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Theodor Mommsen (1817–1903)

Autore di Storia di Roma

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Sull'Autore

Fonte dell'immagine: Courtesy of the NYPL Digital Gallery
(image use requires permission from the New York Public Library)

Opere di Theodor Mommsen

Storia di Roma (1854) 404 copie
Römisches Strafrecht (1899) 5 copie
Römisches Staatsrecht (1979) 4 copie
Das Weltreich der Römer (1990) 4 copie
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A History of Rome (2010) 3 copie
Diktátoři (1996) 3 copie
L'impero di Roma (2016) 3 copie
Römisches Staatsrecht (1998) 2 copie
Le opere 2 copie
Scipione 1 copia
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Codex Theodosianus. (2005) 1 copia
Romersk historia. 1 (1985) 1 copia
[Dl.] 2 1 copia
History of Nations; Rome (1936) 1 copia
Opere 1 copia

Opere correlate

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Informazioni generali

Nome legale
Mommsen, Christian Matthias Theodor
Altri nomi
Моммзен, Теодор
Data di nascita
1817-11-30
Data di morte
1903-11-01
Sesso
male
Nazionalità
Germany
Nazione (per mappa)
Germany
Luogo di nascita
Garding, Schleswig, Deutschland
Luogo di morte
Charlottenburg, Berlin, Deutschland
Luogo di residenza
Berlin, Germany
Istruzione
University of Kiel
Attività lavorative
historian
Relazioni
Mommsen, Wilhelm (grandson)
Premi e riconoscimenti
Nobelprijs voor Literatuur (1902)

Utenti

Recensioni

Essendo trascorso più di un secolo e mezzo dalla prima uscita, la monumentale storia della Roma repubblicana scritta dal premio Nobel tedesco patisce un po’ il tempo passato, sia per l’evoluzione delle scoperte scientifiche, sia (seppur molto meno) per le trasformazioni del pensiero in materia, ma resta un’opera che merita di essere letto senza farsi spaventare dalla dimensione perché – in aggiunta ai suoi comunque notevolissimi pregi storiografici – si dimostra in innumerevoli parti un testo di elevato valore letterario. Malgrado la traduzione in mio possesso risalga al ventennio fascista (con tanto di polemichette nazionaliste sparse qua e là), la scrittura di Mommsen mostra di unire alla cura maniacale dello studioso il coinvolgimento e l’entusiasmo dell’appassionato, narrando i sette secoli che precedono la morte di Cesare come se si trattasse di cronaca viva piuttosto che un pezzo di classicità: per tale scopo, risulta fondamentale il continuo inquadramento sociale e psicologico realizzato analizzando oltre agli eventi anche le modifiche via via intercorse nella sfera dell’arte, della religione, dell’economia e – più in generale – delle relazioni interpersonali. Dal punto di vista temporale, il lavoro prende le mosse non ‘ab Urbe condita’, ma dai decenni precedenti, attraverso l’accurato tratteggio delle tribù presenti nell’Italia centro-meridionale e dei rapporti fra di loro e con i Greci, per giungere sul limitare delle idi di Marzo: quasi che l’autore non se la fosse sentita di raccontare la caduta del suo idolo assoluto, Giulio Cesare, e del dominio ‘illuminato’ che egli esercitava sugli ormai vastissimi possedimenti di Roma. Lo storico difatti non si fa pregare a mettre in chiaro le proprie simpatie e antipatie, a volte sottolineate dal semplice mutare dello stile nel racconto, in un’esposizione che è tutto meno che asettica sebbene sempre precisa e documentatissima (il corpo delle note è imponente, una sorta di libro nel libro): su alcune posizioni si può discutere, ma quel che conta è chi scrive cerca con costanza di farle discendere dai fatti. Allo stesso modo, vengono enfatizzate le innumerevoli vergogne disseminate lungo l’esistenza della repubblica romana, laddove il sangue correva a fiumi a causa di errori, ignavia, avidità: dalla dissennata condotta della guerra annibalica alle doppiezze in politica estera, dalla gratuita distruzione di Corinto alla ferocia delle guerre civili che, si sa, in materia sono in ogni tempo le peggiori. Seppur cresciuto in una società meno sensibile della nostra su certi temi, Mommsen narra con una punta di sgomento i massacri indiscriminati e le persecuzioni feroci che contrassegnarono con frequenza impressionante tutto il periodo – non che i due millenni successivi siano stati meglio, ma questo è un altro discorso – completando così un grande affresco di un mondo da noi più lontano di quanto si possa comunemente pensare malgrado vi siano saldamente piantate le nostre radici.… (altro)
1 vota
Segnalato
catcarlo | 1 altra recensione | Jul 28, 2016 |
Testo fondamentale per capire la storia di Roma
 
Segnalato
dddedalus | Sep 22, 2015 |

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