Carl Schmitt (1888–1985)

In questo breve libro un giurista tedesco, Carl Schmitt, analizza la storia dell’uomo e del suo nomos con una prospettiva, a prima vista, elementare: quella della terra e del mare, intesi come elementi primordiali nei quali collocare anche i concetti di spazio e tempo. E così Schmitt entra nella storia e con la storia ripercorre l’evoluzione del diritto naturale dell’uomo e delle sue dinamiche sociali; affascinato dalla dimensione del mare che nella storia assume un ruolo sempre più fondamentale. La visione di Schmitt è da una certa prospettiva quasi romantica, nonostante il rigore del filosofo e giurista tedesco. Molto interessante la postfazione di Franco Volpi nella quale vengono messi in risalto alcuni aspetti della teoria di Schmitt e il suo coinvolgimento nelle accuse che poi sfociarono nel processo di Norimberga circa un suo coinvolgimento nell’elaborazione delle teorie naziste.… (altro)