Fouad Laroui
Autore di The Curious Case of Dassoukine’s Trousers
Sull'Autore
Opere di Fouad Laroui
Les dents du topographe 1 copia
The Curse of The Moroccan Writer 1 copia
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Etichette
Informazioni generali
- Nome canonico
- Laroui, Fouad
- Data di nascita
- 1958
- Sesso
- male
- Nazionalità
- Marokko (geboren)
Nederland (paspoort) - Luogo di residenza
- Oujda, Marokko
Parijs, Frankrijk
Amsterdam, Noord-Holland, Nederland - Attività lavorative
- Econoom (UvA)
Schrijver - Organizzazioni
- University of Amsterdam
- Premi e riconoscimenti
- E. du Perron-prijs (2002)
Utenti
Recensioni
Premi e riconoscimenti
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Statistiche
- Opere
- 35
- Opere correlate
- 2
- Utenti
- 319
- Popolarità
- #74,135
- Voto
- 3.5
- Recensioni
- 17
- ISBN
- 69
- Lingue
- 5
Questo libretto del romanziere marocchino Fouad Laroui è strano, perché è in un certo senso un saggio scientifico/filosofico - Laroui ha una formazione scientifica - che riprende il concetto della follia che assale i matematici quando cercano di toccare con mano l'infinito. Occhei, il concetto è più che abusato, e comunque è falso: quello che però è interessante è che nei tanti capitoletti di due o tre pagine di cui il testo è composto Laroui ha un approccio "mussuilmano" al tema, tanto che cita spessissimo Averroè, che a quanto pare è abbastanza reietto anche nella cultura araba. (Scusate la terminologia impropria). Insomma, una specie di misticismo di tipo diverso da quello a cui siamo abituati, e proprio per questo più interessante, nonostante la tesi di Laroui mi pare un po' forzata anche rispetto agli esempi che porta nell'ultima parte del libro. È però vero che in fin dei conti per lui i matematici sono quelli più vicini a Dio, e come faccio a non apprezzarlo? Buona la traduzione di Cristina Vezzaro e Luigi Civalleri (che immagino abbia controllato la parte più strettamente matematica).… (altro)