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Sto caricando le informazioni... Sophie's World (originale 1994; edizione 1995)di Jostein Gaarder
Informazioni sull'operaIl mondo di Sofia di Jostein Gaarder (Author) (1994)
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. Mia moglie ed io abbiamo letto questo libro acquistandone due copie. La ragione è facile a dirsi: abbiamo modi diversi di leggere. Con modi intendo luoghi, tempi e ragioni quanto mai personali per farlo. Volevamo scambiarci le osservazioni sul racconto, avere libertà di manovra e movimento. A lei interessava sapere sopratutto come sarebbe finita la storia, una vicenda abbastanza strana, intessuta del racconto (o narrazione?) di ciò che si è inteso nel corso dei secoli con la parola "sofia", anzi "filosofia". Lei voleva sapere chi era "Sofia", (con la maiuscola perchè è anche un personaggio del libro) a me invece interessava sapere "cosa" fosse, anzi cos'è la "Filosofia" (anche questa con la maiuscola perchè è una tematica esistenziale). Non starò qui a dirvi nè l'una nè l'altra cosa. Cinquecento e passa pagine non possono essere riassunte in poche parole. Entrambi abbiamo dato al libro 4 stelle con l'invito a leggerlo perchè solo alla fine si capisce che sia Sofia che Filosofia sono la stessa cosa ... ------ "Il mondo di Sofia" di Jostein Gaarder è un romanzo straordinario che mescola abilmente la narrativa e la filosofia, offrendo ai lettori un viaggio affascinante attraverso la storia del pensiero filosofico occidentale. La trama del libro ruota attorno alla giovane protagonista, Sofia, che inizia a ricevere misteriose lettere anonime contenenti domande sulla natura della realtà, dell'esistenza e del significato della vita. Attraverso queste lettere, Sofia viene introdotta ai grandi filosofi del passato, dai presocratici a Socrate, da Aristotele a Kant, fino a Nietzsche e Sartre. Gaarder riesce a presentare le idee complesse di questi pensatori in modo accessibile e coinvolgente, rendendo la filosofia un soggetto intrigante anche per i lettori meno esperti. Una delle caratteristiche più notevoli di "Il mondo di Sofia" è la capacità dell'autore di intrecciare abilmente la trama narrativa con il pensiero filosofico. Mentre Sofia scopre nuove idee e concetti filosofici, la sua vita personale e le sue relazioni si evolvono parallelamente. Questo connubio tra narrazione e filosofia crea un equilibrio perfetto che rende il romanzo coinvolgente e stimolante. Gaarder è anche maestro nel creare un senso di meraviglia e stupore nel lettore. Attraverso le descrizioni suggestive e le immagini vivide, il libro trasporta i lettori in un viaggio attraverso la storia e le idee filosofiche, suscitando domande profonde sulla vita, la morte, l'amore e il significato dell'esistenza stessa. Il lettore viene coinvolto emotivamente nel percorso di Sofia, vivendo le sue scoperte e le sue riflessioni in modo intenso. "Il mondo di Sofia" è un libro che può essere apprezzato da lettori di tutte le età. Sebbene sia spesso incluso nella letteratura per ragazzi, il romanzo affronta temi complessi che possono stimolare anche lettori adulti. È un'opera che invita alla riflessione e all'approfondimento personale, offrendo una panoramica affascinante della filosofia occidentale. In conclusione, "Il mondo di Sofia" di Jostein Gaarder è un capolavoro letterario che combina con abilità la narrativa avvincente con la filosofia. È un libro che lascia un'impronta duratura nel lettore, spingendolo a esplorare le profondità del pensiero umano e a interrogarsi sul significato della propria esistenza. Consiglio vivamente questa opera a chiunque sia interessato alla filosofia o alla lettura coinvolgente e stimolante. scheda di Rigotti, F., L'Indice 1995, n. 2 Siamo almeno in due in Italia a essere convinte che "Il mondo di Sofia" sia il più bel libro di filosofia uscito negli ultimi dieci anni. Che poi sia "anche" un best-seller è un'altra faccenda: ci sono libri che meriterebbero di esserlo e non lo sono, altri che non lo meriterebbero e lo diventano: meglio che a diventarlo siano anche libri degni come questo. "Il mondo di Sofia" è un romanzo, ma anche e piuttosto un giallo; è stato scritto in una lingua poco praticata come il norvegese da un insegnante medio di Bergen, al quale è riuscita un'opera di divulgazione filosofica (che non ha nulla in comune con gli scritti di De Crescenzo) chiara e comprensibile: una carrellata sul pensiero storico occidentale dai presocratici a Sartre. Come quella dei manuali del liceo: con la differenza che qui la "fictio" vuole che ci sia una giovane pupilla, Sofia Amundsen, che viene indottrinata da un misterioso "tutor", Alberto Knox, del quale la madre sospetta che faccia ben altre cose che non istruire filosoficamente la ragazza. Invece la vicenda è castissima e vede muoversi sulla scena, oltre ad Alberto e Sofia e naturalmente Platone, Aristotele, Cartesio, Kant e, soprattutto e misteriosamente presentato, Berkeley, un'amica di Sofia, Jorunn, la madre di Sofia più una serie di comparse che fanno gustose apparizioni e che rispondono ai nomi di Cappuccetto Rosso, Noè, Paperino, Robin Hood ecc., più il misterioso Albert Knag, padre di Hilde Moller Knag, una ragazza coetanea di Sofia. Gli ultimi due si infilano nella storia come personaggi di finzione ma finiscono, man mano che la narrazione procede, per scardinare tutti gli altri personaggi e mettere questi al livello di finzione innalzando loro stessi a quello di realtà. Gaarder è autore di diversi altri libri per ragazzi, che magari sarebbe interessante pensare di tradurre, e anche "Il mondo di Sofia" si qualificherebbe come tale se non fosse benissimo adatto anche agli adulti. Diciamo che si consiglia ai ragazzi e agli adulti che amano la filosofia e i bambini, fattori che secondo Gaarder più che autoescludersi si confermano a vicenda. Filosofare vuol dire rispondere a domande sul senso del mondo e della vita e chi più e meglio dei bambini sa porre tali domande, richiedendo risposte non fumose ma il più chiare possibili?
As philoso-narrative, "Sophie's World" is a world above "Jonathan Livingston Seagull" but a universe below "The Magic Mountain." In my view, literate readers would do better to try Bertrand Russell's "History of Western Philosophy," which is shorter on magic but longer on wit, intelligence and curmudgeonly skepticism. È contenuto inContieneHa l'adattamentoÈ riassunto inHa ispiratoHa come guida per lo studenteHa come guida per l'insegnantePremi e riconoscimentiMenzioniElenchi di rilievo
"One day fourteen-year-old Sophie Amundsen comes home from school to find in her mailbox two notes, each with a question: "Who are you?" and "Where does the world come from?" From this irresistible beginning, Sophie becomes obsessed with questions that take her far beyond what she knows of her Norwegian village. Through successive letters, she enrolls in a kind of correspondence course, covering Socrates to Sartre, with a mysterious philosopher, while also receiving letters addressed to another girl. Who is Hilde? And why does her mail keep turning up? To unravel this riddle, Sophie must use the philosophy she is learning--but the truth turns out to be far more complicated than she could have imagined."--Page 4 of cover. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)839.82374Literature German and related languages Other Germanic literatures Danish and Norwegian literatures Norwegian literature Norwegian Bokmål fiction 1900–2000 Late 20th century 1945–2000Classificazione LCVotoMedia:
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Iniziamo dalla trama: peccherò di scarsa immaginazione, ma il finale del corso di filosofia che Alberto Knox propina alla quindicenne Sofia (un nome che è tutto un programma) è – fatta eccezione del sempre nobile proposito di insegnarle a pensare con la sua testolina – sconcertante e irrealistico.
Vogliamo parlare dei dialoghi? Sono così mal costruiti da spingermi a chiedermi chi fosse il suo editor. Qualunque filosofo abbia fatto del dialogo il suo metodo d'insegnamento si starà rivoltando nella tomba.
Ai brutti dialoghi si aggiunge il personaggio di Sofia, che, nei momenti migliori, ho trovato pretenziosa e, in quelli peggiori, stupida. Oscilla, infatti, tra una che mastica filosofia da anni e una che partorisce il suo pensiero più complesso davanti all'ultimo libro di Moccia.
Guardando la madre, tuttavia, mi verrebbe da pensare: “Tale madre, tale figlia”. Questa madre, infatti, trova inconcepibile che la figlia si faccia domande sul senso della vita, ma le lascia frequentare un quarantenne sconosciuto per un corso di filosofia non esplicitamente richiesto. Roba che si vede tutti i giorni.
I genitori, comunque, non fanno una gran bella figura, in ogni caso. Se la madre di Sofia sembra una casalinga tonta, la madre della migliore amica di Sofia (Jorunn) è una Barbie decerebrata. Se il padre di Sofia è completamente assente nella vita della figlia (e a un certo punto sparisce pure dal romanzo), il padre di Jorunn è un cog****e con i soldi.
Quindi, fatevi un favore: se siete interessanti alla filosofia, leggetevi un buon manuale: sarà sempre più stimolante de Il mondo di Sofia. O perlomeno non passerete il tempo ad alzare gli occhi al cielo di fronte all'andazzo della storia. ( )