Delphine de Vigan
Autore di Gli effetti secondari dei sogni: romanzo
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Opere di Delphine de Vigan
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Informazioni generali
- Nome canonico
- Delphine de Vigan
- Altri nomi
- Delvig, Lou
- Data di nascita
- 1966-03-01
- Sesso
- female
- Nazionalità
- Frankrijk
- Nazione (per mappa)
- France
- Luogo di nascita
- Boulogne-Billancourt, Hauts-de-Seine, Île-de-France, Frankrijk
- Istruzione
- Ecole des hautes études en sciences de l'information et de la communication, Celsa (Formation)
- Attività lavorative
- Romancière
Scénariste - Relazioni
- Busnel, François (Compagnon)
- Organizzazioni
- Institut de sondage (Directrice d'études)
- Premi e riconoscimenti
- Prix Renaudot (2015)
- Breve biografia
- De Vigan wrote her first four novels by night while working at a public opinion firm in Alfortville by day. Her first published work, Jours sans faim (2001), was published under the pseudonym Lou Delvig, although since then she has written under her own name.[1]
Her breakthrough work was No et moi (2007), which won the Rotary International Prize in 2009 as well as France's prestigious Prix des libraires. The novel was translated into twenty languages and a film adaptation was released in 2010 (No et moi directed by Zabou Breitman).[1] Following the book's success, she became a full-time professional writer.
In 2011, her novel Rien ne s'oppose à la nuit ("Nothing holds back the night"), which deals with a family coping with a woman's bipolar disorder, won another clutch of French literary prizes, including the prix du roman Fnac, the prix Roman France Télévisions, the Grand prix des lectrices de Elle, and the Prix Renaudot des lycéens.
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Un racconto forte, di un dodicenne vittima degli errori dei genitori separati, incapaci oramai di comunicare. E che cerca in qualche modo di superare, garantendo una fedeltà quasi pericolosa ad ognuno dei dei.
«È strana, del resto, questa sensazione di quiete, quando finalmente emerge ciò che ci rifiutavamo di vedere ma era lì, sepolto poco lontano, questa sensazione di sollievo quando il peggio trova conferma»
«È strana, del resto, questa sensazione di quiete, quando finalmente emerge ciò che ci rifiutavamo di vedere ma era lì, sepolto poco lontano, questa sensazione di sollievo quando il peggio trova conferma»
Molto toccante, nonostante la protagonista sia una ragazzina, il mondo degli adolescenti che rappresenta è tutt'altro che stupido. Scorrevole e immensamente triste
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Premi e riconoscimenti
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Statistiche
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C'è una frase nel libro che ben sintetizza il significato della storia narrata: "A volte penso che diventare adulti non serve nient’altro che a questo: riparare le perdite e i danni originari. E mantenere le promesse del bambino che siamo stati."… (altro)