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Don DeLillo

Autore di Rumore bianco

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Sull'Autore

Don DeLillo was born in the Bronx, New York on November 20, 1936. He received a bachelor's degree in communication arts from Fordham University in 1958. After graduation, he was a copywriter for an advertising company and wrote short stories on the side. His first story, The River Jordan, was mostra altro published two years later in Epoch, the literary magazine of Cornell University. His first novel, Americana, was published in 1971. His other works include Ratner's Star, The Names, Libra, Underworld, The Body Artist, Cosmopolis, Falling Man, Point Omega, and The Angel Esmeralda, a collection of short stories. He won several awards including the National Book Award for fiction in 1985 for White Noise, the PEN/Faulkner Award in 1992 for Mao II, the PEN/Saul Bellow Award for Achievement in American Fiction in 2010, and the inaugural Library of Congress Prize for American Fiction in 2013. (Bowker Author Biography) mostra meno

Opere di Don DeLillo

Rumore bianco (1984) 11,001 copie
Underworld (1997) 7,965 copie
Libra (1988) 3,686 copie
L'uomo che cade (2007) 2,883 copie
Cosmopolis (2003) 2,481 copie
The Body Artist (2001) 2,432 copie
Mao 2. (1991) 2,363 copie
The Names (1982) 1,375 copie
Americana (1971) 1,191 copie
Punto omega (2010) 1,180 copie
Zero K (2016) 971 copie
La stella di Ratner (1976) 843 copie
Great Jones street (1972) 817 copie
End zone (1972) 758 copie

Opere correlate

The Story and Its Writer: An Introduction to Short Fiction (1983) — Collaboratore — 1,133 copie
Secret Ingredients: The New Yorker Book of Food and Drink (2007) — Collaboratore — 536 copie
American Gothic Tales (1996) — Collaboratore — 459 copie
Baseball: A Literary Anthology (2002) — Collaboratore — 337 copie
The Best American Short Stories 1995 (1995) — Collaboratore — 302 copie
Writing New York: A Literary Anthology (1998) — Collaboratore — 281 copie
The Best American Nonrequired Reading 2011 (2011) — Collaboratore — 237 copie
The Secret History of Science Fiction (2009) — Collaboratore — 196 copie
Granta 117: Horror (2011) — Collaboratore — 174 copie
Granta 25: The Murderee (1988) — Collaboratore — 162 copie
Granta 34: Death of a Harvard Man (1990) — Collaboratore — 159 copie
Granta 108: Chicago (2009) — Collaboratore — 142 copie
Norton Introduction to the Short Novel (1982) — Collaboratore, alcune edizioni98 copie
Great Esquire Fiction (1983) — Collaboratore — 70 copie
After Yesterday's Crash: The Avant-Pop Anthology (1995) — Collaboratore — 66 copie
Granta 11: Greetings From Prague (1984) — Collaboratore — 60 copie
Granta 147: 40th Birthday Special (2019) — Collaboratore — 56 copie
Introducing Don DeLillo (1991) — Collaboratore — 40 copie
Cosmopolis [2012 film] (2012) — Original book — 38 copie
The Good Parts: The Best Erotic Writing in Modern Fiction (2000) — Collaboratore — 34 copie
Antaeus No. 75/76, Autumn 1994 - The Final Issue (1994) — Collaboratore — 32 copie
The Paris Review 167 2003 Fall (2003) — Collaboratore — 14 copie
Cutting Edges: Young American Fiction for the 70's (1973) — Collaboratore — 8 copie
Grand Street 73: Delusions (1899) — Collaboratore — 8 copie
Hebbes 2 : 15 smaakmakers voor het voorjaar — Collaboratore — 3 copie
Racconti di cinema (2014) — Collaboratore — 3 copie
Black Clock 4 (2005) — Collaboratore — 2 copie

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Informazioni generali

Utenti

Discussioni

Group Read, March 2018: Underworld in 1001 Books to read before you die (Marzo 2018)
White Noise by Don DeLillo, (Bowie's Top 100 for June) in 75 Books Challenge for 2016 (Giugno 2016)

Recensioni

libro difficile da leggere, ma forse è proprio Delillo che scrive in questo modo dicamo cosi strappato. sicuramente qui ci si avvicina già la scrittura post-moderna. realtà e finzione si accostano e spesso non comprendi le sequenze, dinamiche allacci alla trama. ma va preso cosi. il protagonista, rampante affarista di borsa che passa dentro la sua limousine l'intera giornata scontrandosi con manifestanti anarchici problemi matrimoniali e di amori improvvisi (escort e altro) sembra precedere i tempi degli scandali della leimann brothers. un libro visionario ma difficile ripeto. ci hanno tratto anche un film. per ultimo la copertina del supercorallo è azzeccatissima, complimenti.… (altro)
 
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raix | 42 altre recensioni | Apr 7, 2021 |
"Ma forse si sbagliava su ciò che era ordinario. Forse niente lo era. Forse esisteva una piega profonda nella trama delle cose, nel modo che hanno le cose di attraversare la mente, che è poi anche l'unico posto in cui esiste in maniera significativa "
 
Segnalato
ShanaPat | 91 altre recensioni | Jun 29, 2020 |
Pretenzioso, a partire dal titolo
Secondo tentativo con De Lillo, fallito come il primo (‘Rumore Bianco’, abbandonato). Un tema astratto come quello del tempo e del rapporto tra percezione e realtà è oggettivamente difficile da affrontare in un opera di narrativa. Sul tempo si è cimentato, con risultati non eccelsi, ma comunque a mio avviso migliori anche Mc Ewan (‘Bambini nel tempo’). In questo caso sono arrivata alla fine del libro solo grazie alla brevità del testo, che ho trovato pretenzioso, pretestuoso e presuntuoso. Da come scrive è evidente che De Lillo si atteggia a grande ma, se lo è, la sua grandezza resta per me inconoscibile. Ed è destinata a rimanere tale perché non ci saranno altri tentativi. Punto e a capo.… (altro)
 
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Marghe48 | 44 altre recensioni | Sep 2, 2017 |
Novecento pagine (o quasi), la maggior parte delle quali scritte fitte. Il romanzo postmoderno. Il Grande Romanzo americano. L’intrecciarsi di storie, e qua e là della Storia, senza che ci sia una vera storia. Uno stile narrativo a intarsio, che alterna argomenti non solo tra i capitoli, ma anche tra i paragrafi. Sarebbero molti i motivi per prendere con le pinze questo librone e io l’ho fatto, lasciandolo ad attendere il momento buono per oltre dieci anni: una volta apertolo, è bastato il tempo per mettersi in sintonia con il ritmo lento e avvolgente di una scrittura non facile ma che sa ammaliare, costellata com’è di metafore ed efficace nel racconto di sensazioni e di sentimenti ancor più che dei fatti, e tutto è filato via (abbastanza) liscio. Con il pretesto – peraltro sovente dimenticato – di una palla da baseball, DeLillo racconta all’indietro quarant’anni e più di Stati Uniti d’America nel Novecento, dalla metà dei novanta agli inizi degli anni cinquanta. O meglio sarebbe dire le vite, o alcuni spezzoni di vita, di un gruppo di statunitensi - le passioni, i sentimenti, le gioie, i dolori – e le loro interazioni con il mondo che li circonda. Qui sta il fascino di questo lunghissimo racconto, dove la narrazione dei momenti storici attraverso i piccoli personaggi fa venire in mente certi film di Altman, primo fra tutti ‘America oggi’: un fascino tale da far dimenticare i momenti di stanca che pure ci sono, come, ad esempio, un po’ tutte le pagine che riguardano Klara Sachs. Altre parti sono invece molto belle, a partire dal prologo, che racconta una partita di baseball e riesce ad appassionare pure chi nulla ha a che spartire con palle e mazze grazie anche alla capacità di descrivere la psicologia da stadio. E non è da meno la narrazione della vita nel Bronx dove, sulle strade in cui è cresciuto l’autore suo coetaneo, vive la sua giovinezza il protagonista (sui generis) Nick Shay che finirà, dopo alcune peripezie, a lavorare nell’industria dello smaltimento rifiuti. La spazzatura e i problemi che derivano dal suo aumento è infatti un altro dei motivi conduttori del libro, come se DeLillo volesse ricordare che ha ben presente il mondo di oggi e, se si sta guardando indietro, lo fa anche per cercare di capire il presente.… (altro)
 
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catcarlo | 84 altre recensioni | Oct 6, 2016 |

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