Mario Rigoni Stern (1921–2008)
Autore di Il sergente nella neve
Sull'Autore
Fonte dell'immagine: http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Rigoni_Stern
Serie
Opere di Mario Rigoni Stern
1915-1918: la guerra sugli Altipiani: testimonianze di soldati al fronte (2000) — A cura di — 10 copie
Trilogia dell'altipiano: Storia di Tönle-L'anno della vittoria-Le stagioni di Giacomo (2010) 8 copie
Rigoni Stern Mario 1 copia
L' ultima partita a carte 1 copia
Il libro degli animali 1 copia
Uomini, boschi e api 1 copia
Il poeta segreto 1 copia
Opere correlate
1916, la Strafexpedition : gli altipiani vicentini nella tragedia della Grande Guerra (2003) — Prefazione — 1 copia
Etichette
Informazioni generali
- Data di nascita
- 1921-11-01
- Data di morte
- 2008-06-16
- Sesso
- male
- Nazionalità
- Italia
- Nazione (per mappa)
- Italia
- Luogo di nascita
- Asiago, Italia
- Attività lavorative
- scrittore
soldato - Premi e riconoscimenti
- Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2003)
Medaglia d'argento al Valor militare (1949)
Premio Feltrinelli (1997)
Premio Chiara alla carriera (2003)
Laurea Honoris Causa Università di Genova in Scienze Politiche (2007)
Laurea Honoris Causa Università di Padova scienze ambientali e forestali (1998) - Breve biografia
- Mario Rigoni Stern è nato ad Asiago (Vicenza) il primo novembre 1921. Trascorre l'infanzia tra i pastori e la gente di montagna dell’Altopiano di Asiago, appena terminata la Grande guerra.
«Per i lavori aiutavo in casa o nel negozio di generi alimentari che avevamo sulla piazza centrale del paese. Ma c’era anche da preparare la legna per l’inverno, tagliare il fieno…»
Nel 1938, entra alla Scuola Militare d’alpinismo di Aosta e, più tardi, combatte come alpino, nel battaglione Vestone, in Francia, Grecia, Albania, Russia. Fatto prigioniero dai tedeschi allorché l’Italia firma l’armistizio (8 settembre 1943), è trasferito in Prussia orientale. Rientra a casa, a piedi, il 5 maggio 1945.
“L’uomo dell’Altopiano” non si muove più dal suo paese natìo, dove risiede tuttora nella casa da lui stesso costruita; trova impiego al catasto comunale fino al 1970, e poi si dedica interamente al mestiere di scrittore.
Nel 1953, Elio Vittorini, dopo averlo definito scrittore non di vocazione, pubblica presso I Gettoni di Einaudi, il suo primo romanzo Il sergente nella neve, che presto diventa un classico della letteratura moderna italiana, e che narra, autobiograficamente, la storia di un gruppo di alpini italiani durante la ritirata di Russia.
Nel 1962, Stern dimostra il proprio genuino talento di narratore dando alle stampe Il bosco degli urogalli, che consacra quanto di personale e universale convive nei suoi scritti: il grande amore di un uomo per la propria terra. Il legame tra memoria e natura diventa infatti l’essenza delle sue opere.
La chiara e semplice rievocazione storico-personale continua con la Storia di Tönle (1978) — ritratto di un pastore attraverso le stagioni della vita che s’incrociano con la Grande Storia — un racconto dalla scrittura cristallina e di immensa efficacia narrativa
Il sottofondo di storie semplici e sofferte continua con L’anno della vittoria (1985) per concludersi con Le stagioni di Giacomo (1995), racconto del ritorno alla vita di una comunità.
Stern collabora tuttora con «La Stampa», per la quale ha scritto brevi racconti, oltre a dedicarsi a studi storici, tra cui il recente volume 1915/18. La guerra sugli Altipiani. Tra due guerre e altre storie riunisce cinquattotto storie scritte tra il 1975 e il 2000. Una buona parte di questi racconti è apparsa nel 1989 nella collana Terza Pagina del quotidiano torinese sotto il titolo di Il magico Kolobok.
Malato da tempo, la notizia della sua scomparsa, avvenuta ad Asiago il 16 giugno 2008, per espressa volontà dello scrittore, viene divulgata solo il 18, a funerali avvenuti. Una raccolta di firme presentata dal Gruppo Amici della Montagna, del Parlamento, aveva candidato Stern per la carica di senatore a vita.
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Se amate la natura, la montagna, o state semplicemente maledendo il caldo estivo e sognate fresche temperature d'alta quota, Il libro degli animali fa per voi. È un po' come avere accanto a voi un nonno che vi racconta delle sue “avventure” montane e delle storie che circolano in paese sui fatti capitati ad altr*.
Rigoni Stern, del quale non ho letto null'altro, nemmeno il suo celeberrimo Il sergente nella neve (ma provvederò), ha il piglio del narratore di storie, di quelli che ti accompagnano con la voce o la parola scritta dovunque vogliano, e tu li segui volentieri.
Infine, una nota di merito per Xavier de Maistre che ha illustrato questa edizione: le tavole sono bellissime, con animali resi in maniera realistica e con il gusto di un tempo antico. Un po' come le storie che accompagnano.… (altro)