Margaret Mahy (1936–2012)
Autore di The Seven Chinese Brothers
Sull'Autore
Margaret Mahy was born on March 21, 1936 in Whakatane, Bay of Plenty, New Zealand. She received a B.A. degree from the University of New Zealand. She worked as a nurse, an assistant librarian, and a children's librarian in England and New Zealand. Her first book, A Lion in the Meadow, was published mostra altro in 1969. She became a full-time author in 1980. During her lifetime, she wrote more than 120 children's books including The Haunting, The Changeover, Memory, The Seven Chinese Brothers, The Man Whose Mother Was a Pirate and A Summery Saturday Morning. She won the Esther Glen Award five times, the Carnegie Medal of the British Library Association three times, the Boston Globe-Horn Book Award, Hans Christian Andersen Award, and in 1999, she won the New Zealand Post Children's Book Award in two categories, Picture Book and Supreme Award. She died after a brief illness on July 23, 2012 at the age of 76. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: Courtesy of Allen and Unwin
Serie
Opere di Margaret Mahy
Mahy Magic : a Collection of the Most Magical Stories from the Margaret Mahy Story Books (1975) 10 copie
The horrible story and others : a collection of stories from the Margaret Mahy story books (1987) 6 copie
Braille at Bedtime : Chibbawokki rain and The Girl with the Green Ear Number 2 (1 vol Stock no.175) 2 copie
La bibliotecaria rapita 2 copie
my wonderful aunt story one 1 copia
The Father who walker on Hands 1 copia
Nur weg hier. ( Ab 12 J.) 1 copia
El secreto de la bibliotecaria 1 copia
Sunshine Books Set (The Mad Puppet, Tai Taylor is Born, Mr. Rumfitt, The Haunting of Miss Cardamon) 1 copia
Look Under V 1 copia
The Old Bus 1 copia
Las aventuras del cerdito ladrón 1 copia
Maddigan's Quest [TV show] 1 copia
Kiwi kids' collection 1 copia
Mr Rooster's Dilemma 1 copia
Secuestro de la bibliotecaria 1 copia
An troid ar an chnoc 1 copia
Opere correlate
Are Angels OK?: The Parallel Universes of New Zealand Writers and Scientists (2006) — Collaboratore — 15 copie
Monsters in the Garden : An Anthology of Aotearoa New Zealand Science Fiction and Fantasy (2021) — Collaboratore — 7 copie
Writing at the Edge of the Universe: Essays From the Creative Writing in New Zealand Conference (2004) — Collaboratore — 5 copie
Etichette
Informazioni generali
- Nome canonico
- Mahy, Margaret
- Nome legale
- Mahy, Margaret
- Data di nascita
- 1936-03-21
- Data di morte
- 2012-07-23
- Sesso
- female
- Nazionalità
- Nieuw-Zeeland
- Luogo di nascita
- Whakatane, New Zealand
- Luogo di morte
- Christchurch, New Zealand
- Luogo di residenza
- Governor's Bay, Banks Peninsula, New Zealand
- Istruzione
- Auckland University College
Canterbury University College (B.A. | 1955)
New Zealand Library School - Attività lavorative
- librarian
writer-in-residence (Canterbury University ∙ 1984)
children's book author - Organizzazioni
- Canterbury University
- Premi e riconoscimenti
- Hans Christian Andersen Award (2006)
Member, Order of New Zealand
Honorary Doctorate ( [1985])
Artists to Antarctica (1998/99)
Prime Minister's Award for Literary Achievement (2005)
May Hill Arbuthnot Lecturer (1989) (mostra tutto 8)
Margaret Mahy Medal ( [1991])
Sir Julius Vogel Award (Services to Science Fiction and Fantasy ∙ 2006)
Utenti
Discussioni
British YA novel from '80s - girl becomes a witch to save her little brother in Name that Book (Febbraio 2013)
RIP Margaret Mahy in The Green Dragon (Agosto 2012)
YA Sci-fi/Fantasy Alchemist??? in Name that Book (Agosto 2010)
Recensioni
Liste
Premi e riconoscimenti
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Statistiche
- Opere
- 262
- Opere correlate
- 25
- Utenti
- 11,561
- Popolarità
- #2,035
- Voto
- 3.8
- Recensioni
- 358
- ISBN
- 1,296
- Lingue
- 16
- Preferito da
- 24
Attenzione, attenzione, ho la netta sensazione di essermi casualmente imbattuta nell'avo, o in uno degli avi, di Twilight. Già, pare che, oltre ad avere uno stuolo foltissimo di emulatori e scopiazzatori (E.L. James, vecchia volpe!), la signora Meyer abbia pure degli illustri precedenti. Persone informate dei fatti fatemi sapere se c'è qualche notizia ufficiale sulla parentela tra le streghe de La figlia della luna e i vampiri sbrilluccicosi della Meyer!
Comunque, reminiscenze inquietanti a parte, la prima dichiarazione che mi sento di fare su La figlia della luna è: sembra scritto a caso. La Mahy voleva scrivere un romanzo su quella delicata fase nella vita in cui si è in bilico tra il fanciullo e l'adulto. Il risultato è un romanzo in bilico tra l'incomprensibile e il riprovevole.
La vicenda narrata è quella di Laura Chant, quattordicenne strafiga d'antan sotto mentite spoglie. Suo fratello minore viene colpito da una maledizione e la sua unica salvezza sarà Laura, opportunamente trasformata in una strega. Colui che la introdurrà nel mondo della magia è Sorensen, cattivo ragazzo d'antan con una madre e una nonna quanto meno bizzarre.
A differenza del castigato Edward Cullen, Sorensen, o Sorry (!), come lo chiama Laura, non fa altro che parlare di sesso. L'idea che mi sono fatta è che servisse a mascherare una disfunzione erettile. Nella migliore delle ipotesi, naturalmente. Nella peggiore, era soltanto un maniaco.
Infatti, nella sua ansia di descrivere le prime esperienze sessuali (almeno credo), la Mahy fa palpare il seno di Laura a Sorry. Così, a caso. Per quanto è rilevante ai fini della trama, o anche solo allo sviluppo dei personaggi e della loro relazione, potevano pure bersi una limonata fresca. Pensate forse che i due rimuginino su quanto avvenuto? Ma manco per idea! La prima palpatina è andata, passiamo ad altro, va'!
E l'altro consiste in alcune perle di saggezze delle quali avrei francamente fatto a di meno.
”Sono un grande ammiratore di Berkeley, il vescovo Berkeley, conosci? Saprò misurarmi con qualunque molestatore basandomi sulla teoria che essi sono solo delle idee nella mente di Dio: sicché, dato che i molestatori sono probabilmente atei, smetteranno di credere in se stessi e cesseranno di esistere.”
Chissà come se la giocherebbe la Mahy con i preti pedofili... Ah, già! Non esistono. Piazzate questa importante rivelazione tra “i musulmani sono terroristi” e “i comunisti mangiano i bambini”.
[...] e solo dieci giorni più tardi una studentessa del settimo anno, bruttina e grassottella, Jacynth Close, era stata malmenata e violentata tra gli alberi che orlavano la Riserva di Gardendale. A scuola circolavano battute crudeli su quanto doveva essere disperato quel violentatore, ma Laura era inorridita dall'ingiustizia del mondo: se mai un vantaggio c'era, nella bruttezza di Jacynth, doveva essere quello di salvarla da tanta brutalità, e invece non le era servito.
Non so da dove cominciare tanto è il disagio che mi mette addosso questo brano. Il pensiero di Laura avrebbe dovuto essere compassionevole? È rivoltante.
Non paga, poi, la Mahy rincara pure la dose: Ancora non si abituava, Laura, alle nuove, e per certi versi vistose, fattezze femminili che cominciavano da poco a sbocciare sul suo corpo di bambina, ma era costretta ad accettarne vantaggi e inconvenienti, nonché gli obblighi di cautela che le accompagnavano.
La cautela è consigliata a chiunque cammini in una strada buia, deserta e malfamata. Bambine o bambini, ragazzine o ragazzini, donne o uomini non fa differenza, purtroppo. Spero fortemente che la Mahy non volesse dire che è meglio bandire scollature e minigonne.
E ancora: ”Non ti pare un po' tardi, Chant, per far visita a un uomo nei suoi appartamenti?”
Questo è puro stile alla Edward Cullen: ridicolmente antiquato. Vorrebbe suonare inquietante e vagamente minaccioso, come si suppone che dovrebbe essere un cattivo ragazzo dal cuore di marzapane, ma il risultato è risibile.
”[...] anzi, taluni sostengono che perfino l'estremo, rantolante minuto, per doloroso che sia, ci permette di concludere la nostra esistenza nella grazia spirituale.”
Oh, un po' di insana cultura del dolore mi mancava proprio. Sai, Mahy, la gente dovrebbe essere libera di scegliere sul suo fine vita. C'è anche chi non crede nella grazia spirituale e vorrebbe morire con dignità. E c'è anche chi ci crede e vorrebbe comunque risparmiarsi inutili sofferenze. Così, tanto per dire. Da un libro rivolto a ragazzi dagli undici anni mi sarei aspettata un insegnamento alla scelta libera e consapevole, non la solita ramanzina moralista che, in realtà, non insegna un tubo.… (altro)