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Wole Soyinka

Autore di Ake'. Gli anni dell'infanzia

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Sull'Autore

Wole Soyinka was born in Abeokuta, Ogun State of Nigeria on July 13, 1934. He attended Government College and University College in Ibadan before receiving a degree in English from the University of Leeds in England in 1958. He has held research and teaching appointments at several universities mostra altro including the University of Ibadan, the University of Ife, Cornell University, Emory University, the University of Nevada, Las Vegas, and Loyola Marymount. He is a distinguished playwright, poet, novelist, essayist, social critic, political activist, and literary scholar. His plays include The Swamp Dwellers, The Lion and the Jewel, A Dance of the Forests, The Bacchae of Euripides, A Play for Giants, Death and the King's Horsemen, From Zia with Love, The Beatification of Area Boy, and King Baabu. His collections of poetry include Idanre and Other Poems, A Shuttle in the Crypt, and Mandela's Earth and Other Poems. His novels include The Interpreters, which won the 1968 Jock Campbell Literary Award, and Season of Anomy. His autobiographical works include Ake: The Years of Childhood, Isara: A Voyage Around Essay, The Open Sore of a Continent: A Personal Memoir of the Nigerian Crisis, and You Must Set Forth at Dawn. His literary essays collections include Myth, Literature and the African World and Art, Dialogue and Outrage. During the civil war in Nigeria, he appealed for cease-fire in an article. Accused of treason, he was held in solitary confinement for 22 months. Two of his works, The Man Died: Prison Notes of Wole Soyinka and Poems from Prison, were secretly written on toilet paper and smuggled out of prison. He won the Nobel Prize for Literature in 1986. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: Photo by Chidi Anthony Opara / Flickr

Serie

Opere di Wole Soyinka

Interpreters (1965) 333 copie
L'uomo è morto (1972) 213 copie
Sul far del giorno (2006) 179 copie
The Lion and the Jewel (1962) 154 copie
Collected Plays 1 (1973) 142 copie
Season of Anomy (1973) 130 copie
Collected Plays 2 (1974) 111 copie
Africa (2012) 69 copie
Poems of Black Africa (1975) 64 copie
Madmen and Specialists (1743) 64 copie
Idanre and Other Poems (1967) 64 copie
A Shuttle in the Crypt (1972) 55 copie
Kongi's Harvest (1967) 43 copie
A Dance of the Forests (1963) 41 copie
The Road (1965) 33 copie
Six Plays (1984) 31 copie
Selected Poems (2002) 18 copie
Early Poems (1998) 13 copie
Naar Afrika (1998) 12 copie
Ogun Abibiman (1976) 9 copie
Five plays 8 copie
King Baabu (2002) 8 copie
Opera wonyosi (1981) 7 copie
Teatro (1987) 5 copie
A Scourge of Hyacinths (1999) 4 copie
Gekken & specialisten (2021) 1 copia
Vrijeme rasapa (2013) 1 copia
Tumači 1 copia
Alapata Apata (2015) 1 copia
A Democracy Day Primer (2019) 1 copia
Il peso della memoria (2007) 1 copia
Afrika'ya Dair (2018) 1 copia
Outsiders 1 copia
Outsiders 1 copia
Tolkene (1980) 1 copia
La ‰strada: teatro (1997) 1 copia
Tumaci 1 copia
Gedichten (1987) 1 copia
Salutation to the gut (2002) 1 copia

Opere correlate

The Art of the Personal Essay (1994) — Collaboratore — 1,382 copie
Il bevitore di vino di palma (1952) — Introduzione, alcune edizioni497 copie
African Folktales (1983) — Introduzione, alcune edizioni420 copie
Against Forgetting: Twentieth-Century Poetry of Witness (1993) — Collaboratore — 334 copie
L' ambigua avventura (1961) — Postfazione, alcune edizioni312 copie
The Vintage Book of Contemporary World Poetry (1996) — Collaboratore — 308 copie
Modern Poetry from Africa (1963) — Collaboratore — 266 copie
The Last Summer of Reason (2001) — Prefazione, alcune edizioni225 copie
Granta 108: Chicago (2009) — Collaboratore — 142 copie
An African Treasury (1960) — Collaboratore — 71 copie
Africa39: New Writing from Africa South of the Sahara (2014) — Introduzione — 65 copie
James Baldwin: The Legacy (A Touchstone book) (1989) — Prefazione — 56 copie
Postcolonial Plays: An Anthology (2001) — Collaboratore — 32 copie
One World of Literature (1992) — Collaboratore — 24 copie
African Literature: an anthology of criticism and theory (2007) — Collaboratore — 23 copie
Out of Bounds: British, Black, and Asian Poets (2012) — Collaboratore — 13 copie
Shakespeare and Race (2000) — Collaboratore — 11 copie
The word is here : poetry from modern Africa (1973) — Collaboratore — 5 copie

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Discussioni

Wole Soyinka returns to Biafra in All Books Africa (Ottobre 2007)

Recensioni

Il marchio editoriale Calabuig propone titoli di qualità delle letterature del mondo. "Gli interpreti" è la seconda opera di Soyinka che ha ripescato dai fuori catalogo Jaca Book (dopo "L’uomo è morto"). Si tratta del primo romanzo (1965) dell’autore – all’epoca già noto in campo poetico e soprattutto teatrale – che mette in campo cinque giovani uomini da poco rientrati in Nigeria dopo gli studi all’estero. Già serpeggia la disillusione dopo la recente indipendenza.
È un “romanzo” con le virgolette, perché non è palese la struttura di una storia che si sviluppa. Abbiamo piuttosto un mosaico di azioni e di dialoghi, con registri diversi e non sempre afferrabili di primo acchito (molto utile, per questo, l’Introduzione di Marco Grampa). Un’opera la cui lettura non va certo relegata ai… ritagli di tempo.… (altro)
 
Segnalato
Pier-Maria | 4 altre recensioni | Sep 25, 2017 |
L’aveva preannunciato e l’ha fatto. «Ho buttato via la mia green card. Con Trump alla presidenza lascio gli Usa. Ho orrore di quello che succederà, quindi torno da dove sono venuto», ha detto Akinwande Oluwole Babatunde Soyinka all’indomani della vittoria del 45° inquilino della Casa Bianca, confermando così la sua tempra civile, oltre che letteraria.
«In qualsiasi popolo che volontariamente si sottomette alla “quotidiana umiliazione della paura”, l’uomo muore», aveva scritto il futuro Nobel nigeriano esattamente quarantacinque anni prima, a sigillo della prima edizione del suo racconto di quasi due anni e mezzo di prigionia nel suo Paese – la maggior parte dei quali «in isolamento assoluto», come sottolineerà nella successiva autobiografia degli anni della maturità, Sul far del giorno (Frassinelli). Il contesto era allora quello della guerra del Biafra, quando il suo torto fu di invocare il bando della «fornitura di armi a tutte le parti della Nigeria, creando una terza forza che utilizzasse il conseguente stato di stallo militare per ripudiare e fermare sia la secessione del Biafra che la dittatura dell’esercito consolidata dal genocidio».
E L’uomo è morto è il titolo – per l’autore assolutamente “necessario” – di questa testimonianza drammatica e potente. Una detenzione dura, in cui s’intrecciano gli elementi autobiografici (indimenticabili le pagine sull’arresto da parte della «Gestapo di Lagos», con lo sbalordimento dell’allora già illustre carcerato nel ritrovarsi con vere catene alle caviglie: «L’avevo provato, così mi pareva, centinaia di anni prima») a quelli di analisi politica.
Un libro, ripubblicato ora a trent’anni dalla prima edizione italiana e mantenendo la prefazione di Oreste del Buono, che conserva l’attualità di un classico, al di là delle circostanze storiche (in parte) sorpassate. Come sostiene Luigi Sampietro nel suo saggio introduttivo, «L’uomo è morto è una pagina di storia che nel museo degli orrori del Novecento, sullo scaffale riservato alle atrocità poliziesche» va posta accanto a La confessione di Arthur London e ad Arcipelago Gulag di Solženicyn.
… (altro)
½
1 vota
Segnalato
Pier-Maria | May 24, 2017 |

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