freelance travel journalist, born in the United Kingdom. He holds degrees in English and Philosophy. His career has included working in a bookshop, teaching English in Shanghai, working for a technology magazine in London, and writing various travel articles. He is the author of mostra altro The Seven Deaths of Evelyn Hardcastle. The title in the U.S. is, The 7 ½ Deaths of Evelyn Hardcastle. It won the Costa Book Award 2018 category, First Novel. (Bowker Author Biography) mostra meno
Opere di Stuart Turton
Etichette
Informazioni generali
- Data di nascita
- 1980
- Sesso
- male
- Nazionalità
- UK
- Luogo di residenza
- London, England, UK
- Attività lavorative
- novelist
- Agente
- Harry Illingworth (DHH Literary)
- Breve biografia
- Stuart Turton is an English internationally bestselling author and journalist.
Turton's debut novel, The Seven Deaths of Evelyn Hardcastle (released in the US as The 7 1/2 Deaths of Evelyn Hardcastle) won the First Novel Award at the 2018 Costa Book Awards and has sold in 28 languages. Since publication, it has sold over 200,000 copies in the UK. In an interview, given to The Guardian newspaper, he described writing the book as "just awful".
Turton was born and raised in Widnes, England and educated at The University of Liverpool, where he received a BA (Hons) in English and Philosophy. After graduating, he spent a year working as a teacher in Shanghai, before becoming a technology journalist in London. He moved to Dubai to become a travel journalist, living there for three years until he returned to London to write his first novel.
Accolades
The Seven Deaths of Evelyn Hardcastle won the Best First Novel prize in the 2018 Costa Book Awards and Best Novel in the 2018 Books Are My Bag Readers' Awards. That same year, it was shortlisted for a New Writers' Award at the Specsavers National Book Awards, Debut of the Year at The British Book Awards, and longlisted for a New Blood Dagger and Gold Dagger at the CWA Awards.
Val McDermid selected Turton to appear on her New Blood panel at the Theakstons Old Peculiar Crime Writing Festival. In 2019, it was shortlised for Best Debut Novel at the Strand Magazine Critics Awards and longlisted for The Glass Bell Award.
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Statistiche
- Opere
- 3
- Utenti
- 6,945
- Popolarità
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- Voto
- 3.8
- Recensioni
- 358
- ISBN
- 105
- Lingue
- 13
- Preferito da
- 1
Iniziamo dalla struttura del romanzo, che, come forse avrete saputo, si ispira al Cluedo. Nonostante temessi di fare casino tra parecchi personaggi, linee temporali spezzate e luoghi diversi, in realtà la trama segue un filo logico ben preciso e non è difficile da seguire una volta entratə nel meccanismo.
L’elemento sovrannaturale, che permette alla trama di assumere la sua conformazione peculiare, mi è sembrato piazzato lì al solo fine di intrecciare i fatti e cercare di buttare fumo negli occhi di chi legge. Sì, verso la fine c’è una spiegazione di come il protagonista e gli altri due siano finiti lì, ma mi è sembrata una supercazzola: un po’ perché è la spiegazione più banale possibile per giustificare l’esistenza di un loop temporale, un po’ perché dobbiamo dare per scontato un sacco di cose.
E questo è un altro problema del libro: per gran parte delle sue cinquecento pagine tu accetti l’esistenza di tutta una serie di eventi irrazionali, o che cercano di avere una spiegazione razionale, o addirittura che – guarda un po’! - accadono nel momento e nel luogo giusto ed è snervante. Restituisce proprio una sensazione di artificiosità che mi ha impedito di interessarmi più di tanto a cosa accadeva.
Infine, come ciliegina sulla torta, abbiamo anche una certa grossolanità nel presentare i vari indizi. Allora, ho iniziato ad annoiarmi durante la lettura abbastanza presto e non ho manco provato a capire il mistero di Blackheath House perché volevo solo finire il libro il prima possibile, ma niente di quanto ho letto mi ha sorpreso. Turton ha piazzato ben in evidenza qualunque indizio importante – ma proprio ehi, sono qui, ricordati di me – e in parecchi punti ho anticipato di pagine cosa sarebbe accaduto (mi ricorderò di questo libro per l’avvelenamento meno discreto della storia).
A parer mio, Turton ha cercato di mischiare due generi – giallo e fantasy – finendo per non gestire bene nessuno dei due: ha provato a nascondere le mancanze complicando all’inverosimile la narrazione degli eventi, ma si è cacciato in un gioco artefatto che quasi non sembra nemmeno letterario, vista anche la scarsa caratterizzazione dei personaggi. Non è proprio valso il mio tempo.… (altro)