Immagine dell'autore.
63+ opere 332 membri 14 recensioni

Recensioni

Italiano (11)  Inglese (3)  Tutte le lingue (14)
Mostra 11 di 11
Gente in Aspromonte è una raccolta di racconti ambientati nella Calabria degli anni Cinquanta. L’autore ci mette molto mestiere e, chiaramente, negli anni in cui scrive, è aiutato da un contesto politico molto favorevole. Ritratti precisi, gradevoli, una lettura facile è il risultato sicuramente positivo di questo lavoro. Ma a ben vedere gli manca il cuore, per assurdo, troppo dialetto calabrese, troppo chiuso su sé stesso, anche i racconti migliorano risentono di questa lacuna che permea tutto il libro. E non è una lacuna da poco. I racconti sono ben fatti, come detto, le piccole tragedie che nascono dalle piccole cose che connotano il vissuto della povera gente, i buoi che cadono da un dirupo e perdono valore, l’emigrazione, il rapporto con le zingare, la gentilezza delle puttane, emarginate nei paesi, un libro che va giù semplice, semplice, ma che, come detto, non emerge mai.½
 
Segnalato
grandeghi | 4 altre recensioni | Sep 29, 2020 |
 
Segnalato
ScarpaOderzo | 4 altre recensioni | Apr 13, 2020 |
Romanzo di formazione pubblicato per la prima volta nel 1946, 'L'età breve', prima e più compiuta tappa della trilogia delle 'Memorie del mondo sommerso', segna il passaggio di Corrado Alvaro da scrittore 'regionale' a scrittore di ben più ampia rilevanza. Nella vicenda di Rinaldo Diacono, ragazzo calabrese espulso dal collegio per aver scritto deliranti storie d'amore a una giovanissima e ripreso in famiglia a condizione di tener nascosta l'infamante interruzione degli studi, Alvaro mette in luce il falso moralismo, la mistificazione, il culto dell'apparenza di certa società meridionale. Diario del difficile passaggio dall'adolescenza all'età adulta e di una sofferta scoperta della sessualità, questo romanzo coglie il momento di transizione di una società contadina che sogna di rompere il proprio isolamento e tenta la strada del riscatto sociale attraverso la cultura. Introduzione di Paolo Mauri. Bibliografia di Massimo Onofri. Cronologia di Pietro De
 
Segnalato
kikka62 | 2 altre recensioni | Feb 29, 2020 |
«Quello di Gente in Aspromonte è un mondo arcaico... un mondo chiuso, primitivo, elementare, dove i rapporti sociali erano duri, anzi spietati e le ingiustizie profonde. Ma esso possedeva anche i suoi valori, una sua bellezza, le sue segrete dolcezze... Perciò se su di esso non c’è da piangere, dice Alvaro, bisogna tuttavia custodirne generosamente la memoria. Ed è perciò, anche, che quello descritto in Gente in Aspromonte è un mondo severamente giudicato, ma in pari tempo amorosamente rivissuto, in un perpetuo ondeggiamento dei sentimenti, in un continuo oscillare tra il moralismo e il lirismo e in un altrettanto continuo contrastare tra l’uomo moderno e l’antico che convivevano in Alvaro». (Dall’introduzione di Mario Pomilio)
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | 4 altre recensioni | Dec 8, 2019 |
(San Luca, Reggio Calabria, 1895 - Roma 1956) scrittore italiano. Combatté nella prima guerra mondiale, e da quella amara esperienza nacquero le sue Poesie grigioverdi (1917). Collaborò al «Mondo» di G. Amendola e tra il 1930 e il 1935 viaggiò all’estero come inviato speciale di grandi quotidiani. Nel ’46-47 diresse il quotidiano «Risorgimento» e fece le sue prime esperienze narrative con i suggestivi racconti de L’amata alla finestra (1929), ispirati alla sua terra d’origine e ai suoi antichi miti; ma rivelò una maggiore originalità di temi e di linguaggio con Gente in Aspromonte (1930), in cui la rappresentazione realistica della vita calabrese si fonde con la rievocazione sentimentale di un mondo popolare arcaico e magico. La tecnica narrativa, capace di unire coralità e sottigliezza di analisi, mostra di far tesoro delle più avanzate esperienze della cultura europea. Dopo L’uomo è forte (1938), romanzo dell’angoscia collettiva dai toni allegorico-politici, e i racconti di Incontri d’amore (1940), la tematica regionale si arricchisce di più pungenti implicazioni sociali e psicologiche, come nella trilogia di romanzi L’età breve (1946), Mastrangelina (1960) e Tutto è accaduto (1961), che narra le esperienze di un giovane calabrese inurbato. A. scrisse anche opere di carattere saggistico e diaristico (Itinerario italiano, 1933; Quasi una vita. Giornate di uno scrittore, 1951, premio Strega; Il nostro tempo e la speranza, 1952) e un romanzo rimasto incompleto, Belmoro (1957), in cui tentò il genere fantastico-grottesco, ricorrendo alla forza del paradosso per denunciare le costrizioni e le degenerazioni della società dei consumi. Nel testo teatrale Lunga notte di Medea (1949) propose una rilettura critica della mitologia classica.
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | Oct 4, 2019 |
Seconda parte del ciclo narrativo "Memorie del mondo sommerso", che, facendo leva sull'autobiografia, racconta le vicende di Rinaldo Diacono dall'infanzia e dall'adolescenza trascorse in un paese del Sud e in un collegio vicino a Roma alla difficile giovinezza e all'età adulta nella capitale in pieno fascismo. Tema centrale di "Mastangelina" è la descrizione di "un uomo meridionale di fronte alla donna", avvertita da Rinaldo come figura mitica e lontana. Inevitabilmente l'erotismo s'intreccia ad aspetti materni ed ossessivi, e lo sconvolgimento dei sensi e dei sentimenti che ne deriva costituisce un momento essenziale nel cammino di crescita di questo ragazzo del Sud.
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | Oct 4, 2019 |
Gente in Aspromonte è una raccolta di racconti dello scrittore calabrese Corrado Alvaro, ed è considerata tra le più alte espressioni della letteratura meridionalistica, esempio di neorealismo novecentesco. Pubblicato per la prima volta a Firenze da Le Monnier nel 1930, è un’opera che racconta la difficile vita dei pastori in Aspromonte, nei primi del Novecento che vivono nelle case costruite di frasche e di fango, dormono insieme agli animali e vanno in giro coi lunghi cappucci attaccati ad una mantelletta triangolare che protegge le spalle.
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | 4 altre recensioni | Oct 4, 2019 |
Romanzo di formazione pubblicato per la prima volta nel 1946, "L'età breve", prima e più compiuta tappa della trilogia delle "Memorie del mondo sommerso", segna il passaggio di Corrado Alvaro da scrittore "regionale" a scrittore di ben più ampia rilevanza. Nella vicenda di Rinaldo Diacono, ragazzo calabrese espulso dal collegio per aver scritto deliranti storie d'amore a una giovanissima e ripreso in famiglia a condizione di tener nascosta l'infamante interruzione degli studi, Alvaro mette in luce il falso moralismo, la mistificazione, il culto dell'apparenza di certa società meridionale. Diario del difficile passaggio dall'adolescenza all'età adulta e di una sofferta scoperta della sessualità, questo romanzo coglie il momento di transizione di una società contadina che sogna di rompere il proprio isolamento e tenta la strada del riscatto sociale attraverso la cultura.
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | 2 altre recensioni | Oct 4, 2019 |
Romanzo di formazione pubblicato per la prima volta nel 1946, "L'età breve", prima e più compiuta tappa della trilogia delle "Memorie del mondo sommerso", segna il passaggio di Corrado Alvaro da scrittore "regionale" a scrittore di ben più ampia rilevanza. Nella vicenda di Rinaldo Diacono, ragazzo calabrese espulso dal collegio per aver scritto deliranti storie d'amore a una giovanissima e ripreso in famiglia a condizione di tener nascosta l'infamante interruzione degli studi, Alvaro mette in luce il falso moralismo, la mistificazione, il culto dell'apparenza di certa società meridionale. Diario del difficile passaggio dall'adolescenza all'età adulta e di una sofferta scoperta della sessualità, questo romanzo coglie il momento di transizione di una società contadina che sogna di rompere il proprio isolamento e tenta la strada del riscatto sociale attraverso la cultura.
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | 2 altre recensioni | Oct 4, 2019 |
Premio Strega 1951
 
Segnalato
casafallai | Feb 27, 2019 |
«La mancanza di senso della realtà del popolo italiano è un fatto che oggi stupisce qualsiasi osservatore. Questo popolo, ritenuto o che si stima pratico, realistico, machiavellico, sta dando una delle prove più clamorose della sua estrema ingenuità, se questa parola conviene a chi è sommerso nella più grande catastrofe della sua storia .. '.»
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | Dec 2, 2013 |
Mostra 11 di 11