Walt Kelly (1913–1973)

Nella palude di Okofenokee esiste il mondo di Pogo, con l’alligatore Alberto, il porcospino Crispino, il cane Beauregard, il gufo Howland Owl e la tartaruga Churchy la femme. La scuola della Disney si vede nelle strisce di Walt Kelly, non è solo nel nome; ma nella capacità di calare vizi e virtù dell’uomo in un mondo improbabile popolato da animali che, come gli uomini, si contraddicono. Kelly ha una visione chiaramente più politica e disincantata del mondo rispetto all’universo della Disney; Pogo e i suoi amici si muovono tra processi, inquinamento ambientale, da risolvere evitando di respirare, scalate al potere e varie umanità. In questo albo vengono proposte due storie lunghe, “prigioniero d’amore” e “l’ininquinabile Pogo” e due storie brevi: “I kluck Klams” e “una dieta sui generis”. Lettura gradevole, ma a mio avviso le storie di Pogo sono nate per essere pubblicate sotto forma di striscia nei quotidiani e scontano l’edizione integrale che, a volte, diventa ripetitiva.

Recensione del 01 novembre 2019
Un mondo di animali, come quello del più famoso Walt, Disney. Ma un mondo di animali meno vicini alla semplicità degli animali stessi e molto più simile a quello degli uomini. Molto più simile. Un fumetto tipicamente, squisitamente, americano, o meglio, statunitense. Ma un fumetto nelle perifrasi e nelle iperbole cerca di dipingere gli States come sono, con i pregi e con i difetti. Ambientato a Okeferokee, vicino a Waykron, in una palude della Georgia, Pogo ha riscosso un grandissimo successo, con le sue incredibili storie di animali; l’alligatore Alberto, il porcospino Crispino, il cane Bearegard, la tartaruga Churchy La Femme. C’è la secessione, o meglio un tentativo di secessione, la rivolta contro l’inno, il tentativo di sovvertire l’ordine così come è costituito. E’ c’è la naturale reazione, figlia della tendenza naturale degli statunitensi e conservare. L’intera raccolta, però, si dimostra, a tratti, un po' noiosa.… (altro)