Jessica Abel
Autore di La Perdida
Sull'Autore
Fonte dell'immagine: Luigi Novi
Serie
Opere di Jessica Abel
Drawing Words and Writing Pictures: Making Comics: Manga, Graphic Novels, and Beyond (2008) 308 copie
Comics from Ox-Bow 1 copia
Missive Device #17: Artbabe 1 copia
Artbabe, Vol. 2, No. 2 1 copia
Trazo Tina 1 copia
Artbabe, Vol. 2, No. 1 1 copia
Artbabe, Vol. 2, No. 3 1 copia
Opere correlate
An Anthology of Graphic Fiction, Cartoons, and True Stories: v .2 (2008) — Collaboratore — 156 copie
Action Girl Comics #1-19 — Collaboratore — 1 copia
Etichette
Informazioni generali
- Data di nascita
- 1969
- Sesso
- female
- Nazionalità
- USA
- Nazione (per mappa)
- USA
- Luogo di nascita
- Chicago, Illinois, USA
- Luogo di residenza
- Chicago, Illinois, USA
Brooklyn, New York, USA
Mexico City, Mexico - Istruzione
- Carleton College
University of Chicago (BA) - Attività lavorative
- comic book writer
artist
teacher (cartooning courses) - Relazioni
- Madden, Matt (husband)
- Organizzazioni
- National Association of Comics Art Educators
- Premi e riconoscimenti
- Kim Yale Award for Best New Talent (1997)
Harvey Award
Chicago Artists International Program Grant
Xeric Grant
Utenti
Recensioni
Liste
Female Author (1)
Premi e riconoscimenti
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Statistiche
- Opere
- 47
- Opere correlate
- 10
- Utenti
- 3,349
- Popolarità
- #7,627
- Voto
- 3.5
- Recensioni
- 180
- ISBN
- 57
- Lingue
- 5
- Preferito da
- 1
Recensione del 27 aprile 2012
Un albo sicuramente complesso, come complesso è il rapporto tra Stati Uniti e Messico, ricchi e poveri, nord e sud. È una storia vera, autobiografica, per molti profili dura, quella dell’autrice, statunitense con origini messicane che parte per El Df, El districto federal, modo locale per definire Città del Messico, alla ricerca delle sue origini. All’inizio è ospite di un suo ex ragazzo, un ricco ragazzo americano con cui continua ad andare a letto ma con il quale non esiste alcun margine di convivenza. Lei cerca il Messico, lui cerca sé stesso. Jessica è partita con un primo grande obiettivo: andare a visitare la casa di Frida, la grande pittrice messicana, un simbolo per il Paese. E durante la sua permanenza riesce a trovare i messicani che lei ritiene giusti, si fidanza con uno spacciatore, che è costretta a mantenere. Sono poveri, come piace a lei, messicani originali e non le risparmiano un po’ di razzismo inverso. Va con i suoi amici ad una festa organizzata dal suo ex ragazzo. Vengono cacciati. Intanto lei trova conforto nelle telefonate con il fratello, più giovane di lei e lanciato, negli States, nel business su Internet. Vive male il rapporto con il compagno, straccia il poster di Frida, ma il peggio deve ancora arrivare. I suoi amici rapiscono il suo ex ragazzo e lei si trova in pieno coinvolta in un rapimento. La storia c’è tutta, molto forte la volontà di rendere il lato ispanico di questa esperienza. Il disegno non esalta il dialogo e la sceneggiatura ne risente diventando in alcuni punti pesante. Ma, ripeto, la storia c’è tutta. Sicuramente non si tratta di un fumetto di grandissimo livello ma rappresenta un più che onesto punto di partenza per l’autrice. Molto interessante il glossario di spagnolo alla fine del libro.… (altro)