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Sull'Autore

Comprende i nomi: F. Laroui, Laroui Fouad

Opere di Fouad Laroui

Un anno con i francesi (2010) 58 copie
Judith en Jamal (1998) 20 copie
Over het islamisme (2006) 13 copie
La vieille dame du riad (2011) 8 copie
L'estetica radicale (2009) 7 copie

Opere correlate

Marrakech Noir (2018) — Collaboratore — 32 copie
De vertelling (2001) — Collaboratore — 4 copie

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Recensioni

Strano

Questo libretto del romanziere marocchino Fouad Laroui è strano, perché è in un certo senso un saggio scientifico/filosofico - Laroui ha una formazione scientifica - che riprende il concetto della follia che assale i matematici quando cercano di toccare con mano l'infinito. Occhei, il concetto è più che abusato, e comunque è falso: quello che però è interessante è che nei tanti capitoletti di due o tre pagine di cui il testo è composto Laroui ha un approccio "mussuilmano" al tema, tanto che cita spessissimo Averroè, che a quanto pare è abbastanza reietto anche nella cultura araba. (Scusate la terminologia impropria). Insomma, una specie di misticismo di tipo diverso da quello a cui siamo abituati, e proprio per questo più interessante, nonostante la tesi di Laroui mi pare un po' forzata anche rispetto agli esempi che porta nell'ultima parte del libro. È però vero che in fin dei conti per lui i matematici sono quelli più vicini a Dio, e come faccio a non apprezzarlo? Buona la traduzione di Cristina Vezzaro e Luigi Civalleri (che immagino abbia controllato la parte più strettamente matematica).… (altro)
 
Segnalato
.mau. | May 16, 2023 |
Libri come questo contribuiscono alla dignità del genere “raccolta di racconti”. L’autore – marocchino, di professione economista oltre che scrittore di lingua francese (già candidato al premio Goncourt) - in queste otto piccole storie si rivela un maestro di ironia. La sua satira sociale si sviluppa in un crescendo a partire da microepisodi od osservazioni di alcuni amici seduti a un caffè di Casablanca. Una unità di luogo che non gli impedisce di allargarsi fino a Marsiglia e Amsterdam, o di intrecciarsi con questioni come la cattura di Saddam Hussein o Al-Qaeda.
«Scrivo per denunciare situazioni che mi colpiscono. Per snidare la stupidità sotto ogni sua forma», ha dichiarato. E sa farlo con il giusto tono di levità, con una costante attenzione a una umanità fatta di singoli uomini e donne.
… (altro)
 
Segnalato
Pier-Maria | 1 altra recensione | Sep 20, 2015 |

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