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Sergio Bonelli (1932–2011)

Autore di Zagor

204 opere 253 membri 17 recensioni

Sull'Autore

Opere di Sergio Bonelli

Zagor — Autore — 6 copie
Zagor: odissea americana (2005) — Autore — 6 copie
Mister No 5 copie
Maledetta galassia! — Prefazione — 3 copie
Tex: Golden Pass (2007) 2 copie
La città — Prefazione — 2 copie
La legge di Tex (1997) 2 copie
Tex: Uomini in guerra (2009) 1 copia
Tex I Grandi Nemici (2006) 1 copia
Mercurio Loi 12 (2018) 1 copia
Doppio gioco 1 copia
Lamano rossa 1 copia
Mister No (2018) 1 copia
Gli archivi Bonelli (2012) 1 copia
Tex. Duello al tramonto — Autore — 1 copia
Tex. Morte nel circo — Autore — 1 copia
Tex. Il re dei tiratori — Autore — 1 copia
Tex. Ombre di morte — Autore — 1 copia
Tex. Il popolo dell'abisso — Autore — 1 copia
Tex. Proteus — Autore — 1 copia
Tex. La legge di Roy Bean — Autore — 1 copia
Tex Missione suicida (2004) — Autore — 1 copia
Terrore 1 copia
Mister No. Yanoama (2017) 1 copia
Kultasola (2018) 1 copia
Indian circus 1 copia
Mister No: Mister No (2016) 1 copia
ZAGOR N.001 Zagor — Autore — 1 copia
ZAGOR N.002 Terrore — Autore — 1 copia
ZAGOR N.165 La resa dei conti — Autore — 1 copia

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Informazioni generali

Nome legale
Bonelli, Sergio
Altri nomi
Nolitta, Guido
Data di nascita
1932-12-02
Data di morte
2011-09-26
Luogo di sepoltura
Cimitero Monumentale, Milano, Italia
Sesso
male
Luogo di nascita
Milano, Lombardia, Italia
Luogo di morte
Monza, Lombardia, Italia
Relazioni
Bonelli, Gianluigi (father)

Utenti

Recensioni

Nell’ambito della mia passione per i fumetti e per i personaggi di Bonelli c’è un personaggio che più sento vicino; Mister No, pseudonimo di Jerry Drake, nato dal genio di Guido Nolitta, al secolo Sergio Bonelli. Qualche giorno fa sono stato a Milano e ho trovato il tempo per immergermi nel fantastico mondo di Tex e della sua grandissima casa editrice. Ma quanto mi innervosii quando una decina di anni fa proprio lui, Sergio Bonelli, annunciò la chiusura della serie; kill your sons diceva Lou Reed, ma caspita che c’entra quel mondo psichedelico con Manaus e il Piper di Drake; è il mercato bellezza, quello che ha distrutto la stampa. Si, però l’anno scorso, a Comicon passo per lo stand della Bonelli e mi trovo un bel volume cartonato Mister No, la giovinezza. E’ mio; e poi me lo gusto sullo scaffale, prima di Via Chiaia, poi allo studio, rimando la lettura, prendo tempo, un piacere è un piacere, va ritardato, come l’orgasmo. Ed eccolo qui un giovanissimo Jerry che si affaccia alla vita, sedici anni, padre in carcere e treno per l’Ovest, destinazione Buffalo, ma poi un occasionale incontro e si ferma a Nevada, un piccolo paese al centro del nulla. Tutto sembra andare per il meglio, ma è la giovinezza di Mister no, e quindi, succederà un bel pasticcio; ma quello che Masiero e Valdambrini sono maestri nel dipingere sono le sfumature del carattere di Jerry, quelle che lo renderanno il mio amico per la vita. E prima o poi ci vediamo a Manaus, giuro che ci vengo.… (altro)
½
 
Segnalato
grandeghi | Feb 4, 2019 |
Mister no è probabilmente il personaggio della Bonelli che preferisco. E da lui mi è nata la passione, solo teorica, per l’Amazzonia, augurandomi che, prima o poi, entrerà in campo anche la pratica. In questo albo vengono proposte tre storie, una lunga, “Tsantas”, e due brevi, di cui una a colori, “Amazzonia mon amour”. Nella storia lunga il nostro pilota fa da guida al fratello di un importante antiquario che è alla ricerca delle tsantas, le teste dei nemici che gli indios mummificano dopo averle sopposte ad un trattamento di riduzione; ottima la scelta dell’avventura, perché ci sta tutto il meglio del Mister No classico, il gusto per l’avventura, il senso della giustizia e il coraggio. La prima storia breve è Mister No, che è, di fatto, una prima introduzione alla storia del pilota americano, anche se, da lettore serio, so bene che verrà sviscerata nel corso della serie regolare. La terza storia, quella a fumetti, è un classico dello stile narrativo di Nolitta, alias Sergio Bonelli, quando deve prendere i fondelli i ricchi turisti che si trovano ad affrontare viaggi complessi. Ecco una cosa da fare, sistemare la mia collezione di Mister no.

Recensione del 29 aprile 2009
La chiusura di Mister No per me è stato un momento tristissimo. Perché proprio Mister No ha ispirato il viaggio della mia vita: in Amazzonia. Viaggio che farò, che devo fare, per il quale mi devo, seriamente, proprietario. Mister No, Jerry Drake, è un pilota americano che, stanco di tutto, va a vivere in Amazzonia e, per la precisione, a Manaus. Detto questo Mister No è tutto quello che un uomo vorrebbe essere: forte, coraggioso, leale, ama l’alcol e le donne, vive una vita avventurosa. Insomma, gli ingredienti per un grande fumetto ci sono tutti. E la ricetta dell’ottimo Guida Nolitta, alias Sergio Bonelli, è perfetta. E ne esce un amico, perché Mister No non è un semplice personaggio di un fumetto. Non è lontano come Corto Maltese o troppo dure come Tex. No, Mister No riesce a far sognare di essere se stessi proiettati nella giungla amazzonica. Le due storie proposte nell’album sono arcinote. Il che, onestamente, non influisce sul piacere della lettura. Insomma Nolitta riprende a farci sognare.
… (altro)
 
Segnalato
grandeghi | Jul 14, 2017 |
Mister No

Questo personaggio dei fumetti creato da Sergio Bonelli attraverso il suo alter ego Guido Nolitta tenne la scena in edicola per più di trent'anni ed è senz'altro il personaggio che meglio lo identificò.
La cosa eccezionale fu il grande successo che accolse questo personaggio, ed è difficile dire oggi quali furono le cose che colpirono di più i lettori di allora, parliamo della metà degli anni 70, sicuramente a giocare un ruolo determinante furono l'ambientazione decisamente fuori dall'usuale e il curioso soprannome affibbiato al protagonista da Sergio Bonelli, soprannome che si rivelò poi il vero identificativo per un bastian contrario qual'era Mister No!
Quello che rimane a tutt'oggi il vero interrogativo è come sia durato tanto il successo di un personaggio che tutto era meno che un eroe, inteso nel senso convenzionale del termine, anzi, come dirò anche più avanti, era un vero antieroe, beveva, fumava, i pochi soldi che riusciva a guadagnare li spendeva subito con gli amici e le donne, non aveva grandi ideali, avendo già provveduto gli uomini a distruggerglieli, non era un tipo pscologico alla Dylan dog, insomma, gli piaceva vivere alla giornata e si accontentava di poco!
Ma forse queste cose che ne decretarono il successo, non più in sintonia con i nuovi tempi, furono le stesse che portarono alla sua chiusura, decretata da Sergio Bonelli, per sua stessa ammissione, con grande amarezza, nonostante il cospicuo numero di copie ancora vendute.
Io sono stato un fedelissimo di Mister No dal primo numero all'ultimo, e a distanza di tanti anni provo ancora nostalgia per quella persona dall'enigmatico soprannome che sapeva ben coinvolgermi nelle sue strane avventure, in scenari per me totalmente sconosciuti.
In occasione della sua chiusura mi decisi a scrivere una lettera a Sergio Bonelli per ringraziarlo delle tante ore liete regalatemi con la lettura del suo personaggio, lettera che ahimé, non trovai poi il coraggio di spedire, e pensare che lui se ne faceva un vanto di leggere tutta la corrispondenza che gli arrivava.
La pubblico qui oggi, nel luogo secondo me più adatto, e sono sicuro che Sergio la leggerà e la apprezzerà.
Ciao Sergio...

Lettera a Bonelli
Caro Sergio, scusa il tono un po’ confidenziale, ho sempre seguito le tue vicende, intendo quelle della tua casa editrice, ho letto il mio primo Tex quando avevo 14 anni in poco tempo mi procurai tutti gli arretrati e da allora lo compro regolarmente in edicola, ma oggi se per la prima volta mi sento di scriverti è per parlarti di Mister No, avevo già colto i segnali di una sua prossima chiusura ma questo mese quando dalle anticipazioni ho capito che era arrivato l’inizio della sua ultima avventura ho provato un attimo di smarrimento, ho comprato il primo numero nel 1975 andavo ancora a scuola avevo 15 anni oggi ne ho 46, questo straordinario personaggio mi ha accompagnato durante gli anni più intensi della mia vita, sicuramente farò un po’ di retorica, ma in tutto quello che è stata la mia vita, lui ha rappresentato per me quei venti minuti mensili di vera evasione dagli assillanti problemi di tutti i giorni, inutile dirti quante volte avrei voluto mollare tutto per fare quello che ha fatto lui e andare a nascondermi nel più sperduto angolo della foresta amazzonica, ma non potendolo fare, mi sono riconosciuto in lui, nel suo carattere cosi scanzonato, nel suo vivere alla giornata, nel suo farsi paladino di tutte le possibili cause perse, un vero antieroe che tu con la tua fervida fantasia hai trasportato, permettendomi così di conoscerlo, nel fantastico mondo sudamericano della foresta amazzonica , negli incredibili tempi brasiliani, dandomi così lo stimolo a saperne di più e a conoscere meglio questo paradiso che oggi rischia di scomparire definitivamente. Leggerò avidamente le pagine che segneranno l’uscita di scena del mio amico, spero proprio che me lo abbiate sistemato bene! Mi rimarranno tutte le sue avventure ordinate sugli scaffali, e quando avrò voglia di evadere un po’ farò un giro sul Machu Picchu o all’isola di Pasqua, per rilassarmi risalirò il Rio Negro sulla mia canoa facendomi dondolare pigramente dalla corrente, magari alla ricerca di una piramide di qualche sperduta civiltà, o semplicemente ammirando l’immenso spettacolo della sterminata foresta amazzonica, una cosa è sicura, lui sarà sempre con me, pronto a cogliere gli attimi migliori di questa vita infernale e a dividere con me ogni minima emozione.
Ciao Sergio
12/12/2006 Anselmo Angelo
… (altro)
1 vota
Segnalato
barocco | Jun 27, 2017 |
Questo lungo viaggio dei classici del fumetto di Repubblica si conclude, così, con Mister No, l’eroe americano più antiamericano che esista, figlio prediletto di Guido Nolitta, al secolo Sergio Bonelli. La lunga storia proposta, Atlantico, è una sintesi perfetta del carattere di Jerry Drake. Un ricco uomo d’affari statunitense ha scelto come guida il nostro pilota per divertirsi con la pesca d’altura, ma è troppo semplice, vuole provare il brivido della pesca vera ed allora Mister No gli propone un’avventura con le Jangadas, piccole imbarcazioni a vela, con le quali i pescatori del nord est del Brasile vanno a pesca in mare aperto. Ma una compagnia internazionale di pescherecci ha deciso che questo tipo di pesca ostacola i loro piani ed allora Jerry Drake entra in azione, perdendo subito il cliente ed andandosi a mettere in un mare di guai. Ma alla fine le jangadas torneranno a dispiegare le proprie vele. Mister no è il mio personaggio preferito di tutte le serie Bonelli e questa splendida storia non richiede commenti, ma solo un altro, l’ennesimo, inchino, a Sergio Bonelli, in tutte le declinazioni.

Recensione del 6 gennaio 2008
Ma cosa potrò mai dire io di Mister No, se non stupendo, incredibile. Il padre di Sergio Bonelli, l’editore di Mister No, ha creato Tex immaginandosi il west come la montagna della Gallura. Ed io immagino, da vent’anni l’Amazzonia come me l’ha proposta Sergio Bonelli. La chiusura di Mister No per me è stata un trauma, come la partenza di un fratello, più di un amico. E si perché Mister No fa parte di me, della mia immaginazione. Bellissima questa storia tra i jangaderos, pescatori del nord est del Brasile. Immagino cosa sta combinando là uno come Lavitola, che il rispetto dei più deboli e della cultura non sa nemmeno cosa siano. Ma che dobbiamo fare? Lottiamo, per quanto possibile. Tra una cena con Masi ed un albo di Mister No preferisco il secondo. E quando non sarà più così ci sarà da preoccuparsi.
… (altro)
 
Segnalato
grandeghi | Mar 18, 2016 |

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